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Lazzaretto nuovo
 
Eliminati i vigneti, gli spazi interni dell'isola furono utilizzati per la costruzione di tettoie (teze) per le mercanzie, ed un grande edificio chiamato il Tezon, tuttora esistente, lungo più di cento metri e con trenta arcate alle pareti laterali. Al tempo della peste del 1576, Sansovino raccontò che si trovavano " in osservazione, nell'isola, circa diecimila persone e nelle acque circostanti più di tremila imbarcazioni, fra grandi e piccole, assumevano quasi l'aspetto d'una armata che assediasse una città di mare". Se i ricoverati erano colpiti dalla malattia contagiosa, rimanevano sull'isola, altrimenti, dopo ventidue giorni, tornavano alle loro case. I bastimenti provenienti da paesi colpiti dalla peste venivano tenuti in osservazione, anche per lunghissimo tempo.
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Uno dei caselli da polvere - 1978
Uno dei caselli da polvere - 1978
Uno dei caselli da polvere - 1998
Uno dei caselli da polvere - 1998
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