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SCUOLA ELEMENTARE CESARE BATTISTI
La nascita della Scuola elementare C. Battisti si collega
con lo sviluppo generale del Comune di Mestre tra la
fine dell'800 e i primi del '900, dovuto a vari fattori quali:
· la nascita di industrie lungo il canal Salso
· lo sviluppo commerciale e impiegatizio legato ai
primi insediamenti di Porto Marghera
· l'importanza di Mestre come nodo ferroviario collegato
con l'esistenza del campo trincerato e del porto di Venezia
(1842 inaugurazione della ferrovia Padova-Marghera, 1846 ultimazione
del ponte ferroviario translagunare, 1858/59 costruzione della
Stazione Ferroviaria)
· l'importanza di Mestre a inizio secolo dal punto
di vista militare (sono di questo periodo le caserme di via
Miranese e viale Garibaldi) soprattutto dopo Caporetto
Tutto questo è suffragato dai dati relativi alla popolazione
della città che raddoppia passando dagli 11.625 abitanti
di inizio secolo ai 22.000 del 1915.
Ad inizio secolo una delle zone di maggiore fermento è
l'area via Dante-Stazione su cui, a partire dal 1910, sorge,
su iniziativa della Cooperativa Edilizia Ferrovieri,
un quartiere con 34 edifici e 643 alloggi che ospitano macchinisti,
fuochisti, operai
e, si può ipotizzare, numerosi
bambini.
La necessità di una scuola elementare in questa zona
viene individuata come prioritaria nel piano per l'Edilizia
Scolastica del Comune del 1919.
Il 17 febbraio 1921 si decide di acquistare l'area dai veneziani
Pietro Barbaro e Giovanni Linuzzi, e la scuola viene costruita,
su progetto dell'ingegner Filippo Zanetti, lo stesso che aveva
studiato il piano dell'istruzione per Mestre del 1919 (vedi
foto 1n. ).
Il nuovo edificio scolastico, che viene inaugurato
il 27 ottobre 1922 alla presenza di molte autorità
locali, è intitolato al "Martire Trentino C. Battisti".
Al piano terra vengono sistemate le aule della scuola elementare,
al primo piano quelle della scuola
tecnica "Bandiera e Moro".
Solo nel 1932 la scuola elementare si trasferirà nell'edificio
dove ancora si trova, ubicato nei locali della ex-fabbrica
di dolciumi di Luigi Lizier, acquistata dal Comune di Venezia
nel 1930 e poi ristrutturata.
Gli anni di guerra
Come testimoniato dall'ininterrotta serie dei registri di
classe, conservati nell'archivio della scuola, dal 1929/30
ai giorni nostri, l'attività didattica non fu mai interrotta,
nemmeno negli anni più bui della seconda Guerra Mondiale.
La zona in cui sorgeva la scuola, attigua alla Stazione Ferroviaria,
fu bombardata il 28/3 e il 7/4 del 1944 e l'edificio
"fu gravemente danneggiato" (v. foto n. 3).
La ricostruzione
La ricostruzione inizia nel 1949 e nel frattempo le attività
didattiche si svolgono in 4 aule dell'edificio sinistrato,
in 7 aule in baracca (vedi foto n. 4) alla Bandiera e Moro
e in 2 aule prese in affitto del Circolo Ferrovieri.
I lavori procedono fra ostacoli di ogni genere e con reiterate
sospensioni. Nel 1951 ad es. parte dell'edificio è
occupato, a detta del Direttore in modo arbitrario, da sfollati;
nel 1954 vi si trovano ancora sei famiglie.
Il 28/4/1952 la scuola elementare occupa finalmente le "10
aule che il Comune ha fatto edificare nell'edificio originario
dal lato di via Cavallotti". Nel frattempo "il cantiere
della ditta Povellato sta ricostruendo, a cura del Genio Civile,
il rimanente edificio distrutto dalle bombe
.. tutto
fa ritenere che col prossimo anno scolastico oltre 30 aule
saranno messe a disposizione della scuola"
Nel giugno del 1953 l'assetto dell'edificio sembra essere
il seguente: 13 aule al piano superiore sono occupate dalla
scuola elementare, 4 o 5 (i documenti sono contraddittori)
dalla Scuola Media di Mestre.
In una lettera di protesta del 16/10/53 per la persistenza
del cantiere che impedisce un'agevole entrata degli alunni,
si parla della presenza di più di 1600 scolari
suddivisi in 46 classi. Non è chiaro se siano tutti
delle elementari, ma si capisce che si fanno i doppi turni.
I lavori termineranno nel 1956.
Gli anni del boom
Un documento del 1957 sembra adombrare l'ipotesi che l'edificio
ospiti già anche la sede staccata dell'Istituto Magistrale
Statale N. Tommaseo. Tale presenza è invece certa nel
1962 quando, in una vigorosa lettera di protesta (v. foto
n. 5), un nutrito gruppo di genitori delle elementari lamenta
il fatto che i loro figli siano costretti ai doppi turni perché
"delle 50 classi
6 sono state assegnate alla ex-scuola
Commerciale "Bandiera e Moro" e 13 all'Istituto
Magistrale.
La difficile situazione di coabitazione continuerà
per diversi anni e con partner diversi causando spesso attriti.
Ai giorni nostri
L'ultima ristrutturazione dell'edificio risale al 1989/90
(terminerà nel 1996/97) dovuta alla messa a norma secondo
le normative vigenti. All'interno molto del vecchio edificio
viene cancellato: le aule vengono ridotte in ampiezza e in
altezza; la scuola elementare, 24 aule, è ospitata
tutta nell'ala prospiciente via Cappuccina. La parte di via
Cavallotti è occupata da uffici ed Enti vari. Si attende
ancora la dipintura dell'esterno.
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Foto 1. Il progetto di un edificio per 10
aule in via Cappuccina

Foto 2. La scuola Cesare Battisti

Foto 3. Bombardamenti in via Col di Lana,
1945

Foto 4. Un'aula della baracca che ospitava
la scuola nel secondo dopoguerra. Nell'ingrandimento si noti
la parete in assi di legno.

Foto 5. Inizio della lettera dei genitori
della Battisti contro i doppi turni.
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