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Piano programma
1977/1980 - Comune di Venezia pag. 4/6 |
Obiettivo generale,
riequilibrio del territorio
[vf]
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2.3.7
OBIETTIVI DI
QUALIFICA -
ZIONE DEI SERVIZI
Diritto
allo studio
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Relativamente a questo tema sono attuali alcuni elementi
estremamente significativi che stimolano una forte iniziativa
da parte dell'Amministrazione Comunale:
- II trasferimento della delega dell'assistenza scolastica
ai Comuni (L. 382 e D.P.R. 616)
- scioglimento del patronato scolastico.
Si ritiene perciò che nel rispetto della 382 si
ponga il problema della revisione della L.R. 38.
La L.R. deve essere una legge quadro che fissa orientamenti
generali, lasciando agli Enti Locali l'autonomia necessaria
nell'espletamento della delega; deve essere rivista nei
criteri di ripartizione, riferendosi alle condizioni socio-economiche
dei Comuni, favorendo così una ridistribuzione del
reddito, deve incentivare la gestione consortile ed integrata
dei servizi, favorire le esperienze di sperimentazione.
In ogni caso sono da approfondire i criteri di erogazione
di fondi alle scuole, introducendo elementi di "diritto
allo studio disuguale", tenendo conto delle realtà
socio-economiche delle scuole, delle esperienze di sperimentazione,
ecc. L'Amministrazione Comunale intende affrontare congiuntamente
ai Consigli Scolastici Distrettuali tutta la problematica
relativa al settore.
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Trasporti |
La programmazione edilizia
nel dislocare gli edifici scolastici nel territorio ha cercato
di tener conto di una razionale distribuzione di modo che
con i nuovi interventi la situazione possa definirsi soddisfacente.
E' da tener presente, in ogni caso, che la dimensione delle
scuole non deve scendere al di sotto di certi limiti, ciò
sia per una più efficace azione di socializzazione
degli utenti, sia per un razionale e completo uso di attrezzature
scientifiche: iniziative che possono essere maggiormente qualificate
se non polverizzate.
Attualmente circa 5200 alunni fruiscono del trasporto gratuito:
di questi 2600 sono trasportati con autobus messi a loro disposizione
e 2600 utilizzando mezzi dell'ACNIL. La spesa complessiva
a carico del Comune si aggira intorno ai 400 milioni annui.
Sia dal punto di vista dell'efficienza del servizio come dl
quello del contenimento della spesa è necessario un
più chiaro confronto con l''ACNIL, chiedendo una maggiore
flessibilità nella tipologia dei mezzi di trasporto
e nei percorsi per gli utenti. |
Mense
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In questo settore bisogna tendere a superare l'impostazione
attuale che ha il suo orientamento nella mensa-tipo per
ogni scuola scuola gestita autonomamente. Tale situazione
è fortemente limitativa dell'esperienza e della qualità
del servizio proprio perché richiede, in termini
sia di personale che di costi di gestione, uno sforzo crescente
e alla lunga insostenibile.
L'alternativa da studiare potrebbe essere quella di affidare
ad una ditta specializzata l'appalto per la confezione ed
il recapito dei pasti caldi, confezionati nella stessa giornata
col sistema "fresco e caldo", con variazioni quotidiane
sulla base di una programmazione dietetica ed alimentare.
Tale tipo di servizio,anche se non gestito direttamente
dal Comune, deve permettere il più ampio controllo
dell'Ente pubblico a garanzia delle più rigorose
norme igieniche e dietetiche.
Questo tipo di servizio potrà in ogni caso rivolgersi
solamente alla Terraferma e in particolare alla Scuola Materna
e in base a tempo pieno. L'investimento in questo settore
per una mensa di circa 3500-4000 pasti giornalieri comporterebbe
una spesa di circa 700 milioni.
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Ulteriori
problemi |
Medicina scolastica, inserimento degli handicappati, dovranno
trovare una soluzione soddisfacente soprattutto attraverso
un coordinamento di tutti gli Enti che agiscono nel settore,
Provincia, Provveditorato, Comune, con riferimento alle UU.LL.SS.
di modo che per i bambini in età scolare non ci si
limiti ad impostare un'azione di diagnosi precoce, ma si attui
una effettiva medicina preventiva.
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