alla scheda sull'Igiene
- [a cura di mts]
 |
Raffaello Vivante [medico capo dell'Ufficio municipale
d'igiene di Venezia], L'igiene e il buon governo della
scuola, , s.d. |
Nella scuola deve essere evitata ogni offesa alla salute
dell'allievo obbligato a frequentarla, e per soddisfare questa
condizione non può bastare che l'edificio scolastico
e il suo arredamento rispondano alle esigenze dell'igiene,
ma occorre ancora che con una rigida applicazione di adatte
misure sieno nella scuola regolarmente soppresse le molteplici
cause che possono inquinarla, e che l'insegnamento vi proceda
in maniera da non portare pregiudizio agli allievi, sottoposti,
in un delicato periodo del loro sviluppo, a una non indifferente
fatica. L'assieme di queste cautele costituisce il buon governo
della scuola che, oltre a rispondere al fine di conservare
all'ambiente scolastico la perfetta salubrità, deve
avere un'azione educatrice,, quella cioè di sviluppare
negli allievi, con la pratica osservanza delle norme d'igiene,
le abitudini di una vita più sana e di ottenere attraverso
di essi la formazione di una maggiore coscienza igienica negli
ambienti famigliari.
Cause dell'inquinamento della scuola
La fonte più importante e più pericolosa della
inquinazione della scuola è costituita dagli allievi
stessi che la frequentano: ciascuno di essi, con le secrezioni
ed escrezioni del corpo, cogli indumenti, con le scarpe, col
sudiciume della persona, immette nei locali scolastici gas,
polveri, parassiti, germi infettivi che in varia guisa possono
comprometterla salubrità delle scuole meglio costruite.
[…]
La provenienza poi di molti allievi dalle classi più
povere della popolazione, fra le quali le misure di pulizia
sono maggiormente trascurate, determina l'importazione nell'ambiente
scolastico di parassiti e muffe patogene, che causano manifestazioni
morbose della pelle, quali la pediculosi, la scabbia, le tigne,
che per la loro diffusione e per i disturbi che arrecano costituiscono
uno dei più seri inconvenienti della vita scolastica.
Ma l'elemento più grave di inquinazione della scuola
è costituito dalla diffusione di quei germi che oggi
sappiamo essere causa dei più diversi morbi infettivi.
Il bacillo della tubercolosi trova nel sollevamento delle
polveri una facile via di diffusione; la stessa tubercolosi
e le infezioni più comuni nella scuola, quali la difterite,
l'influenza, la pertosse, il morbillo e la scarlattina, si
diffondono a mezzo delle goccioline di saliva che, proiettate
all'esterno con la tosse, con gli sternuti, con i gridi, restano
per qualche tempo sospese nell'aria. A queste vie di diffusione
possiamo aggiungere quella occasionata dallo scambio di oggetti
di vestiario o di materiali scolastici e soprattutto quella
determinata dai contatti diretti.
A sopprimere queste varie fonti d'inquinazione e a impedire
l'esplosione di quelle infezioni che più spesso turbano
il regolare andamento della scuola, valgono la rigorosa, metodica
pulizia dei locali scolastici, la loro abbondante areazione
e l'amorosa, costante vigilanza sulla salute e sulla nettezza
personale dell'allievo.
[segue]
|