|  | L'ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE PER L'ELETTRONICA E 
                    L'INFORMATICA "CARLO ZUCCANTE".
 Negli anni Sessanta, le iscrizioni agli Istituti Tecnici 
                    Statali di Mestre aumentarono in modo considerevole, a 
                    causa del boom demografico e in seguito anche all'istituzione 
                    della scuola media unica.
 
 Anche l'istituto Pacinotti che nell'anno scolastico 1956/57 
                    contava 1.074 studenti, ebbe un aumento notevole di allievi 
                    che determinò la necessità di aprire sezioni 
                    staccate e succursali anche nella stessa Mestre, presso l'istituto 
                    Berna negli anni scolastici 1965/66, 1966/67 e 1967/68. Infatti, 
                    anche per l'apertura di un nuovo corso di Elettronica, voluto 
                    dal preside Carlo Zuccante, che dirigeva l'istituto dal 1946 
                    come incaricato e dal 1953 come titolare, il numero degli 
                    studenti era arrivato a sfiorare le 2.400 unità, andando 
                    al di là di ogni aspettativa, così da rendere 
                    ineludibile una soluzione definitiva al problema della carenza 
                    di aule e laboratori. Nonostante gli interventi edilizi apportati 
                    alla sede centrale in via Caneve, si rendeva necessario fabbricare 
                    ancora, così da ottenere un nuovo edificio da destinare 
                    al biennio propedeutico ai vari corsi triennali attivati nell'istituto 
                    centrale.
 La scelta dell'Amministrazione Provinciale cadde su un'area 
                    edificabile situata in un vasto terreno di via Baglioni, una 
                    traversa della Bissuola, dove in seguito, oltre al biennio 
                    propedeutico, sarebbe sorto anche il Liceo Scientifico "Giordano 
                    Bruno". Nel 1968, proprio nella fase finale dei lavori 
                    di fabbrica del nuovo edificio scolastico, il 12 di agosto, 
                    moriva il preside, l'ingegnere Carlo Zuccante, che non ebbe 
                    così la soddisfazione di vedere operante una struttura 
                    da lui fermamente voluta.
 La nuova costruzione fu progettata dall'architetto 
                    Romano Chiarivi e costituiva un fatto nuovo per l'edilizia 
                    scolastica cittadina. La sua volumetria a linee prevalentemente 
                    orizzontali dava razionalità funzionale agli spazi 
                    scolastici interni e distingueva nettamente la scuola dagli 
                    altri fabbricati circostanti che si sviluppavano per lo più 
                    in altezza. Un corpo di fabbrica a due piani fuori terra ospitava, 
                    e tuttora ospita, le aule, mentre un altro corpo di tre piani 
                    di cui uno porticato comprendeva gli spazi dedicati alle officine 
                    e ai laboratori. Una palestra provvista di ballatoio univa 
                    i due corpi di fabbrica dando al complesso la sua unità 
                    in una struttura architettonica giunta pressoché intatta 
                    fino ad oggi. Nel 1968, l'Istituto comprendeva 22 aule più due aule 
                    speciali di fisica, una di chimica, una di scienze naturali 
                    e tre di disegno. Poi c'erano un'officina "aggiustaggio", 
                    un'altra dedicata alla lavorazione delle materie plastiche, 
                    una sala per sussidi audiovisivi, una biblioteca oltre alle 
                    stanze riservate agli uffici e all'archivio. Nel settembre 
                    del 1968, con il nuovo preside incaricato Giuseppe Morra, 
                    prendeva avvio l'attività scolastica anche nel nuovo 
                    edificio di via Baglioni, con gli studenti che dovevano sostenere 
                    gli esami di riparazione. Con il primo ottobre, iniziava il 
                    nuovo anno scolastico con la piena attivazione della nuova 
                    sede del Biennio Propedeutico, allora frequentato da 609 studenti 
                    distribuiti in venti classi, dodici prime e otto seconde. 
                    Pochi mesi dopo, una delibera del Consiglio di Amministrazione 
                    proponeva lo sdoppiamento dell'Istituto Industriale di Mestre 
                    in due scuole, una, ovviamente, il vecchio e glorioso "Pacinotti", 
                    l'altra nell'Istituto per la specializzazione in Elettronica 
                    Industriale con sede, appunto, in via Baglioni.La delibera propositiva del Consiglio di Amministrazione era 
                    la n. 165 del 13 marzo 1969 e venne accettata dall'allora 
                    Ministero della Pubblica Istruzione il 30 luglio dello stesso 
                    anno. Al nuovo Istituto Industriale vennero associate le sedi 
                    di Venezia e di Mirano e la presidenza affidata all'ingegner 
                    Morra. Al momento della scelta del nome, il Collegio dei Docenti, 
                    facendo propria la proposta del Provveditore agli Studi di 
                    Venezia, in data 13 novembre 1969, decise di intitolare la 
                    nuova scuola al vecchio preside, che tanto aveva lavorato 
                    per i giovani della sua città e dei centri contermini, 
                    l'ingegner Carlo Zuccante.
 L'istituto si caratterizzò subito per una didattica 
                    aperta a tutte le novità di un settore in forte 
                    espansione come era quello dell'elettronica e i suoi laboratori 
                    hanno visto i primi calcolatori e le prime macchine con sistemi 
                    innovativi giunte in Italia e conservate in quello che si 
                    vorrebbe divenisse una sorta di piccolo "museo" 
                    della scuola stessa.
 Ora, l'Istituto "Zuccante" ha due indirizzi, uno 
                    informatico e l'altro elettronico. E due sedi, 
                    una sempre in via Baglioni dove sono ospitate le classi dei 
                    due trienni; e l'altra con il biennio comune ai due indirizzi 
                    stessi, nell'edificio dove fino a poco tempo fa risiedeva 
                    una delle scuole storiche di Mestre, il "Massari", 
                    presso il viale San Marco.In questo anno scolastico (2002/2003) gli iscritti allo "Zuccante" 
                    sono 1.265, di cui 571 frequentanti il biennio, 255 il triennio 
                    per elettronici, 412 quello per informatici e 27 il corso 
                    serale. La popolazione scolastica è prevalentemente 
                    maschile, le ragazze sono 49 al biennio, 12 nel triennio per 
                    l'elettronica e 48 in quello per l'informatica, il tutto dunque 
                    109.
 La popolazione scolastica è distribuita in 12 classi 
                    prime, 13 seconde. Poi in quattro classi terze, quarte e quinte 
                    di indirizzo elettronico (in tutto 12) e poi sette terze, 
                    sei quarte e cinque quinte per l'indirizzo informatico (in 
                    tutto 18). Se a esse si aggiunge la classe serale si arriva 
                    a un numero di 56 , con un corpo docente complessivo, compresi 
                    gli "spezzoni", che supera le 170 unità.
 
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 Foto 1. La sede dell'Istituto Zuccante in 
                    Via Baglioni 
 Foto 2. Un nanocomputer (proprietà 
                    dell'Istituto Zuccante) |