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COSA SI IMPARA, COME SI INSEGNA / METODI E STRUMENTI  
 
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Musei e gabinetti didattici

"Imparare attraverso i sensi"

Per insegnare con metodo naturale e oggettivo, il direttore generale Lorenzo Bettini invita fin dal 1899/1900 i maestri a portare a scuola materiali, oggetti, immagini e a formare piccole collezioni. Così, girando per le aule, può vedere cartocci di cereali e farine, campioni di tessuti e nastri di varie fibre, pezzi di metalli, pianticelle di canapa, spighe di grano, semi di legumi, minerali, conchiglie, foglie ecc. In alcune aule si alleva persino il baco da seta (vedi foto n. 1).

A questo si aggiunge il materiale didattico, di cui le scuole veneziane vengono dotati fin dai primi anni del '900, che Bettini vorrebbe andasse a costituire un "gabinetto didattico" , come effettivamente è in alcune scuole, cioè un luogo apposito dove raccogliere tutto il materiale didattico non quotidianamente utilizzato in aula. Immagina un gabinetto "ben ordinato, con tavolini, scaffali e armadi." Ogni volta che il maestro o la maestra ha bisogno di uno strumento, di un quadro, di un libro, possono prenderlo nel gabinetto e portarlo in aula, stupendo ogni volta gli alunni con nuove cose.
Vi si raccolgono le collezioni zoologiche costituite da animali di gesso o impagliati, le collezioni di minerali, conchiglie e fossili, le collezioni di materie prime, i quadri didattici, le carte geografiche, ecc. (vedi serie di foto dal 2 al 14).


 

Foto 1. Un piccolo "museo didattico" della scuola elementare "Duca D'Aosta" alla Giudecca.

Foto 2-15. L'armadio di scienze. Le scuole erano incoraggiate a costituire un "gabinetto didattico". Esempi di materiale didattico si possono vedere cliccando sull'immagine.

 

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