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MUNICIPIO DI VENEZIA
RELAZIONE
della Commissione municipale per Io studio del programma
di sistemazione degli edifici per le Scuole elementari.
- CONCLUSIONI E PROPOSTE -
Tornando ora a quanto si è andato esponendo sulle
condizioni generali delle scuole elementari e ai provvedimenti
indicati come necessari per le singole zone, si rileva:
a) che tenuto conto dell'aumento per un ventennio avvenire,
sulla base della statistica del decennio ultimo, la popolazione
scolastica della città si può calcolare, in
cifra rotonda, in N. 18.000 alunni d' amibo i sessi, dei
quali N. 12.000 rappresentano la popolazione scolastica
attualmente inscritta e N. 6000 quelli in più che
si inscriveranno. in un ventennio avvenire.
b) che di questa popolazione di 18000 alunni il Comune negli
edifici attuali non può collocarne, in buone condizioni
igieniche e didattiche che circa N.9000,rnentre per i rimanenti
9000 occorre provvedere in parte mediante costruzione di
scuole nuove, in parte mendiante trasformazione ed ampliamento
delle scuole esistenti, quali quelle di S. Stin, di S. Giacomo
dall'Orio, di S. Raffaele e di S. Geremia;
c) che altri provvedimenti, da studiarsi più accuratamente
in base a statistiche ed a fabbisogni da prodursi dalle rispettive
Direzioni, occorreranno per le sedi delle scuole secondarie,
salvo, per alcune di esse, di chiarire giuridicamente a chi
spetti la competenza passiva della spesa.
Per provvedere al fabbisogno per 9000 alunni d'ambo i sessi
nelle scuole elementari si è già accennato
alla necessità di costruire:
a) nella II. zona (Cannaregio e Castello basso) due scuole,
una maschile ed una femminile, sull'area dell'ex Convento
di S. Girolamo, la nuova scuola di tirocinio per la Regia
Scuola normale femminile ed altre tre scuole su altre aree
da destinarsi;
b) nella III. zona (Castello alto),due nuove scuole una
maschile ed una femminile su aree da provvedersi
c) nella IV. zona (S. Croce, S. Polo e Dorsoduro) la costruzione
di una nuova scuola femminile a S. Trovaso, due, una maschile
ed una femminile a S. Rocco, su terreni già di proprietà
comunale, e di altre due scuole su aree da acquistarsi,
nonchè la trasformazione e l'ampliamento delle tre
scuole in Palazzo Priuli a S. Giacomo dall'Orio - in Palazzo
Donà a S. Stin e in Palazzo Ariani a S. Raffaele,
le quali hanno aree sufficienti per un maggiore sviluppo.
In linea di urgenza quantunque in tutte tre le zone preaccennate
il bisogno di almeno una scuola nuova sia immediato sembra
alla Commissione che si possa stabilire il seguente ordine:
I. le due nuove scuole a S. Girolamo e la scuola di tirocinio
annessa alla R. Scuola Normale;
2. la nuova scuola di S. Trovaso;
3. le due nuove scuole a Castello;
4. le due nuove scuole a S. Rocco;
5. una delle altre tre scuole nuove nella II. zona
6. la trasformazione della scuola di S. Stin e l'ampliamento
di quelle di S. Giacomo dall'Orio di S. Raffaele;
7. le rimanenti due scuole nuove nella II zona;
8. le rimanenti due scuole nuove, nella 1V. zona.
I primi quattro gruppi però dovrebbero avere esecuzione
con la sollecitudine maggiore possibile e quasi contem poraneamente,
mentre gli, altri edifici potranno poi eseguirsi gradualmente
e con minore urgenza.
Ed appunto perché almeno i primi quattro gruppi possano
avere esecuzione con quella sollecitudine che è richiesta
dall'urgenza del bisogno, e perché vi presieda continuità
ed unità di indirizzo tecnico, sembrerebbe alla Commissione
necessario che dello studio e sviluppo dei singoli progetti
e della direzione dei. lavori fosse dato incarico ad un
ingegnere coadiuvato da sufficiente personale assistente
e sorveg!iante, senza mai distrarlo da tale compito, nè
lieve ne facile, con altri incarichi.
Da informazioni fornite dall' Ufficio Tecnico sulla base
dei preventivi per i progetti di nuove scuole ora allo studio
si può ritenere che il costo dei nuovi edifici scolastici,
escluso il prezzo dell' area, e tenuto conto dei locali
di servizio ed accessori, (direzioni, palestre, corridoi,
cucine, refettori, doccie, alloggi poi custodi, cortili
ecc.) e dell'arredamento, corrisponda a L. 350 per ogni
alunno che vi può trovar posto.
Per costruire scuole nuove o ampliare e trasformare quelle
esistenti che ne offrano 1' opportunità per un complesso
di 9000 alunni, che rappresenta il fabbisogno per un ventennio,
come si è visto sopra, occorrerà quindi andar
incontro ad una spesa di L. 350 X 9000 = a L. 3,150,000.
Se poi si vuoi tener conto dei prezzo delle aree da acquistarsi,
del bisogno di una nuova sede per la scuola tecnica di S.Felice,
dei lavori .di ampliamento e sistemazione delle altre scuole
secondarie e dei giardini d' infanzia non pare azzardato
elevare la cifra delle spese fino a 4,000,000 in cifra rotonda.
Evidentemente questo calcolo deve considerarsi come largamente
approssimativo, mentre il preventivo esatto non si potrà
avere che mediante lo studio dei singoli progetti.
