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Breve storia del Movimento di Cooperazione Educativa (M.C.E.)
Il Movimento di Cooperazione Educativa nasce a Fano
nel 1951, come Cooperativa di Tipografia a Scuola e deve la
sua esistenza a Giuseppe Tamagnini, il quale nel 1950
si era messo in contatto con Célestin Freinet, un maestro
francese che nel primo dopoguerra aveva intrapreso un'opera
di innovazione didattica, introducendo a scuola lo strumento
della tipografia e della stampa e favorendo rapporti di tipo
cooperativo tra insegnanti e ragazzi mediante la corrispondenza
interscolastica.
Presto al Movimento si uniscono Raffaele Laporta di Pescara,
Nora Giacobini e Maria Corda Costa di Roma, Aldo Visalberghi,
giuliano, Anna Fantini, Rino Giovannetti, Aldo Pettini, Mario
Lodi, Bruno Ciari, Arturo Arcomanno e altri. In quegli anni
vengono gettate le basi della cooperazione educativa come
metodo relazionale e le tecniche Freinet vennero
adottate in maniera non rigida, per favorire la creatività
e la spontanea espressione di sentimenti e pensieri.
Negli anni sessanta l'MCE si interessa al rapporto fra esperienza
comune e cultura scientifica. La fede nella scienza di quegli
anni era motivata dalla speranza che le teorie scientifiche
diventassero strumento di liberazione sociale.
In seguito, nel 1968, la guida del Movimento viene conquistata
dal gruppo torinese, fortemente impegnato in campo politico,
che si fa promotore dell'integrazione degli alunni handicappati
nelle scuole e avvia le prime esperienze di tempo pieno. Il
decennio successivo è caratterizzato dalla grande creatività
del gruppo romano, con Giorgio Testa, Alessandra Ginzburg,
Nora Giacobini, Luciano Biancatelli. In questo periodo viene
sviluppata la pratica del laboratorio di lettura e scrittura
e dell'animazione teatrale.
Nella seconda metà degli anni '70 si avvia il gruppo
nazionale di Antropologia Culturale, coordinato da Paola Falteri
e Maria Rosa Petri, che introduce nella scuola italiana le
ricerche sulla cultura popolare, la storia orale,
la cultura materiale, l'immaginario sociale,
l'etnografia.
Nel 1989 viene fondato il "Centro Nazionale di Documentazione
della Pedagogia Popolare", allo scopo di documentare
le esperienze MCE. Il movimento è infatti caratterizzato
dal fatto di non avere una 'linea' comune, ma dal sorgere
di importanti esperienze dall'iniziativa autonoma dei singoli
insegnanti, che viene tuttavia comunicata al gruppo e cresce
nel dibattito con gli altri insegnanti.
Dal 31 ottobre al 2 novembre del 1991 il Movimento ha ripercorso
la propria storia nel convegno di Fano (Itinerari della
cooperazione educativa.1951-1991).
Dal 1980 viene organizzata la "Scuola Estiva MCE",
come momento di riflessione sul passato ed elaborazione di
proposte comuni per l'avvenire della scuola.
In occasione del centenario della nascita di Célestin
Freinet, nel 1996 l'MCE, in collaborazione con la Regione
Piemonte, con la Provincia di Torino e con diverse istituzioni
politiche e culturali torinesi ha dato vita al convegno intitolato
"L'Educazione oggi : i fili e i nodi sulle tracce
di Freinet", a cui hanno partecipato Howard Gardner
della Harvard University (USA), Clotilde Pontecorvo, Furio
Colombo, Luciano Gallino, Gianni Vattimo, Rigoberta Menchù,
premio Nobel per la pace, e specialisti di discipline socio-
antropologiche e di comunicazione.
BIBLIOGRAFIA
ESSENZIALE SUL MOVIMENTO DI COOPERAZIONE EDUCATIVA
Aldo Pettini, Le tecniche Freinet, Rimini, ODCU, 1952.
Célestin Freinet, Nascita di una pedagogia popolare,
Firenze, La Nuova Italia, 1955.
Bruno Ciari, Le nuove tecniche didattiche, Roma, Editori Riuniti,
1961.
Mario Lodi, C'è speranza se questo accade al Vho, Milano,
Ed. Avanti !, 1963.
Giuseppe Tamagnini, Didattica operativa, Frontale, Ed. MCE,
1965.
Raffaele Laporta, La comunità scolastica, Firenze,
La Nuova Italia, 1963.
Mario Lodi, Il paese sbagliato, Torino, Einaudi, 1970.
Dina, F. Alfieri, Tempo pieno e classe operaia, Torino, Einaudi,
1975.
AA.VV., A scuola con il corpo, Firenze, La Nuova Italia, 1974.
AA.VV., Handicappati a scuola, Firenze, La Nuova Italia, 1976.
AA.VV., Pensare, parlare, scrivere, Firenze, La Nuova Italia,
1985.
AA.VV., Tempo, memoria, identità, Firenze, La Nuova
Italia, 1986.
AA.VV., A cielo aperto ( corpo, cosmo, percezione, conoscenza),
Roma, Coop. Ed. MCE, 1988.
Rinaldo Rizzi, Me sa che voi non menerete, Provincia di Pesaro
e Urbino, 1995.
Marina Pompei (a cura di ), L'inconscio nella pratica educativa,
Firenze, La Nuova Italia, 1995.
[Rielaborazione
di una scheda di Olimpia Di Stefano]
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