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5.6 ettari
proprietà della Provincia di Venezia
Situata a sud di Venezia, equidistante da Sant'Elena e dal Lido, è una delle isole più vicine al centro storico.
Prendendo il canale di San Marco andando verso il Lido, si trova l'isola subito sulla destra.
Veduta aerea dell'isola
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Non si sa precisamente quando l'isola abbia cominciato ad essere abitata ma già nel secolo VIII una compagnia di monaci Benedettini venne ad occuparla e vi trovò una chiesa dedicata a San Cristoforo.
I Benedettini eressero una nuova chiesa ed un convento, dedicandoli al martire triestino San Servilio. Il nome dell'isola deriva dunque dalla deformazione del nome del santo. Nell'819 parte dei monaci si trasferì a Sant'Ilario, mentre altri rimasero sull'isola fino al 1109.
Quando Malamocco fu distrutta dallo spaventoso maremoto del 1106, le suore fuggite dal convento dei Santi Leone e Basso, si rifugiarono a Sant'Ilario e a San Servolo. Il Doge Ziani aiutò queste comunità con i proventi delle case che possedeva a Rialto. All'inizio del 1600 le monache Benedettine chiesero di lasciare l'isola, i cui edifici erano ormai cadenti ed inabitabili, e nel 1615 furono trasferite nel convento di Santa Maria dell'Umiltà (che si trovava dove ora sorge la chiesa della Salute).
Nel 1648 gli Ottomani occuparono Candia e cacciarono dall'isola duecento monache appartenenti a vari ordini religiosi. Il Senato della Serenissima le accolse a San Servolo e diede loro, per il restauro degli edifici ed il mantenimento della comunità, 1500 ducati all'anno, oltre alla possibilità di seguire i singoli riti, differenti da ordine a ordine.
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