|  | L'ordinamento della scuola tecnica, 
                  istituita nel Regno Piemontese con la legge Casati del 13 novembre 
                  1859, contemplava l'insegnamento di 9 materie in 3 corsi annuali.
 Come fu notato già allora "nulla si insegna che 
                  abbia tendenza e carattere schiettamente professionale".
 Avrebbe dovuto essere un corso di avviamento all'Istituto Tecnico 
                  Superiore, ma i programmi fatti in seguito alla legge sembravano 
                  dimostrare uno scarso coordinamento con le materie di quello 
                  e un'attenzione maggiore al completamento dell'istruzione elementare.
 Con la riforma dei programmi sanzionata con R. D. del 10 
                    ottobre 1867, gli insegnamenti scientifici e specialistici 
                    furono relegati al III° anno di corso, concentrando in 
                    troppo breve spazio di tempo lo studio di materie basilari 
                    sia per l'accesso all'istituto sia per l'esercizio nelle piccole 
                    industrie e negli uffici amministrativi.Dall'indagine voluta sull'argomento dal ministro Coppino, 
                    nel gennaio 1879, risulta infatti che 54 presidi su 56 di 
                    istituto tecnico si dichiararono scontenti dell'insegnamento 
                    allora impartito nelle scuole tecniche.
 La dipendenza dei due ordini di scuole da due diversi dicasteri 
                    non aveva migliorato certo il coordinamento delle commissioni 
                    di riforma; ma dal '79 tutta l'istruzione tecnica si trovò 
                    alle dipendenze della Pubblica Istruzione. Nel corso degli anni '80/'90 vennero prodotte diverse 
                    riforme dei programmi; la più interessante da segnalare, 
                    del 1885/86, prevedeva lo sdoppiamento delle 3e: c'erano quelle 
                    che concludevano con la licenza e quelle che avviavano all'istituto. 
                    Essa fu attuata a Venezia con la concentrazione di alunni 
                    provenienti dalle due scuole Caboto e Sanudo in una sede staccata 
                    a S. Lorenzo, dove fu istituita la classe che dava accesso 
                    all'istituto. Così potevano svolgere il programma diverso 
                    con l'uso dei gabinetti dell'istituto Sarpi di S. Giovanni 
                    in Laterano.La riforma venne abrogata due anni dopo.
 Si forniscono gli specchi dell'ordinamento per materie 
                    della scuola Livio Sanudo fino al 1922, data della riforma 
                    Gentile, segnalando che l'insegnamento della ginnastica entrò 
                    a far parte dei programmi dopo il 1879. Il totale dell'orario 
                    era di 26-27 ore settimanali.  Nelle tabelle sono indicate le materie studiate ogni anno, 
                    nell'anno scolastico 1878/79: 
 e nell'anno 1902/1903: 
 
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