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[Relazione edifici Scuola elementare- 1909] / pag. 8/8

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MUNICIPIO DI VENEZIA

RELAZIONE
della Commissione municipale per Io studio del programma di sistemazione degli edifici per le Scuole elementari.

- CONCLUSIONI E PROPOSTE -

Tornando ora a quanto si è andato esponendo sulle condizioni generali delle scuole elementari e ai provvedimenti indicati come necessari per le singole zone, si rileva:
a) che tenuto conto dell'aumento per un ventennio avvenire, sulla base della statistica del decennio ultimo, la popolazione scolastica della città si può calcolare, in cifra rotonda, in N. 18.000 alunni d' amibo i sessi, dei quali N. 12.000 rappresentano la popolazione scolastica attualmente inscritta e N. 6000 quelli in più che si inscriveranno. in un ventennio avvenire.
b) che di questa popolazione di 18000 alunni il Comune negli edifici attuali non può collocarne, in buone condizioni igieniche e didattiche che circa N.9000,rnentre per i rimanenti 9000 occorre provvedere in parte mediante costruzione di scuole nuove, in parte mendiante trasformazione ed ampliamento delle scuole esistenti, quali quelle di S. Stin, di S. Giacomo dall'Orio, di S. Raffaele e di S. Geremia;
c) che altri provvedimenti, da studiarsi più accuratamente in base a statistiche ed a fabbisogni da prodursi dalle rispettive Direzioni, occorreranno per le sedi delle scuole secondarie, salvo, per alcune di esse, di chiarire giuridicamente a chi spetti la competenza passiva della spesa.
Per provvedere al fabbisogno per 9000 alunni d'ambo i sessi nelle scuole elementari si è già accennato alla necessità di costruire:
a) nella II. zona (Cannaregio e Castello basso) due scuole, una maschile ed una femminile, sull'area dell'ex Convento di S. Girolamo, la nuova scuola di tirocinio per la Regia Scuola normale femminile ed altre tre scuole su altre aree da destinarsi;
b) nella III. zona (Castello alto),due nuove scuole una maschile ed una femminile su aree da provvedersi
c) nella IV. zona (S. Croce, S. Polo e Dorsoduro) la costruzione di una nuova scuola femminile a S. Trovaso, due, una maschile ed una femminile a S. Rocco, su terreni già di proprietà comunale, e di altre due scuole su aree da acquistarsi, nonchè la trasformazione e l'ampliamento delle tre scuole in Palazzo Priuli a S. Giacomo dall'Orio - in Palazzo Donà a S. Stin e in Palazzo Ariani a S. Raffaele, le quali hanno aree sufficienti per un maggiore sviluppo.
In linea di urgenza quantunque in tutte tre le zone preaccennate il bisogno di almeno una scuola nuova sia immediato sembra alla Commissione che si possa stabilire il seguente ordine:
I. le due nuove scuole a S. Girolamo e la scuola di tirocinio annessa alla R. Scuola Normale;
2. la nuova scuola di S. Trovaso;
3. le due nuove scuole a Castello;
4. le due nuove scuole a S. Rocco;
5. una delle altre tre scuole nuove nella II. zona
6. la trasformazione della scuola di S. Stin e l'ampliamento di quelle di S. Giacomo dall'Orio di S. Raffaele;
7. le rimanenti due scuole nuove nella II zona;
8. le rimanenti due scuole nuove, nella 1V. zona.
I primi quattro gruppi però dovrebbero avere esecuzione con la sollecitudine maggiore possibile e quasi contem poraneamente, mentre gli, altri edifici potranno poi eseguirsi gradualmente e con minore urgenza.
Ed appunto perché almeno i primi quattro gruppi possano avere esecuzione con quella sollecitudine che è richiesta dall'urgenza del bisogno, e perché vi presieda continuità ed unità di indirizzo tecnico, sembrerebbe alla Commissione necessario che dello studio e sviluppo dei singoli progetti e della direzione dei. lavori fosse dato incarico ad un ingegnere coadiuvato da sufficiente personale assistente e sorveg!iante, senza mai distrarlo da tale compito, nè lieve ne facile, con altri incarichi.
Da informazioni fornite dall' Ufficio Tecnico sulla base dei preventivi per i progetti di nuove scuole ora allo studio si può ritenere che il costo dei nuovi edifici scolastici, escluso il prezzo dell' area, e tenuto conto dei locali di servizio ed accessori, (direzioni, palestre, corridoi, cucine, refettori, doccie, alloggi poi custodi, cortili ecc.) e dell'arredamento, corrisponda a L. 350 per ogni alunno che vi può trovar posto.
Per costruire scuole nuove o ampliare e trasformare quelle esistenti che ne offrano 1' opportunità per un complesso di 9000 alunni, che rappresenta il fabbisogno per un ventennio, come si è visto sopra, occorrerà quindi andar incontro ad una spesa di L. 350 X 9000 = a L. 3,150,000.
Se poi si vuoi tener conto dei prezzo delle aree da acquistarsi, del bisogno di una nuova sede per la scuola tecnica di S.Felice, dei lavori .di ampliamento e sistemazione delle altre scuole secondarie e dei giardini d' infanzia non pare azzardato elevare la cifra delle spese fino a 4,000,000 in cifra rotonda.
Evidentemente questo calcolo deve considerarsi come largamente approssimativo, mentre il preventivo esatto non si potrà avere che mediante lo studio dei singoli progetti.
Perché i provvedimenti suaccennati possano avere attuazione utile fin dai primi anni sarebbe necessario che 1'intero programma venisse svoltò nei corso di un decennio, con maggiore intensità nei primi anni e minore nei successivi. Ora, calcolando anche di ripartire la spesa in dieci anni, ogni anno sarebbe necessario avere a disposizione circa L. 400,000, somma questa che non può essere provvista che con mezzi straordinari,
Altri provvedimenti, pure necessari, ma di minore importanza economica, come apertura di nuove finestre in alcune aule, costruzione di cucine per la refezione, trasporto degli attaccapanni fuori delle aule, applicazione di wasistas per la ventilazione delle aule, miglioramento dei sistemi di riscaldamento e dei latrinari, modificazione di tipi di tende, forniture di nuovi banchi ed arredi, provvedimenti da attivarsi qua e là negli edifici ora esistenti e che rivestono piuttosto carattere di manutenzione straordinaria, non vengono, specificatamente indicati per ogni scuola, ma se ne raccomanda 1' attuazione graduale man mano che vengano concretate dai competenti uffici le singole, proposte e che le risorse, ordinarie del bilancio Io consentano.
Una considerazione importante credesi di dover aggiungere riguardo a due scuole. delle quali si. propoirrebhe la conservazione, mentre. sono di proprietà privata, quella femminile ai SS. Apostoli e quella maschile a S. Cassiano. Per avere maggiore. libertà di azione nei lavori che ancora vi si dovessero eseguire per completarne 1'adattamento e sopratutto per avere la sicurezza che un giorno, dopo avervi speso forti somme, non si debbano abbandonare per eccessive esigenze dei proprietari, sarebbe forse opportuno acquistarle.
Qualora l'acquisto non si potesse ottenere a condizioni eque, nè fosse possibile rinnovare le affittanze per un lungo periodo di anni, sembrerebbe prudente pensare subito alla sostituzione con altre scuole nuove; nel qual caso naturalmente il preventivo della spesa dovrebbe essere aumentato in proporzione.
Il programma dei provvedimenti che la Commissione ha esposto importa, come s'è visto,una spesa rilevante, che per le sole scuole elementari supera i 3 milioni e, comprendendo anche le scuole secondarie e i giardini d' infanzia, raggiungerà certo, se non supererà, i 4 milioni.
Non potendosi ammettere che a si forte spesa si possa far fronte con le risorse ordinarie del bilancio, e ritenuto che l'ammortamento possa farsi in un periodo di 50 anni, si può calcolare che il servizio dei prestiti per 1' importo complessivo di 4 milioni graverà sul Bilancio nella misura di circa L. 202,000 all'anno.
Ma è da tener presente che alla maggiore spesa da stanziarsi in Bilancio poi servizio dei prestiti, quando sia attuato interamente il programma di nuovi edifici scolastici, si potranno contrapporre delle minori spese per affitto di edifici di proprietà privata nella misura di circa annue L. 23,000.

