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I CORPI A SCUOLA / FUORI SCUOLA  
   
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Passeggiate educative

" A conoscere l'Italia dei secoli andati, non leggete né poeti né storici: visitate le chiese di Venezia", aveva detto Nicolò Tommaseo. In nessun altro luogo come Venezia acque, chiese, palazzi narrano le memorie del passato.

Belle età. Quando la notte - di S. Marco la campana
Il ritorno delle flotte - segnalava alla città:
dall'Egitto, dalla Tana - e da' golfi scandinavi
qua venian le mille navi - che più l'Adria non vedrà.

Cara all'arti età felice, - che in Rialto, a passi lenti,
tra la folla ammiratrice - salir vide Tizian:
ed a' bei sermoni intenti - or con Tullio, or con Omero,
Trifon, Bembo e Navagero - ne' roseti di Muran.

Mocenigo! Morosini! - dell'Egeo per le costiere
a' canali bizantini - di voi corre il grido ancor;
fra le lacere bandiere - de' nepoti in su le scale
pende memore il fanale - del vascello vincitor.

O del Ponte e di Marghera - indomabili custodi,
dunque spenta in voi non era - d'altri giorni la virtù?
E di Lepanto e di Rodi, - se suprema un'ora arrivi,
i leoni ancor son vivi - nell'adriatico gioventù.
(Giacomo Zanella, I cavalli di S. Marco)


"Nessuna opera letteraria ha potente il linguaggio come lo spettacolo della natura; e nessuna poesia parla vivamente all'immaginazione ed al cuore, come quella che spontanea si desta dai monumenti e ridice le sofferenze e le glorie degli antenati". (Istruzione della circolare del 19 marzo 1905)

Vengono dunque anche messe in pratica le "visite educative". Fanciulli e fanciulle più grandi visitano il Palazzo Ducale, l'Arsenale, il Museo Civico, le chiese di S. Marco, Frari, S. Stefano, SS. Giovanni e Paolo e Madonna dell'Orto.
Le classi IV e V vengono condotte a visitare monumenti, relativi alla storia del programma; affinché queste visite siano efficaci, il maestro deve preparare un inquadramento storico che metta in relazione la storia di Venezia con quella del sussidiario, tracciando una cronologia i fatti riguardanti l'origine, lo sviluppo, le conquiste ecc., della Repubblica . Il metodo più efficace di esporre i fatti "sarà - suggerisce Bettini - quello di renderli manifesti colla drammatica personalità delle figure umane - dogi, guerrieri, navigatori, artisti, santi e martiri d'una nobile idea - . Per cui il giovane "potrà rivivere l'età epica degli avi, risentirne le commozioni e ispirarsi a quegli ideali di religione e di patria, che purtroppo vanno ora miseramente eclissandosi".

Il maestro Oreste Barbieri della Scuola Diedo, sostando davanti alla Colonna che commemora il 1848 in campo s. Salvador, alla tomba di Manin a S. Marco, alla statua equestre del Re "galantuomo" (Vittorio Emanuele III) sulla Riva degli Schiavoni, al Monumento di Garibaldi all'ingresso dei giardini pubblici a Castello, narra agli alunni i fatti più salienti del Risorgimento italiano e della resistenza di Venezia contro la dominazione austriaca. A queste lezioni "peripatetiche" assistono anche dei passanti.
Le visite educative sono poi materia su cui esercitare la scrittura da parte degli alunni che possono così esprimersi in modo migliore che non facciano con i soliti temi convenzionali .

