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Discorso rivolto da una alunna di IV classe alle operaie
della scuola merletti Regina Margherita di Burano il giorno
della gita scolastica del 3 maggio 1904.
Gentili merlettaie di questa bella isola, accettate le sincere
esposizioni della nostra viva ammirazione pei vostri pazienti
e meravigliosi capolavori! […] A voi l'elogio, pur umile,
ma schiettamente espansivo e caldo di noi, giovinette, venute
qui ad ispirarci al vostro esemplare amore al lavoro, ad apprezzare
l'opera vostra.
Partite dalla magica città del sogno, durante il tragitto
i nostri occhi ammirarono con un fascino nuovo il quadro grande,
placido e solenne della natura, unendo di questa a quelli
d'amore e di riconoscenza verso Dio; ed ora, dinanzi a queste
trame peregrine, uscite dalle vostre agili dita, meditiamo
un'altra volta sulla grandezza del Creatore che diede all'uomo,
sua fattura, la potenza di elevare l'arte a sì ammirabile
altezza e perfezione. […]
Compagne! Gridiamo evviva a queste cultrici sublimi della
carità; evviva alle valenti e virtuose operaie che
contribuiscono col loro lavoro al mantenimento della loro
famiglia. […]
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