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MESTRE
PIANO PER L'ISTRUZIONE ELEMENTARE
Tra la fine dell'800 e i primi anni del '900 si registra
a Mestre un significativo sviluppo
economico che porta a un aumento consistente della popolazione
che passa dai 9950 abitanti del 1882 ai 17.045 del 1911.
Aumentano di conseguenza gli alunni della scuola elementare
anche per le nuove disposizioni nazionali relative all'istruzione
e in particolare la legge
Orlando del 1904 che estende l'obbligo scolastico dai
9 a 12 anni e obbliga i comuni a istituire scuole almeno fino
alla 4 classe.
Il comune di Mestre aveva costruito nel 1902 la scuola
elementare De Amicis in via Pio X per venire incontro alle
necessità dell'area centrale; tra il 1906 e il 1909
prende in affitto dei locali per ospitare le scuole elementari
rurali di Bissuola, Gazzera, Carpenedo, Marocco e costruisce
un edificio scolastico a Bottenigo.
Ma i locali risultano insufficienti a una popolazione scolastica
in continua crescita, come risulta da una relazione
ufficiale del tempo.
Nel 1919 viene elaborato dall'ingegner Filippo Zanetti
un piano complessivo per l'edilizia scolastica del
Comune che prevede la costruzione di 7 edifici scolastici:
in via Cappuccina, agli Spalti, a Carpenedo, ai Sabbioni,
alla Gazzera, a Prasecco e a Bissuola.
Poiché una delle zone di maggior incremento abitativo
è l'asse via Dante-stazione dove, a partire dal 1910,
si era cominciato a costruire il quartiere dei ferrovieri
con 34 edifici e 643 alloggi, la necessità di una scuola
elementare in questa zona viene individuata come prioritaria
e il 27 ottobre 1922 viene inaugurata la scuola elementare
Cesare
Battisti.
[Fonti:
Sergio Barizza, Storia di Mestre, Il poligrafo1994]
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Andare
a scuola, nel tempo...
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