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ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI "FRANCESCO
FOSCARI"
Dall'anno scolastico 1959/60, in corrispondenza con un vertiginoso
aumento della popolazione del comune di terraferma che raggiunge
i 150 mila abitanti e con l'affermazione di una borghesia
desiderosa di far studiare i propri figli, incominciano a
funzionare due classi dell'Istituto Tecnico Commerciale e
una classe per Geometri in un edificio situato a Marghera.
L'autonomia amministrativa viene acquisita il 1 ottobre 1962
con il preside Pradella. Con la delibera 15 ottobre del 1962
il Collegio docenti decide di intitolare la scuola al doge
Francesco Foscari perché diede impulso alla
politica di terraferma di Venezia; perché sviluppò
grandemente i commerci; perché fu nobile figura di
Doge.
Successivamente l'insegnante Mario Baradelli gli dedicò
un quadro che venne acquistato nel dicembre 1983 dall'Istituto
e ora sovrasta l'atrio (v. foto n. 1).
Nel 1964 viene inaugurato l'edificio di via Cattaneo dell'arch.
Artico (v. foto n. 2), ancor privo però della sopraelevazione.
Di quell'anno è anche il mosaico con la data e la firma
di Scarpa (v. foto n. 3).
La crescita della popolazione scolastica è travolgente,
a causa del boom demografico e anche per l'afflusso dei licenziati
della scuola media unica, tanto che nell'anno 1964/65 il preside
Pradella dichiara 1358 alunni, di cui 226 nella sede
staccata di S.Donà di Piave, che diverrà poi
l'Istituto "G. B. Alberti", e 185 nella sede staccata
di Portogruaro, che diverrà il "Luzzato".
A Mestre funzionano 33 classi e le aule della nuova sede sono
24, per cui l'Istituto deve utilizzare altri spazi ricavati
dal Patronato di viale S.Marco, via Aleardi e altri.
I geometri vengono da Mestre, dintorni e anche Venezia, mentre
i ragionieri da Mestre e dintorni perché a Venezia
continua a funzionare L'Istituto Tecnico Commerciale "Paolo
Sarpi". Nell'anno scolastico 1967/68 il numero delle
classi è di 50, il numero dei docenti 105, il numero
degli iscritti è di 1154 maschi e 431 femmine quasi
tutte della sezione ragionieri. Il bacino d'utenza si allarga
sempre più con provenienze da località diverse
nel territorio da Spinea (ragionieri:31; geometri:12), Mirano
(ragionieri:27; geometri:25); Mira e Oriago (ragionieri:42;
geometri:24), e anche da altre località limitrofe come
Malcontenta, Dolo, Scaltenigo, Gambarare e altri comuni.
Nell'aprile del 1968 il preside Angelo Chisso chiede alla
Provincia con urgenza la sopraelevazione delle sette
aule e il reperimento di almeno venti aule per la eliminazione
del ben noto e non più oltre sopportabile doppio turno
di lezioni. Chiede inoltre che si proceda alla realizzazione
di un nuovo Istituto, visti i tassi di crescita. Si progetta
un Istituto in una sede rurale alla Bissuola.
Il 1 ottobre dello stesso anno la sezione geometri otterrà
l'autonomia ma non una nuova sede, per cui ancora per
qualche anno la sede di via Cattaneo continuerà ad
ospitare anche l'Istituto "Massari" (Link Massari
foto) oltre al "Foscari".
Data anche la densità della popolazione studentesca
ci sono tensioni tra sezioni diverse: i ragionieri
vengono chiamati schincapenne, i geometri saltafossi, le matricole
devono pagare una tassa (fee) agli studenti anziani.
Il 1968 e il 1969 sono anni in cui i movimenti studenteschi
partono da richieste concrete per approdare a richieste radicali.
Il 12 novembre 1969 il preside Angelo Chisso chiede la fornitura
di sessanta banchi per l'inizio delle regolari lezioni nella
succursale di Marghera per evitare un'occupazione degli studenti!
Sono molti i giornalini studenteschi che gli allievi del "Foscari"
producono in questo periodo, si cita Lettera a una professoressa
