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Antonio Fradeletto
Professore, uomo politico e organizzatore culturale nella
Venezia tra fine Ottocento e primo Novecento, Antonio Fradeletto
ha oscure origini: fu lasciato alla ruota degli esposti all'Istituto
della Pietà il 15 marzo 1858 e venne adottato da una
lavandaia e stiratrice. Un'infanzia povera spiega una carriera
scolastica iniziata a 11 anni e poco lineare: nel 1869 si
iscrive alla Scuola tecnica di S. Felice e due anni dopo all'Istituto
tecnico di S. Giovanni in Laterano, ma accortosi di aver sbagliato
strada, dopo due anni chiede di essere ammesso - studiando
privatamente greco e latino - alla V Ginnasio del Foscarini,
che frequenta, con borsa di studio, con risultati eccellenti.
Consegue così nel 1876 la licenza liceale e nello stesso
anno si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia
dell'Università di Padova.
Nel 1880 - a soli 22 anni - consegue la laurea e ottiene la
cattedra di Lettere italiane presso la Scuola superiore di
commercio di Venezia (Università di Ca' Foscari), a
cui affianca attività di istitutore privato e di conferenziere,
divenendo, grazie alla sua abilità oratoria, uno dei
più apprezzati conferenzieri italiani.
E' interessato non solo alla cultura alta, ma anche all'educazione
popolare, all'insegnamento elementare e medio. Nel 1908 tiene
alla Camera - dove è deputato radicale - un celebre
discorso contro l'insegnamento religioso nella scuola pubblica.
E' Presidente della Lega fra gli insegnanti di Venezia,
che organizza conferenze per l'aggiornamento. La prima serie
di conferenze, inaugurata da Giosuè Carducci, si tiene
nel febbraio 1892.
Nel 1893 sorge, anche per sua iniziativa, la Federazione
fra le Società d'insegnamento del Veneto con lo
scopo di avviare un programma comune per il miglioramento
delle condizioni didattiche ed economiche degli insegnanti
e ne diventa il Presidente. Alla fine del 1894 la Federazione
conta 2.500 associati.
Il primo Congresso della Federazione si tiene a Venezia nel
febbraio 1894, alla presenza di 400 delegati. Il successivo
Congresso , che si tiene nel 1904 a Vicenza, fa conoscere
agli insegnanti la legge di riforma Orlando appena approvata.
Contribuisce alla nascita nel 1901 dell' Unione Magistrale
Nazionale.
Tra i suoi poliedrici interessi vi è spazio anche
per la ginnastica:
con Pietro Gallo, Enrico Bertet e Costantino Reyer fonda nel
1890 la Palestra Marziale e successivamente il tiro
a segno; tra gli scopi di queste iniziative vi è l'insegnamento
delle discipline marziali per ridurre la leva militare, costosa
per la stato, opprimente per i giovani ed un peso per le famiglie
a cui vengono sottratti. Venezia così è una
delle prime città italiane ad avere una palestra, concessa
dal Municipio nel 1892 in un locale annesso alla Scuola di
S. Provolo.
Il Giornale "La palestra marziale", diretto da Pietro
Gallo, si affianca all'altro giornale "La Ginnastica".
Fonte: Daniele Ceschin, La "voce"
di Venezia. Antonio Fradeletto e l'organizzazione della cultura
tra Otto e Novecento, Il Poligrafo, Padova 2001.
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Antonio Fradeletto
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