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ISTITUTO TECNICO STATALE per GEOMETRI "GIORGIO MASSARI"
L'Istituto Tecnico per Geometri diventa autonomo il primo
ottobre 1968 con un telegramma inviato dal Ministero
all'allora preside del Foscari prof. Chisso, perché
l'Istituto "Foscari", che comprendeva sia l'indirizzo
ragionieri che l'indirizzo geometri aveva raggiunto un numero
troppo elevato di studenti. Infatti il boom demografico e
l'istituzione della scuola media unica avevano comportato
una crescita notevole in tutti gli Istituti superiori di Mestre.
Mantiene la stessa sede dell'Istituto per Ragionieri in via
Cattaneo 3 (v. foto n. 1 e 2).
Infatti nell'ottobre del 1967 i ragionieri sono 996 in 31
classi; i geometri 586 in 19 classi. Nella sede centrale funzionano
con doppi turni 23 classi, altre 4 sono dislocate nel patronato
in viale S. Marco, ma sono piccole e disagevoli. I docenti
sono 105.
Per lo sdoppiamento dell'Istituto si erano mobilitati i docenti,
gli studenti che avevano denunciato la situazione e il disagio
patito e avevano dichiarato insufficiente la soluzione di
occupare 20 aule in via Aleardi e viale S.Marco. Appare quindi
motivata, meditata e condivisa la richiesta di sdoppiamento
dell'Istituto Foscari avanzata dal Preside, il 6 dicembre
1967, a nome anche di tutto il corpo docente verso l'allora
Presidente della Provincia Bagagiolo. La risposta alla richiesta
di sdoppiamento sarà data, con il telegramma ministeriale
pervenuto al Provveditorato in data 7 agosto 1968, a decorrere
dall'a.s.1968/69.
Tra gli anni 68-69 è in atto la contestazione studentesca
che scandisce attraverso assemblee, volantini, giornalini
alcune parole d'ordine: Burocrazia, Classismo, Repressione,
Leggi Antidemocratiche. La lotta è così dura
che per ben due volte i docenti chiudono la scuola (febbraio
e novembre del 1969) La risposta del Ministero peraltro è
esilarante: una circolare del Ministero del 14 maggio 1969
invita i docenti a non assegnare compiti da svolgere nei giorni
festivi e a non interrogare il giorno successivo a quello
festivo.
Il 1 dicembre 1973 l'Istituto Commerciale "Foscari"
si trasferisce nella nuova sede in via del Miglio 38 alla
Bissuola, lasciando l'intero edificio con sopraelevazione
in via Cattaneo al "Massari" (v. foto n. 3).
L'intitolazione dell'Istituto a Giorgio
Massari avviene nella seduta del Collegio del 10/11/1969
con voti 23 (a Pietro Paleocapa voti 22) e dopo aver scartato
altre proposte nei nomi di Aldo Manuzio, Arrigo Serpieri,
Ignazio Porro.
Nell'ottobre del 1969 viene anche aperta una prima classe
geometri come sezione staccata a Mirano, presso il Patronato
Pio X. Successivamente la sezione staccata diventerà
autonoma il 10 settembre 1979 e prenderà il nome di
"8 marzo"
Nell'anno scolastico 1976-77 prende il via una sperimentazione
strutturale (ex art. 3 DPR 419) che individua nella sintesi
di scienza e storia l'asse culturale per superare lo iato
consolidato nell'istituzione scolastica e nella società
tra cultura umanistica e cultura scientifica, in altre parole
si aprirà la strada anche a un nuovo rapporto tra scuola
e territorio: la ricerca d'ambiente.
La sperimentazione coinvolge nell'anno scolastico 76/77 4
classi prime, 4 classi terze, 3 classi quarte; ma soltanto
nel 77/78 viene messa a punto la struttura modulare comprendente
2 unità classe, 6 operatori, cattedre in orizzontale,
nuovi laboratori. (v. foto n. 4)
La struttura modulare, formata di due classi, spina
dorsale della proposta sperimentale parte nell'anno scolastico
78/79 e rimane, con alcune variazioni, fino all'a.s. 96/97.
Una delle peculiarità della sperimentazione riguarda
l'attività di ricerca interdisciplinare. Essa
consiste in un lavoro di équipe dei docenti articolato
con il lavoro di gruppo degli studenti e prevede un lavoro
di conoscenza e analisi del territorio, per progettare (v.
foto n. 5), con interventi mirati nel campo del restauro o
di nuove edificazioni, nel settore edilizio-costruttivo e
in quello urbanistico. Sono stati prodotti numerosi lavori,
alcuni presentati al pubblico in occasione di convegni, mostre
e incontri aperti alla popolazione, riuscendo a tessere in
alcuni momenti un rapporto nuovo tra scuola e città
(v. foto n. 6).
Una storica vicenda del Massari riguarda il "caso amianto".
L'edificio costruito nel 1962 dall'architetto Artico (vedi
la scheda su edilizia
scolastica) e reso agibile nel 1963 presentava pannelli
di amianto crisotilo in parte anche lesionati. Dopo la circolare
del Ministero della Sanità n°45/86, su richiesta
dell'allora vicepreside Giorgio Sarto il 18 marzo 1987 furono
inviati all'Ufficio di Medicina del Lavoro alcuni campioni
per rilevare eventuale presenza di asbesto. La presenza di
amianto fu confermata e si aprì una lunga vertenza
che portò a formulare un esposto contro l'Amministrazione
Provinciale da parte del Collegio e Consiglio d'Istituto e
alla chiusura dei locali per il rivestimento dei pannelli.
Nel periodo tra settembre e novembre 1987 gli studenti furono
smistati in sei sedi succursali per poi rientrare nell'Istituto.
L'estate successiva i pannelli verranno rimossi e sostituiti.
Dall'anno scolastico 1999/2000 l'Istituto "Massari"
è stato accorpato all'Istituto
"Foscari" e attualmente ha sede in via E. Pertini
13, secondo il piano di dimensionamento predisposto dalla
Provincia di Venezia (DL 112/98).
L'istituto ha adottato dal 1993 un corso di sperimentazione
Brocca, mantenendo altresì un corso di ordinamento,
cosiddetto "progetto cinque".
[Fonti:
- Archivio Scolastico dell'Istituto "Massari" anni
1968,1969, 1976,1977,1978.
- Archivio del Provveditorato agli studi di Venezia.]
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Foto 1. L'Istituto Massari. L'entrata.

Foto 2. Interno.

Foto 3. Il complesso dell'edificio visto da
viale Vespucci.

Foto 4. Il laboratorio di chimica.

Foto 5. Esercitazioni di topografia nel giardino
della scuola

Foto 6. Un progetto del corso sperimentale
(Lavanderie militari di via Piave)
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