di don Lorenzo Milani, si lotta contro l'"autoritarismo"
e il "nozionismo", ma si fonda anche una Associazione
Studentesca con tanto di statuto che chiede una serena collaborazione
con i docenti e propone gruppi di studio guidati dai professori.
Il 1 dicembre 1973 l'Istituto "Foscari" si trasferisce
nella sede in località Bissuola, via del Miglio 38,
in un edificio, significativo esempio di edilizia scolastica,
progettato dall'architetto Amerigo Marchesin composto da un
edificio centrale a due piani in cemento armato (v. foto n.
4), con il piano terreno aperto (v. foto n. 5) e un primo
piano comprensivo delle aule; da un fabbricato palestra collegato
al fabbricato principale con un corridoio coperto (v. foto
n. 6); da un fabbricato per la centrale termica e il custode
(v. foto n. 7).
Successivamente una parte del piano terreno verrà chiusa
con un tetto a struttura lignea di forma piramidale, formando
uno spazio ampio e luminoso detto pagoda (v. foto n. 8).
Ma lo stesso preside Angelo Chisso, mentre si compiace del
trasferimento al nuovo edificio, fa presente alle autorità
della Provincia e al Provveditore che nell'anno 1973/74 l'istituto
ha raggiunto la cifra di 1956 studenti suddivisi in 77 classi
dislocate in sei sedi distinte tra succursali, sezioni staccate
e corso serale (22 classi nella nuova sede, 13 classi nel
polmone - v. foto n. 9), 10 classi a Marghera, 11 classi a
Dolo, 8 classi a Mirano e 13 classi nel corso serale). Chiede
quindi lo sdoppiamento dell'Istituto.
Il nuovo Istituto Commerciale diventerà autonomo il
primo ottobre 1975, mantenendo la sede provvisoria nel cosiddetto
polmone in via Muratori, ereditando dal "Foscari"
la succursale di Marghera e la sede staccata di Mirano. In
seguito assumerà la denominazione Istituto Tecnico
Commerciale "Gramsci", e si trasferirà
alla Gazzera.
La sezione staccata di Mirano diverrà autonoma il 10
settembre 1979.
L'istituto "Foscari" ha fin dal passato coltivato
una particolare attenzione verso il mondo del lavoro:
nel marzo del 1965 partecipa con cinquanta studenti all'iniziativa
offerta dell'Ente Palazzo della Civiltà del lavoro
di Roma visitando i magazzini COIN; nell'anno scolastico 1972/73
si effettuano visite alla Borsa Valori di Milano e Bologna,
agli Uffici del Porto Industriale di Venezia; agli Uffici
della Cassa di Risparmio di Venezia e di Novara, agli impianti
IBM a Padova.
Da alcuni anni si è costituito un laboratorio di SIMULIMPRESA
che ricostruisce le dinamiche e le relazioni dell'attività
aziendale (v. foto n. 10)
Dagli anni novanta c'è stato un calo delle iscrizioni
dovuto sia al decremento delle nascite ma anche ad altre scelte
dell'utenza che si è diretta soprattutto verso il liceo
scientifico e gli Istituti ad indirizzo informatico. Quindi,
secondo il piano di dimensionamento della Provincia di Venezia
(DL112/98), l'Istituto "Foscari" è stato
accorpato con l'Istituto "Massari", che si è
trasferito dall'anno scolastico 1999/2000 nella stessa sede
di via E. Pertini "Carlo" n°13.
[Fonti:
- Archivio Scolastico dell'Istituto Tecnico "Foscari"
anni 1963,1964,1968,1969,1973
- Archivio del Provveditorato agli Studi di Venezia
- Testimonianze orali di Fabio Toffanin e Gaetano Vescera]
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Foto 1. Quadro dell'insegnante Baradelli che
raffigura Il Doge Foscari

Foto 2. L'edificio dell'ex Ist. Foscari, poi
Massari, e attualmente succursale dello Zuccante.

Foto 3. Mosaico di R. Scarpa, datato 1964

Foto 4. L'edificio del Foscari visto da est

Foto 5. Il portico aperto del Foscari

Foto 6. La palestra

Foto 7. La casa del custode

Foto 8. La "pagoda"

Foto 9. Il cosiddetto "polmone",
ora utilizzato dalla Provincia

Foto 10. La "sede" della Simulimpresa
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