Perché i provvedimenti suaccennati possano avere
attuazione utile fin dai primi anni sarebbe necessario che
1'intero programma venisse svoltò nei corso di un
decennio, con maggiore intensità nei primi anni e
minore nei successivi. Ora, calcolando anche di ripartire
la spesa in dieci anni, ogni anno sarebbe necessario avere
a disposizione circa L. 400,000, somma questa che non può
essere provvista che con mezzi straordinari,
Altri provvedimenti, pure necessari, ma di minore importanza
economica, come apertura di nuove finestre in alcune aule,
costruzione di cucine per la refezione, trasporto degli
attaccapanni fuori delle aule, applicazione di wasistas
per la ventilazione delle aule, miglioramento dei sistemi
di riscaldamento e dei latrinari, modificazione di tipi
di tende, forniture di nuovi banchi ed arredi, provvedimenti
da attivarsi qua e là negli edifici ora esistenti
e che rivestono piuttosto carattere di manutenzione straordinaria,
non vengono, specificatamente indicati per ogni scuola,
ma se ne raccomanda 1' attuazione graduale man mano che
vengano concretate dai competenti uffici le singole, proposte
e che le risorse, ordinarie del bilancio Io consentano.
Una considerazione importante credesi di dover aggiungere
riguardo a due scuole. delle quali si. propoirrebhe la conservazione,
mentre. sono di proprietà privata, quella femminile
ai SS. Apostoli e quella maschile a S. Cassiano. Per avere
maggiore. libertà di azione nei lavori che ancora
vi si dovessero eseguire per completarne 1'adattamento e
sopratutto per avere la sicurezza che un giorno, dopo avervi
speso forti somme, non si debbano abbandonare per eccessive
esigenze dei proprietari, sarebbe forse opportuno acquistarle.
Qualora l'acquisto non si potesse ottenere a condizioni eque,
nè fosse possibile rinnovare le affittanze per un lungo
periodo di anni, sembrerebbe prudente pensare subito alla
sostituzione con altre scuole nuove; nel qual caso naturalmente
il preventivo della spesa dovrebbe essere aumentato in proporzione.
Il programma dei provvedimenti che la Commissione ha esposto
importa, come s'è visto,una spesa rilevante, che
per le sole scuole elementari supera i 3 milioni e, comprendendo
anche le scuole secondarie e i giardini d' infanzia, raggiungerà
certo, se non supererà, i 4 milioni.
Non potendosi ammettere che a si forte spesa si possa far
fronte con le risorse ordinarie del bilancio, e ritenuto
che l'ammortamento possa farsi in un periodo di 50 anni,
si può calcolare che il servizio dei prestiti per
1' importo complessivo di 4 milioni graverà sul Bilancio
nella misura di circa L. 202,000 all'anno.
Ma è da tener presente che alla maggiore spesa da
stanziarsi in Bilancio poi servizio dei prestiti, quando
sia attuato interamente il programma di nuovi edifici scolastici,
si potranno contrapporre delle minori spese per affitto
di edifici di proprietà privata nella misura di circa
annue L. 23,000.
Inoltre per lavori di adattamento e di manutenzione ordinaria
e straordinaria degli attuali edifici scolastici, in gran
parte vecchi e inadatti, si spende ora una somma annua di
circa L. 60,000. Quando si avessero edifici nuovi e costruiti
espressamente si può ritenere che per molti anni
tale spesa potrebbe esser ridotta di circa L. 20,000 all'
anno.
Anche la spesa per il personale insegnante, quando tutte
le aule delle scuole elementari fossero capaci di 50 alunni,
non aumenterebbe nella misura in cui si è accresciuta
fino ad ora in causa della limitata capienza di molte aule.
E invero, attualmente, i 12,000 alunni d'ambo i sessi inscritti
nelle scuole elementari sono ripartiti in 290 aule e quindi
occorrono altrettanti insegnanti, ciascuno dei quali ha,
in media, 41 alunni.
Se tutte le aule avessero capacità non inferiore
a 50 alunni e si potesse quindi, in media, tra le classi
inferiori più numerose, e le classi superiori meno
frequentato, assegnare 50 alunni ad ogni insegnante, il
numero di questi si ridurrebbe a 240 con una differenza
di 50 in meno.
Ora, tenuto conto che l'attuale organico per gl'insegnanti
elementari porta uno stipendio medio di annuo L. 2175, tra
scuole maschili e scuole femminili, il minor numero di 50
insegnanti rappresenterebbe oggi una minore spesa di annuo
L. 108750; a questa minore spesa poi corrisponderebbe, in
avvenire, un proporzionale minor aggravio per le pensioni.
Tutto sommato, senza tener conto degli altri considerevoli
vantaggi d'ordine didattico
ed igienico, con 1' attuazione del programma proposto, alla
maggiore spesa annua di L. 202,000
pel servizio dei prestiti, si può contrapporre una
minore spesa di L. 151750 per gli altri titoli preaccennati,
e quindi la differenza si limiterebbe ad annue L. 50250.
Comunque la necessità dei provvedimenti proposti
non si può escludere, e solo potrà esserne
coordinata l'attuazione all' effettivo graduale aumento
della popolazione scolastica; intanto però è
d'uopo cominciare presto la costruzione delle scuole a S.
Girolamo, .a S. Geremia, a S. Trovaso, a Castello, a S.
Rocco, che sono indispensabili ed urgenti per porre un rimedio
efficace alle maggiori e più gravi deficienze.
Venezia, 30 novembre 1909
P. PATERNOSTER Assessore
R. VIVANTE Uff. sanitario
L. BETTINI Dir. gen. didattico
F. FINZI Ing. municipale
N. MARTINI Capo Div.III Relatore
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