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[R. Vivante, sull'igiene a scuola - 1904] / pag. 3/3
L'igiene e il buon governo della scuola

alla scheda sull'Igiene - [a cura di mts]

[...]

La difesa contro le malattie più comuni della scuola
[…]
Per quanto riguarda la tubercolosi, se spetta al medico scolastico rintracciare fra gli allievi quelli che ne sono affetti, di curarne l'allontanamento dalla scuola per dirigerli alle scuole all'aperto, agli ospizi marini, alle colonie alpine, è compito del maestro di attuare quei provvedimenti che, oltre ad impedire la diffusione del germe tubercolare, mirano ad aumentare la resistenza degli allievi contro le sue insidie. Abbiamo ricordate le misure di pulizia dei luoghi e delle persone, qui non abbiamo che ad insistere perché l'aria e la luce si facciano largamente penetrare nelle aule, perché sia evitato ogni eccessivo affollamento degli allievi, perché le ore di studio siano regolarmente alternate con il moto all'aria libera.

La propaganda igienica
La formazione di una salda coscienza igienica nelle masse popolari non può essere che il frutto di un lento ed illuminato processo d'educazione dell'infanzia, che difficilmente può svolgersi nell'ambiente domestico per la miseria, l'ignoranza e i pregiudizi della maggior parte dei genitori, e che soltanto la scuola può dare risultati felici e duraturi. Occorre però che l'insegnamento dell'igiene perda il carattere teorico che ha avuto fino ad ora e si esplichi, per quanto possibile, in forma schiettamente pratica, adatta alle mentalità delle singole età e tale da mantenere costantemente desto l'interesse degli allievi.
Nei primi anni di scuola il maestro dovrà dirigere soprattutto i suoi sforzi a rendere abituale l'esercizio delle norme igieniche. […]
Solo negli anni successivi, oltre che vigilare sulla metodica osservanza dei precetti, potrà addestrarsi nella spiegazione del nesso scientifico che corre tra quella osservanza e la conservazione della salute, mentre rimetterà all'ultimo corso di studio l'accenno ai problemi attinenti alla difesa della pubblica salute. L'opera del maestro sarà agevolata dalla riproduzione su tavole, infisse sulla parete dell'aula, sulle copertine dei quaderni di massime attinenti all'igiene, dalla assegnazione frequente di compiti scritti, dalla rappresentazione a mezzo di proiezioni; ma nessun mezzo varrà meglio a formare quelle abitudini quanto il fare dell'osservanza dei precetti igienici motivo di gare. A Venezia si è istituito il così detto " compito di pulizia" per il quale una volta per settimana gli allievi devono dedicare il tempo che impiegherebbero nello svolgimento del compito di casa ad una straordinaria pulizia della persona, che viene nel giorno successivo controllata dal maestro e contrassegnata con una classificazione di merito; in una tabella che, a titolo d'onore, resta affissa nell'aula, vengono inscritti i nomi degli allievi che per un periodo più lungo hanno riportato i punti migliori e soprattutto di quelli che, per provenire dagli ambienti più poveri, hanno dovuto superare le maggiori difficoltà.


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