|
Nell'agosto 1901 si tiene a Venezia il II Congresso dell'
educazione
femminile.
Vi partecipano 850 insegnanti, in prevalenza maestre. I più
importanti temi alla discussione sono:
- la scuola femminile rispetto alla condizioni fisiche delle
fanciulle, l'incremento delle ginnastica e dei giochi liberi;
- la necessità di migliorare le condizioni economiche
delle maestre, sia col pareggiamento degli stipendi che con
la riforma delle pensioni;
- gli istituti privati di educazione femminile: si chiede
che abbia maggiore valenza professionale;
- le scuole complementari popolari che devono preparare buone
massaie e madri di famiglia: per prepararsi a tale compito
è importante l'indirizzo dell'economia domestica e
della contabilità.
All'apertura del Congresso, dopo la scrittrice Sofia Bisi
Albini, che parla degli alti ideali cui deve mirare la maestra,
Antonio
Fradeletto descrive la condizione delle maestre italiane
esaltandone la pazienza, l'operosità, la rassegnazione,
il sentimento del dovere verso la scuola; le definisce "gaietto
sciame", nonostante le privazioni e le fatiche.
La maestra torinese Emilia Mariani, di idee socialiste e femministe,
presente al convegno, risponde alla retorica del Fradeletto
dalle colonne de "Il Secolo Nuovo", giornale socialista
che si stampa a Venezia, usando toni e termini opposti: le
"poveri e umili maestre di campagna" hanno classi
di 70 - 80 alunni; nei comuni "tisici e avari" vengono
frequentemente licenziate e subiscono ricatti e angherie;
si riconoscono "dai visi patiti, pallidi, estenuati,
dagli occhi spenti nelle occhiaie arrossate per le veglie
protratte ad aumentare il piccolo, l'insufficiente stipendio".
Esse che vivono vicino agli umili e ne vedono le sofferenze
e le privazioni, non chiedono molto: "compiere la loro
missione educando e istruendo in modo efficace, avendo adatti
locali, discreto numero di alunni, buoni ordinamenti e una
condizione
che permetta loro di vivere con dignità, spezzando
all'occorrenza anche il pane con quelli che hanno fame."
("Il secolo Nuovo", 29 agosto 1901)
|
|

Andare
a scuola, nel tempo...
|