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BRUNO BRUNI
Nato a Santa Lucia d'Isonzo (ora Most na Soci in Slovenia)
il 27 marzo 1929 da famiglia emiliana, trascorse la sua adolescenza
a Casarsa della Delizia dove si unì ai partigiani per
la liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
Divenuto allievo di Pier Paolo Pasolini durante gli anni della
guerra, fu tra i fondatori della storica "Academiuta
di lenga furlana", nata a Versuta il 18 febbraio 1945.
Nel 1950 lasciò Casarsa per trasferirsi a Venezia
dove esercitò, in seguito, la professione di maestro
elementare, per molti anni alla "Cesare
Battisti" di Mestre e poi alla "Filippo
Grimani" di Marghera, e di docente presso un Istituto
Magistrale, sempre attento alle innovazioni e alle sperimentazioni
didattiche.
Trasferitosi a Mestre nel 1962, nel decennio a cavallo tra
gli anni '60 e '70 riprese il suo impegno politico e civile
nel sindacato Cgil Scuola e nel Movimento
di Cooperazione Educativa, lottando per l'istituzione
in città del "tempo pieno" nella scuola elementare
e per l'apertura degli asili nido.
Fu consigliere del PCI nel Quartiere Piave 1866 e consulente
per la biblioteca di quartiere e per il distretto scolastico:
negli ultimi anni fu dirigente della sezione DS "Di Vittorio"
di Campalto, dove si era trasferito nel 1984, e presso la
quale si occupava con passione innovativa della biblioteca
dotandola, tra l'altro, dell'accesso ad Internet e della cineteca.
Fu tra i fondatori del Circolo ARCI "Corto Maltese"
di Favaro Veneto.
Suoi scritti e sue poesie in lingua friulana sono apparsi
sui numeri degli "Stroligut", la rivista dell'Academiuta.
Nel 1993 ha pubblicato la raccolta di poesie Il ragazzo
e la civetta. Percorsi di un allievo dell'Academiuta di Pasolini,
per i tipi di Campanotto Editore, contenente un poemetto in
memoria del maestro intitolato Il timp di un fantàt
e due raccolte di poesie.
È morto a Campalto il 7 marzo 1997.
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Foto 1. Bruno Bruni con una sua classe.

Foto 2. Bruno Bruni alla lavagna.
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