Inoltre per lavori di adattamento e di manutenzione ordinaria e straordinaria degli attuali edifici scolastici, in gran parte vecchi e inadatti, si spende ora una somma annua di circa L. 60,000. Quando si avessero edifici nuovi e costruiti espressamente si può ritenere che per molti anni tale spesa potrebbe esser ridotta di circa L. 20,000 all' anno.
Anche la spesa per il personale insegnante, quando tutte le aule delle scuole elementari fossero capaci di 50 alunni, non aumenterebbe nella misura in cui si è accresciuta fino ad ora in causa della limitata capienza di molte aule.
E invero, attualmente, i 12,000 alunni d'ambo i sessi inscritti nelle scuole elementari sono ripartiti in 290 aule e quindi occorrono altrettanti insegnanti, ciascuno dei quali ha, in media, 41 alunni.
Se tutte le aule avessero capacità non inferiore a 50 alunni e si potesse quindi, in media, tra le classi inferiori più numerose, e le classi superiori meno frequentato, assegnare 50 alunni ad ogni insegnante, il numero di questi si ridurrebbe a 240 con una differenza di 50 in meno.
Ora, tenuto conto che l'attuale organico per gl'insegnanti elementari porta uno stipendio medio di annuo L. 2175, tra scuole maschili e scuole femminili, il minor numero di 50 insegnanti rappresenterebbe oggi una minore spesa di annuo L. 108750; a questa minore spesa poi corrisponderebbe, in avvenire, un proporzionale minor aggravio per le pensioni.
Tutto sommato, senza tener conto degli altri considerevoli vantaggi d'ordine didattico
ed igienico, con 1' attuazione del programma proposto, alla maggiore spesa annua di L. 202,000
pel servizio dei prestiti, si può contrapporre una minore spesa di L. 151750 per gli altri titoli preaccennati, e quindi la differenza si limiterebbe ad annue L. 50250.
Comunque la necessità dei provvedimenti proposti non si può escludere, e solo potrà esserne coordinata l'attuazione all' effettivo graduale aumento della popolazione scolastica; intanto però è d'uopo cominciare presto la costruzione delle scuole a S. Girolamo, .a S. Geremia, a S. Trovaso, a Castello, a S. Rocco, che sono indispensabili ed urgenti per porre un rimedio efficace alle maggiori e più gravi deficienze.


Venezia, 30 novembre 1909


P. PATERNOSTER Assessore
R. VIVANTE Uff. sanitario
L. BETTINI Dir. gen. didattico
F. FINZI Ing. municipale
N. MARTINI Capo Div.III Relatore


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