Alle ore 15.15 il Presidente della IX^a Commissione Consiliare, Renato Darsiè, di concerto con il Presidente della II^a Commissione Consiliare, Pierluigi Gasparini, assume la presidenza e constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta.
DARSIE': comunica che gli oggetti dell'interrogazione e della mozione meritano di essere trattati congiuntamente, avvertendo i componenti della commissione che l’Assessore al Personale non sarà presente alla riunione per ferie. Relaziona in merito alla interrogazione con oggetto “ Lavoro per Riabilitazione Differita “ con la quale chiede un maggior impegno di sensibilizzazione da parte degli enti locali per le Cooperative di tipo B, in modo da migliorare la qualità della riabilitazione da parte degli individui svantaggiati e per valorizzarne il risultato.
DALL’AGNOLA: spiega che la sua mozione era nata da una precedente discussione avuta in sede di Commissione, con la quale si chiede di stipulare tutti gli atti per attivare una convenzione con l’Ufficio Provinciale del Lavoro per l’inserimento lavorativo presso il Comune di Venezia di personale disabile.
CACCIA: condivide il fatto di che sia la mozione che l’interrogazione meritano di essere affrontate assieme proprio per il discorso degli inserimenti lavorativi per “ le persona in svantaggio “, tema che riguarda le politiche del personale, i rapporti con i diversi servizi Comunali, e le stesse società partecipate che intrattengono rapporti di lavoro con le Cooperative sociali di tipo B. Continua dicendo che molte volte e’ difficile individuarne i soggetti specifici, perché il concetto di persona in svantaggio è ampio e riguarda individui con problematiche psichiche, detenuti e/o tossicodipendenti, per i quali bisogna effettuare degli interventi mirati e articolati in base alle specifiche caratteristiche dell’individuo senza attuare un approccio unico e omogeneo. La stessa legge n. 68 del 2 Marzo 1999, prevede una quota specifica di assunzioni per persone con disabilità, quota pari al 7% per il Comune di Venezia che ha un numero di lavoratori totali superiore a 50 dipendenti. L’amministrazione Veneziana rispetta abbondantemente questa percentuale, con un valore pari quasi al 9% e con un continuo monitoraggio del numero di persone disabili distinti tra il tipo di categoria protetta e la relativa condizione. Per questo motivo il Comune non ha attivato nessun accordo con i servizi provinciali all’impiego, perché la percentuale di assunzioni è già rispettata, anche se afferma che sarebbe il caso di attuare un’analisi al “ sistema comunale allargato “ considerando anche tutte le società partecipate del Comune di Venezia affinché tale percentuale sia assolta, verificandone il numero e la tipologia di assunzioni. Inoltre l’Assessore continua affermando che l’attività del Comune di Venezia non si limita alle sole assunzioni, ma vengono svolti altri ruoli come quello relativo alla certificazione della condizione di svantaggio nel quale il Funzionario Angelo Furian e’ responsabile al rilascio, inoltre è presente il servizio disabili e salute mentale e la promozione per l’autonomia degli adulti che si trovano in situazioni di “ essere senza fissa dimora “. Le cooperative sociali di tipo B erogano anche dei servizi per il Comune di Venezia, tra i quali l’Informahandicap gestito interamente dalla cooperativa sociale Rochdale, che effettua anche un servizio di “ call center “ per il trasporto speciale per i disabili stessi, oltre a numerosi servizi di assistenza agli anziani come gli assegni di cura e i buoni servizio. Altre cooperative sociali sono particolarmente attive nel mondo dell’artigianato con piccolo lavori eseguiti dai disabili come nelle cooperative del Don Orione, Rosa Blu e Velox. Nel corso del 2004 a sostegno di queste specifiche attività sociali sono stati stanziati in sede di bilancio di previsione, un impegno di circa 250.000 Euro, ma bisogna considerare che di fatto le cooperative sociali di tipo B non sono delle mere fornitrici di manodopera a basso costo, perché lo scopo fondamentale è l’inserimento e la piena integrazione sociale delle persone svantaggiate nel mercato del lavoro.
FURIAN: illustra l’esperienza lavorativa in merito alle Cooperative sociali di tipo B evidenziandone i vantaggi come l’eliminazione dei contributi previdenziali ed assistenziali a carico delle stesse cooperative che sono a carico dello Stato e uno “ stipendio fisso “ per i lavoratori, oltre a dare una panoramica della normativa Nazionale e Regionale di riferimento. Comunica che attualmente n. 29 Cooperative sociali “ collaborano “ con il Comune di Venezia, a fronte di una certificazione rilasciata dall’ufficio Programmazione Sanitaria per circa 230/250 singole persone in stato di momentaneo svantaggio.
