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Le leggi razziali
Una serie di provvedimenti e di circolari emanati nel corso
dell'anno, costituiscono quelle che sono state definite "Leggi
razziali" o, per meglio dire, "razziste" che
discriminano progressivamente le persone appartenenti alla
religione ebraica.
Febbraio. Il Ministero dell'Interno dispone il censimento
della religione professata dai propri dipendenti.
Luglio 1938. Pubblicazione del documento Il fascismo e
i problemi della razza, noto come "Manifesto degli
scienziati sulla razza", che fornisce le basi teoriche
al razzismo.
Agosto. Censimento nazionale degli ebrei. L'appartenenza
alla razza "ariana" diventa requisito essenziale
per entrare nel pubblico impiego.
Settembre. Il Consiglio dei ministri approva un primo gruppo
di norme antiebraiche: contengono provvedimenti di espulsione
degli ebrei italiani dalla scuola e degli ebrei stranieri
giunti dopo il 1918.
La discriminazione razziale nella scuola è ufficialmente
annunciata dal ministro Bottai attraverso la radio,
in occasione del nuovo anno scolastico, il 16 ottobre 1938:
"Il 1938 fa maturare due fatti che conseguono necessariamente
all'Impero: il primato in Europa dell'Italia; il razzismo
italiano
.La scuola deve essere portata sul fronte della
nuova battaglia con tutte le forze ordinate al successo. E'
una battaglia di cultura e di civiltà".
Ottobre. Il Gran Consiglio del fascismo approva la "Dichiarazione
sulla razza" che detta le linee generali della legislazione
antiebraica.
Novembre. Il Consiglio dei ministri approva un secondo gruppo
di norme antiebrache: contengono la definizione giuridica
di "appartenente alla razza ebraica", provvedimenti
di espulsione degli ebrei dagli impieghi pubblici, vietano
i matrimoni "misti".
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Foto 1. La rivista "La difesa della razza"

Foto 2. "Saettino, puro sangue meneghino"

Foto 3. Calendario (1939) che esalta la "razza
italica"
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