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[ITINERARI EDUCATIVI:
le tappe storiche ...segue]
Per quanto riguarda in particolare gli Itinerari Educativi,
l'identità del servizio si è andata costruendo
nel tempo a partire dal suo motivo ispiratore: IL TERRITORIO
esplorato nelle sue valenze storiche, economiche, produttive,
sociali, artistiche
ecc.
Da un punto di vista pedagogico si chiamò SISTEMA FORMATIVO
INTEGRATO questo scambio in termini educativi e didattici
tra scuola e territorio.
Parallelamente gli Itinerari Educativi percorrevano anche
la strada del rinnovamento metodologico attuando esperienze
allora poco praticate come i laboratori scientifici e davano
ampi spazi ad aree poco esplorate quali quelle dei nuovi linguaggi
espressivi, l'educazione alimentare e, in tempi più
recenti, l'educazione alla pace, alla solidarietà,
allo sviluppo.
Dunque il territorio era sin dall'inizio al centro delle iniziative
degli Itinerari Educativi e via via è stata realizzata
una vera e propria MAPPA DELLE OPPORTUNITA' educative del
territorio strutturata in itinerari che avevano come riferimento
i contenuti disciplinari previsti dai Programmi scolastici.
Dal 1977 ad oggi la strutturazione dei singoli Itinerari ha
in qualche modo rispecchiato le vicende e le tappe del dibattito
pedagogico-didattico italiano. (v. pubblicazioni
e materiali didattici)
1° fase
(brevissima) concentrata sulla visita d'ambiente con una
logica largamente descrittiva. E' durata pochissimo l'illusione
che la visita d'ambiente in quanto tale fosse fonte di apprendimento
immediato quasi la realtà fosse autoevidente.
Le visite delle classi nel territorio rimangono momenti
importanti ma nel corso degli anni abbiamo spostato l'accento
sul lavoro preparatorio alla visita rendendo consapevoli
gli insegnanti del grosso carico informativo dell'ambiente;
la visita per l'alunno è un vero e proprio bombardamento
di informazioni e di stimoli, ecco allora l'importanza di
una scelta di campo, di un'ottica che aiuti a focalizzare
certi aspetti evitando la dispersione, il calo dell'attenzione,
un confuso affastellamento di notizie.
E' stata abbandonata da subito anche l'assunzione di un'ottica
puramente descrittiva per assumere precisi punti di vista
e approdare a criteri interpretativi della realtà.
2° fase
possiamo sintetizzarla in questo modo:
- incontri propedeutici per insegnanti supportati da materiali
didattici.
La visita diventa il momento finale di un percorso.
- Lavorare sul momento preparatorio alla visita significa
puntare sulla preparazione degli insegnanti sia mediante
corsi propedeutici con gli esperti che attraverso la predisposizione
di materiali didattici
- l'elaborazione di materiali didattici permette di raggiungere
un gran numero di insegnanti, è un'intermediazione
preziosa che aiuta concretamente l'insegnante nel lavoro
in classe.
3° fase
- ha visto anche la costruzione di veri e propri curricula
nei diversi ambiti disciplinari. Rimane la tematica territoriale
ma l'attenzione è posta più sul processo e
sul metodo che non sul prodotto in sé. La realizzazione
di questi curricula ha visto l'utilizzo di diverse competenze:
disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche.
- Il lavoro attuale è articolato per aree: area di
linguaggi espressivi; area degli studi storici, geografici,
sociali; area scientifica, tecnologica e di educazione alimentare.
Alcune proposte si inscivono in un ambito di formazione
del cittadino e di educazione civica: La giornata della
Memoria, la Festa della Repubblica, l'educazione all'Europa,
ecc.
- Negli ultimi anni si è dato molto spazio al tema
dei diritti dei bambini, all'organizzazione di proposte
culturali adatte all'infanzia e all'adolescenza: teatro
per i ragazzi, teatro fatto dai ragazzi, musica, ecc.
Le proposte inerenti "LA CITTÀ DELLE BAMBINE
E DEI BAMBINI" hanno posto l'accento sulla partecipazione,
sulla capacità e sul diritto di bambini e ragazzi
di analizzare l'ambiente in cui vivono e contribuire ai
processi di cambiamento per progettare una città
migliore.
Come si può capire da questi brevi cenni, è
sempre difficile comunicare la ricchezza delle proposte
degli Itinerari Educativi, per molti dei punti accennati
sarebbe necessario un approfondimento.
Mi auguro di essere riuscita almeno a far capire la finalità
del servizio e la sua storia.
Quanto al futuro, abbiamo davanti a noi una sfida non da poco,
quella di accompagnare la scuola nel difficile e talvolta
caotico processo di cambiamento in atto.
[alla prima
parte]
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Iniziativa " Educazione alla pace"
Murale dipinto dai ragazzi
"Sarajevo-Venezia 1995"(Part.)

Iniziativa " Educazione alla pace"
Murale dipinto dai ragazzi
"Sarajevo-Venezia 1995"(Part.)

Iniziativa " Educazione alla pace"
Murale dipinto dai ragazzi
"Sarajevo-Venezia 1995"(Part.)

Iniziativa " Educazione alla pace"
Murale dipinto dai ragazzi
"Sarajevo-Venezia 1995"(Part.)
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