CACCIA: condivide i buoni risultati che si stanno avendo, sollecitando un miglioramento della situazione definendo una delimitazione del campo d’azione con Provincia e tutti gli altri soggetti interessati.
REATO: commenta l’intervento dell’Assessore, sostenendo che sarebbe il caso di migliorare i rapporti proprio dopo le conseguenti modifiche normative negli ultimi periodi, estendendo questo tipo di controllo anche a tutte le società partecipate del Comune per migliorare l’azione politico - sociale. Afferma che non basta rispettare le percentuali di inserimento di lavoratori, ma bisogna dare a questi singoli individui una giusta ed esatta collocazione in base alle singole capacità attitudinali, estendendo questo concetto anche ai lavoratori che modificano le loro capacità nel corso del processo lavorativo come gli invalidi e gli inidonei.
GUERRA: dichiara che la Legge 68 del 2 Marzo 1999 ( art. 3 ), fissa delle quote di riserve obbligatorie, che nel Comune di Venezia sono pari al 7% dei lavoratori occupati, e nel caso in cui nel corso dell’anno tale percentuale diminuisse si procederebbe subito alla richiesta di assunzione. Attualmente nel Comune di Venezia ci sono circa 200 disabili e 110 orfani e/o persone / figli di invalidi di guerra, assunti attraverso una chiamata numerica e collocati in base ad una graduatoria. Si rende disponibile per migliorare la situazione, qualora la percentuale scendesse al di sotto del 7% di procedere a convenzioni con la Provincia e quindi collocare i singoli individui in base alle loro specifiche caratteristiche.
TREVISAN: illustra l’attività della Cooperativa sociale “ IL CERCHIO “ nata nel 1998 che si rivolge principalmente a persone detenute o ex detenute che costituiscono il 50% del personale ( circa 80 lavoratori nella Cooperativa ), ed elencando le principali attività di collaborazione con enti come Vesta, Consorzio Venezia Nuova, ACTV e il Comune di Venezia, oltre che alle attività proprie come un negozio a Castello ( banco dell’artigianato del carcere ) o la gestione della sartoria e della lavanderia nelle carceri.
DALL’AGNOLA: ribadisce che i temi trattati sono molto importanti, ed è soddisfatto delle precisazioni dei dati da parte del Direttore al Personale. Si auspica entro breve termine l’apertura di un dialogo con la Provincia per la stipulazione delle convenzioni entro l’anno.
NARDIN: rileva l’importanza nell’ambito sociale delle Cooperative sociali di tipo B, ponendo però il limite dell’azione del Comune che “ è in ritardo con i tempi “ specie in fase di approvazione dei finanziamenti nel corso del Bilancio.
CACCIA: evidenzia due elementi chiave il merito alle precedenti iniziative:
- I successi delle precedenti iniziative sono relativamente bassi, dove solo un 45 – 47 % dei progetti attuati si traduce in un impiego stabile
- Circa un 20 % dei soggetti richiedenti non trova un inserimento in un progetto di riabilitazione differita a causa della tipologia di lavoro offerto ripetitivo, demotivante e poco correlato con la motivazione alla riabilitazione dell’individuo, e al fatto che le stesse cooperative sociali molto spesso non hanno lavoro da offrire.
DARSIE’: sintetizza numerandoli i vari punti emersi nel corso delle discussioni, evidenziando le grandi dimensioni del problema, la necessità di un monitoraggio di verifica costante, e una maggiore attenzione sulla possibilità di convenzione con la Provincia e sulla possibilità di stipulare direttamente convenzioni con le cooperative in deroga alla disciplina in materia di contratti della Pubblica Amministrazione.
GASPARINI: constata che c’e’ una forte convergenza da parte dei componenti della Commissione per la costituzione di un ordine dal giorno da presentare in Consiglio Comunale, ed è anche lui favorevole ad un maggiore monitoraggio e verifica verso le stesse società controllate dal Comune in merito alle percentuali di assunzioni previste dalla legge.
REATO: chiede se possibile un atto da parte del Comune per poter arrivare ad una maggiore integrazione delle categorie svantaggiate anche nella sfera lavorativa privata
DARSIE: propone un Ordine del Giorno da portare in Consiglio Comunale. La Commissione approva.
Alle ore 16.45 il Presidente esaurito l'ordine del giorno dichiara chiusa la seduta.