Il maestro Giuseppe Menghi ha scritto un manuale che il Comune acquista e distribuisce nelle scuole: Passeggiando per Venezia. Impressioni, riflessioni, ricordi, Libro per le scuole elementari di Giuseppe Menghi, Editore Paravia, 1905 (vedi foto n. 1).
Gli itinerari partono da una scuola e si svolgono nel sestiere e il maestro descrive i luoghi che mano a mano si incontrano.
Ad esempio, partendo dalla Scuola dell'Angelo Raffaele guida gli scolari alla stazione marittima: "il maestro le fece fermare a osservare quell'ampia stazione dove le navi, provenienti da ogni parte del mondo vanno a scaricare i prodotti agricoli e industriali e ripartono cariche di altre derrate e mercanzie." Il maestro racconta e prende lo spunto per insegnamenti: " Osservate quei marinai , quei comandanti: hanno tutti viso serio e leale. Poche parole e molti fatti. E' la vita del mare che vuole così; è il commercio che lo esige! Imitiamo, figlioli, il loro esempio ed avvezziamoci a non perdere tempo in ciarle inutili!" Ripreso il cammino la passeggiata prosegue verso il Cotonificio e la chiesa dell'Angelo Raffaele.

Dalla Scuola di S. Fosca si esce per una passeggiata nel sestiere di Cannaregio. In Calle Priuli, nei pressi della Stazione ferroviaria, c'è la fabbrica di conterie Mazzega, dove gli alunni possono osservare come si svolge la lavorazione delle perline di vetro; quindi visitano la chiesa degli Scalzi e poi prendono la Lista di Spagna, fermandosi all'orfanotrofio Manin; in campo S. Geremia ammirano Palazzo Labia e visitano la chiesa di S. Geremia. Giunti al ponte delle Guglie, prendono la fondamenta a sinistra verso la chiesa di S. Giobbe. Giunti alla fabbrica di fiammiferi Baschiera, il maestro spiega che quest'industria dà da vivere e molte famiglie, senza accennare al fatto che vi lavorano anche ragazzi e ragazze minorenni. Si fermano quindi ad ammirare l'orto botanico. Giunti sul ponte dei tre archi, ammirano la prospettiva del canale con le due fondamenta da una parte, la laguna dall'altra. Incamminatisi per la Fondamenta di Cannaregio, attraversano il Campo del Ghetto Vecchio, dove il maestro fa osservare le case altissime, percorrono la Fondamenta degli Ormesini fino al ponte S. Marziale per visitare la chiesa omonima e da lì tornano a scuola dove il maestro li saluta avvertendoli che il giovedì successivo li avrebbe accompagnati in vaporetto lungo il Canal Grande (vedi foto n. 1).

Nel 1904-05 vengono effettuate gite a Mogliano e a Strà. Le fanciulle vengono condotte a Burano dove visitano la Scuole dei merletti e le saline.
Una circolare del Direttore generale didattico Bettini del 28 gennaio 1909 dà le seguenti indicazioni sulle passeggiate istruttive, per la classe III:

1. Insegnamento delle nozioni varie: gli alunni saranno condotti all'Istituto Coletti o all'Orfanotrofio per vedere il lavoro delle officine; alla Stazione marittima per avere un'idea del movimento commerciale; alla Casa paterna al Lido per avere qualche nozione di agricoltura e di botanica; alla Nave Scilla per osservare il museo peschereccio. Queste visite sono obbligatorie per gli alunni di grado superiore.
2. Insegnamento della storia: visita dei principali monumenti cittadini.
Tomba di Daniele Manin a S. Marco; monumento a Vittorio Emanuele II sulla Riva degli Schiavoni; monumento a Garibaldi ai giardini; arsenale; palazzo ducale; chiese dei Frari, SS. Giovanni e Paolo, Madonna dell'Orto, S. Pietro di Castello; Museo Correr; i monumenti a personaggi illustri: Tommaseo, Sarpi, Colleoni, Goldoni ecc.
3. Educazione estetica: visita alle Gallerie dell'Accademia e alle chiese; Riva degli Schiavoni, Fondamenta Nuove, Zattere.
Gli alunni delle classi I e II potranno essere condotti in qualche chiesa o in un luogo ameno - giardini, Fondamenta - vicino alla scuola.
(Fonte: L. Bettini, Relazione ufficiale, Venezia 1905 e 1909)


 

Foto 1. G. Menghi, Passeggiando per Venezia. 1905.

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