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Materie e programmi
1867-1900
Prendiamo ad esempio la Scuola elementare di S. Samuele nell'anno
1898-99.
Orario
Le lezioni iniziano d'inverno alle 8.15 - un'ora prima d'estate
- e terminano alle 14.00, con un'ora di ricreazione per le
classi inferiori, mezz'ora per le superiori.
Materie
La lingua italiana viene insegnata col "sistema
fonico" - apprendimento contemporaneo della lettura e
della scrittura - introdotto nel 1869 e comprende:
- Grammatica;
- Composizione: " Si esercita gli alunni e le
alunne ad esprimere con chiarezza i loro pensieri, a narrare
fatti, a descrivere cose ed azioni, a comporre dialoghetti,
lettere, cartoline, ricevute, ecc., facendo loro svolgere
a voce e per scritto temi gradevoli che si riferiscono alle
cognizioni possedute, agli affetti propri dell'adolescenza,
all'ambiente in cui vivono e al fine che la scuola si propone
di far loro conseguire.
- Dettatura.
Le altre materie sono:
Calligrafia:
si impara a scrivere con nitidezza e ordine su appositi quaderni,
la posizione del corpo e il modo di tenere la penna
Aritmetica;
Nomenclatura geometrica (dalla classe III);
Sistema metrico decimale;
Storia: "s'illustrano i monumenti di Venezia,
si narrano in modo attraente biografie di persone illustri
e i fatti più gloriosi delle principali epoche storiche,
specialmente quelli del Risorgimento italiano, e se ne deducono
buoni ammaestramenti".
Geografia: In III: i punti cardinali, la topografia
di Venezia, estuario e provincia, il Veneto e le regioni italiane.
IV: gli stati europei e in generale Asia, Africa e Americhe.
In V l'universo, le stelle, i continenti, gli oceani, i movimenti
della terra, la latitudine e la longitudine. Si accenna ai
costumi dei popoli, ai fatti storici, ai prodotti naturali
e industriali. Esercizi di cartografia.
Nozioni varie: Con l'aiuto di libri di letture e dei
musei
didattici si impartisce "l'istruzione dei sensi",
sia nell'ora stabilita, sia ogni volta che se ne presenta
l'occasione. Si osservano gli oggetti e se ne descrive la
forma, il colore, l'uso; si parla di minerali, dei corpi organici,
dei fluidi, delle lavorazioni più importanti, delle
più elementari norme di igiene.
Disegno: nelle classi superiori esercizi con la riga,
la squadra e il compasso e disegno del contorno di semplici
oggetti a mano libera per educare all'esattezza e al buon
gusto.
Religione. Un'ora la settimana viene insegnato il catechismo,
dalle maestre nelle classi I e II, da docenti di religione
o sacerdoti in III, IV e V.
L'insegnamento della religione cattolica è facoltativo;
i genitori che vogliono sia impartito ai figli devono farne
richiesta.
Le bambine hanno una materia che si chiama "lavori
femminili" affinché si preparino a diventare
"buone e utili massaie": punti di cucito e maglia,
confezionatura di capi di vestiario, rammendo e rattoppo.
Lavori di fantasia e "di lusso" sono concessi come
premio alle più brave.
I maschi svolgono "lavoro manuale" che "educa
l'occhio e addestra la mano" preparando al lavoro artigiano
o industriale. Si costruiscono col cartone poligoni e solidi.
La ginnastica prevede marce, esercizi col bastone. Per mezz'ora
al giorno si fanno anche giochi: la caccia al tesoro, il cacciatore
e la lepre, chi tardi arriva male alloggia. Alcuni esercizi
sono accompagnati dal canto.
Libri adottati:
"Ometti e donnine", sillabario per la I e
Libro di lettura per la II, IV, V; Pietro Dazzi, "Libro
di lettura" e "Senno e virtù"
Letture educative per la II, III, IV, V maschile; Oreste Boni,
"Le nostre figliole" , lettura per la II,
e "Pensieri e affetti" per le femmine.
L'insegnamento della religione - facoltativo - è
previsto dalla Legge Casati del 1859, ma non è menzionato
nella legge Coppino del 1977. Negli ultimi decenni dell'800
a Venezia, come in altre città, la battaglia è
piuttosto vivace tra i difensori della laicità della
scuola pubblica e clericali che ritengono la religione il
fondamento dell'educazione. Nei primi del '900 la grande maggioranza
dei genitori comunque chiede l'insegnamento per i figli come
si desume dalla seguente tabella:

Il Comune di Venezia sostiene in questi anni una controversia
con il Ministero della Pubblica Istruzione. Tutto ha inizio
con la denuncia del padre di una alunna perché la lezione
di catechismo - facoltativa - viene svolta all'interno dell'orario
scolastico.
Il Consiglio Provinciale scolastico, con delibera del 3 febbraio
1909, approva la decisione della Giunta di impartire l'insegnamento
religioso una volta la settimana nell'ultima ora, in modo
che i non iscritti possono assentarsi da scuola. Il Ministero,
con decreto 8 marzo 1909, annulla tale deliberazione, dichiarando
che l'insegnamento religioso deve essere impartito al di fuori
dell'orario scolastico. Il Comune di Venezia ricorre contro
il decreto al Consiglio di Stato, sostenendo l'obbligatorietà
dell'insegnamento deducendola dalla Legge Casati (art. 315),
secondo la quale i Comuni devono provvedere per quegli alunni
i cui genitori ne fanno richiesta, in orario stabilito dal
Consiglio Provinciale scolastico.
La giunta moderata e il Sindaco Grimani chiedono che l'applicazione
del decreto sia sospesa per necessità sia di ordine
pratico che economico; inoltre turberebbe "il sentimento
religioso della quasi totalità dei cittadini".
Il Consiglio di Stato sospende l'esecuzione del decreto fino
alla pubblicazione della sentenza, emessa nel luglio del 1911,
con la quale il ricorso del Comune viene respinto. Il Municipio
decide di ricorre in Cassazione, nel frattempo però
deve provvedere che l'insegnamento della religione avvenga
al di fuori delle venti ore settimanali di lezione e pertanto
deve corrispondere agli insegnanti che accettano di farlo
un compenso supplementare.
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Foto 1. Libri scolastici. Fine '800.
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