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Comune di Venezia - Piano programma 1977/1980 - pag. 1/6

[ESTRATTO]

Obiettivo generale, riequilibrio del territorio
[vf]

alla scheda sugli Itinerari Educativi

2.3.6  

OBIETTIVI DI RIFORMA

Scuola
dell'infanzia
         

La legge istitutiva della Scuola Materna Statale n. 444 del 1968 ha certamente aperto nuove prospettive nel campo dell'educazione nell'età prescolare. Tuttavia, proprio l'esperienza di questi anni ha posto l'accento sull'insufficienza della legge stessa: carenze che riguardano la durata del servizio, la suddivisione del lavoro tra il personale, il funzionamento degli organi collegiali, il rapporto con le scuole comunali e private.
Gli obiettivi di rinnovamento a cui dovrà puntare la scuola dell'infanzia possono essere così riassunti:

a) rifiuto dl una funzione esclusivamente assistenziale;

b) superamento di un modello individualistico e privatistico di gestione della scuola;

c) favorire la riduzione degli scarti socio-culturali dl partenza dei bambini;

d) metodi e contenuti didattici atti alla formazione di un bambino vitale, spontaneo, creativo, autonomo.

In particolare gli strumenti che l'Amministrazione Comunale intende operativi per lo sviluppo della qualificazione del servizio della scuola dell'infanzia sono:

a) l'applicazione nelle scuole Comunali del Regolamento che non è improprio definire fra i più completi e democratici esistenti, in particolare la costituzione degli organismi collegiali di gestione e l'avvio del Centro Educativo per l'infanzia;

b) la qualificazione del personale insegnante e non insegnante attraverso una continua opera di aggiornamento;

c) l'apprestamento di un piano di rinnovo del materiale didattico e dell'arredo di tutti gli spazi educativi, interni ed esterni che favorisca attraverso il gioco, esperienze poliedriche e polivalenti.

A questo proposito si prevede un investimento di circa 500.000.000 nel triennio 1977-80, per il rinnovo dell'arredo e attrezzatura didattica.

Scuola
dell'obbligo

Per la scuola dell'obbligo, denunciata la necessità di una riforma, gli obiettivi che l'Ente Locale si prefigge devono ovviamente rapportarsi alle strutture dell'istituzione scolastica.

Le proposte di cui l'Amministrazione vuole farsi promotrice possono essere così sintetizzate:

a) università di programmazione degli interventi per l'avvio e l'espansione del tempo pieno (doposcuola comunali,
doposcuola del Patronato scolastico, personale statale in soprannumero ecc.): DAL DOPOSCUOLA AL TEMPO PIENO

b) offerta di un servizio che favorisca una didattica corrispondente ad una ipotesi pedagogica che non veda slegati i processi di apprendimento da quelli di crescita sociale e psicologica: GLI ITINERARI EDUCATIVI

c) l'attenzione ai processi di innovazione educativa che trovano, peraltro, una variabile determinante nell'aggiornamento e qualificazione del personale che opera nella SCUOLA: IL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE.

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