
Chiamata Sant'Andrea del Lido e anticamente San Bruno in Isola
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L'isola fu infatti destinata a cimitero cittadino finché Napoleone destinerà a cimitero l'isola di San Cristoforo della Pace (parte di San Michele) e consegnerà la Certosa all'esercito. Con la soppressione degli ordini religiosi i Certosini dovettero abbandonare l'isola, che fu sistematicamente spogliata di ogni sua opera d'arte. Fu salvato solo il quadro del Basaiti, "La Vocazione di San Pietro e di Sant'Andrea", ora conservato alle Gallerie dell'Accademia. L'isola fu consegnata ai militari di Napoleone, poi agli austriaci ed infine all'esercito italiano, che vi collocò uno stabilimento per la lavorazione degli esplosivi. Gradualmente gli edifici dell'isola crollarono e la Certosa fu definitivamente abbandonata. Segue dunque un periodo di veloce degrado ed erosione, durante il quale le rive sono state distrutte dal moto ondoso. Con la Legge Speciale 798 del 1984, lo Stato ha concesso la Certosa gratuitamente per novantanove anni al Comune di Venezia, subordinatamente però, alla presentazione di un piano di recupero (come per il Lazzaretto Vecchio e San secondo). |
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 Cortile della caserma - 1978
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 Cortile della caserma - 1998
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