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Il riordino dell'istruzione pubblica nel Lombardo-Veneto,
nel 1851, volle collegare in modo più organico la scuola
elementare all'istruzione secondaria tecnica; fu istituito
quindi il corso triennale di Scuola Reale Inferiore, tanto
invocato nel Veneto anche attraverso gli articoli del più
diffuso foglio di informazione scolastica L'Istitutore scolastico
del Codemo.
La struttura dell'istituto era simile a quella della Realschule
già funzionante nei territori imperiali. La scuola
ebbe sede dal 1852-53 in S. Giovanni in Laterano ed era formata
da una sola sezione.
Dai registri conservati nell'Archivio Storico dell'Istituto
Tecnico Paolo Sarpi possiamo dedurre le materie insegnate:
Religione, Italiano, Tedesco, Aritmetica, Studi Geometrici,
Disegno, Geografia, Storia Naturale, Fisica e Calligrafia.
Dal 1856 per l'aumento notevole delle iscrizioni si rese
necessario creare due sezioni. La prima rimase annessa all'I.R.
Scuola Reale Superiore di San Giovanni in Laterano,dove in
quell'anno, venne istituita anche la Scuola Nautica con corsi
biennali, semestrali e serali.
La seconda sezione, invece, venne trasferita con l'Elementare
erariale maschile, che dal 1821 si trovava in quella stessa
sede, a Palazzo Da Ponte in calle del Doge e si chiamò
Scuola Normale e Reale Inferiore di San Maurizio. Sotto la
direzione di Antonio Clementini i due ordini di scuola formarono
un interessante esperimento di scuola di base "verticalizzata",
del quale esistono vivaci testimonianze di consuetudine alla
continuità didattica.
La necessità di uno spazio più adatto a contenere
otto classi e la scuola di Metodica, cioè il Corso
di formazione per i maestri, "..cinque aule capaci di
ottanta/cento alunni e quattro per sessanta/ottanta alunni.."
chiedeva il Direttore, indusse la Municipalità ad interessarsi
alla sua sistemazione in una nuova sede. Nel 1864 la scuola
completa dei due cicli fu collocata a Palazzo Donà
a S. Stin ancor'oggi sede della Scuola
Elementare Canal.
Dopo l'annessione del Veneto al Regno d'Italia, nel 1867
con l'applicazione della legge
Casati le Scuole Reali Inferiori austriache di San Stin
e di San Giovanni in Laterano assunsero l'ordinamento delle
Reali
Scuole Tecniche.
Alla luce del nuovo corso politico venne attuato qualche
veloce cambiamento fra il personale della R. Scuola Tecnica
di San Stin; al moderatissimo Direttore Clementini fu preferito
il decano dei maestri della scuola, Antonio Gera, che assommava
in sé una sicura fede politica e una vivace intraprendenza
nel contrattare con il Ministero della Pubblica Istruzione
le nuove esigenze della scuola il cui corso didattico, comunque,
non subì alcun evidente cambiamento strutturale.
Problemi più urgenti si posero al momento dell'applicazione
della Casati per la Scuola Tecnica di San Giovanni in Laterano:
il triennio superiore, divenuto Reale
Istituto Industriale Professionale e di Marina Mercantile
passava di competenza al Ministero dell'Agricoltura e
Commercio.
I corsi inferiori vennero velocemente trasferiti in una nuova
sede comunale, offerta con solerte interessamento per scongiurare
qualsiasi indesiderata sovrapposizione di competenza: Palazzo
Papafava in calle Racchetta a San Felice.
La Scuola Tecnica di
San Felice ebbe autonomia giuridica e amministrativa da
quell'anno, sotto la direzione del prof. M. Mosca.
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