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Il problema Palestina. L'impegno del Consiglio Comunale

 

Il Consiglio Comunale di Venezia che sui temi della pace ha sempre saputo trovare una convinta unità non può assistere in silenzio a quanto sta avvenendo in Palestina

L'8 ottobre 2001 il Consiglio Comunale e il Consiglio Provinciale si erano convocati congiuntamente e avevano approvato un ordine del giorno che così recitava.:

"Nessuno può pensare di isolarsi e tutti dovranno contribuire affinché la pace e la sicurezza divengano i primi e insostituibili 'beni globali'.
E' in questo contesto che debbono trovare soluzione le situazioni di conflitto internazionale da tempo sul tappeto e che minacciano di fomentare violenza e odio e di allontanare sempre più la pace. Tra queste situazioni, riteniamo che - prima di ogni altra - debba essere fermata la drammatica spirale di violenza che sta travolgendo il popolo palestinese e quello israeliano. La tensione ha raggiunto livelli altissimi e sta contagiando tutto il Medio Oriente.
La comunità internazionale ha sempre auspicato la costruzione della pace a partire dalle risoluzioni delle Nazioni Unite e dal principio in esse contenuto:due Stati per due popoli. Oggi la comunità mondiale non può assistere passivamente alla rottura del processo di pace e alla morte di centinaia di persone innocenti, ma deve mettere in campo un'azione politica incisiva per costringere le parti a riprendere il negoziato nel pieno rispetto del diritto internazionale.
Il Consiglio Comunale e il Consiglio Provinciale, esprimendo la propria solidarietà alla popolazione di Betlemme, riconoscendo in questa città il simbolo di pace e di concordia , ritengono sia necessario promuovere una tregua effettiva in tutti i territori, facendola rispettare dai contendenti; la completa applicazione degli accordi sottoscritti; il raggiungimento di un accordo finale basato sulle risoluzioni delle Nazioni Unite, nella consapevolezza che l'istituzione dello stato Palestinese unitamente alla piena accettazione dello Stato di Israele e della sua sicurezza, costituiscano un passaggio fondamentale nella costruzione del processo di pace. Invitano la comunità internazionale, l'ONU - che deve essere rafforzata nelle sue funzioni e operatività - l'Unione Europea, che deve moltiplicare i suoi sforzi e il suo impegno dio cooperazione, a prodigarsi per fermare questo vortice di violenza e per restituire alle generazioni del Medio Oriente e di tutta la terra la speranza nella pace e nella giustizia"

Sono passati sei mesi da quella seduta e la situazione è tragica: Betlemme è occupata dall'esercito israeliano, il Presidente dello Stato Palestinese è da giorni e giorni sotto assedio, gli attentati terroristici si susseguono senza pausa, il conflitto è ormai diventato una guerra totale.

Le parole non bastano più.

E' per questo che il Consiglio Comunale, attraverso i Capigruppo e la Presidenza, chiede al Governo Italiano e all'Unione Europea di operare affinché vengano organizzate e inviate in Palestina forze di interposizione che fermino le stragi e che impongano l'applicazione delle risoluzioni ONU.

 

"Presidio istituzionale per la questione israelo-palestinese" a Ca' Farsetti

resoconti delle giornate di dibattito:

Resoconto del 12 aprile 2002

Resoconto del 11 aprile 2002

Resoconto del 10 aprile 2002

Resoconto del 9 aprile 2002

Resoconto dell' 8 aprile 2002



La questione medioriente: siti informativi
Persecuzioni e le lotte dei popoli: bibliografia