| Intervista alla signora Angela Petrizza, sfollata dalla 
                    Dalmazia e ospitata nella scuola "E. Toti"
 In che anno è arrivata alla Toti?Avevo 15 anni, prima gli Americani ci avevano mandati alla 
                    Matter, poi al Foscarini a Venezia.
 Per quanti anni siete stati ospitati?Tre anni, forse di più.
 Com'era la sistemazione delle famiglie?Un'aula in tre con paglia e legno, a seconda anche del numero. 
                    Noi eravamo in sette letti singoli. Gli uomini non erano separati.
 C'era la cucina?C'era un fornellino a petrolio PRIMUS per il caffelatte o 
                    per cucinare una pastasciutta; per il resto una mensa piuttosto 
                    frugale.
 E gli impianti igienici?Solo gabinetti; per lavarsi c'era un secchio e un catino; 
                    era problematico
 C'erano profughi provenienti da Marghera e da Tripoli.
 I bambini dove frequentavano la scuola?Non ricordo
forse da don Romeo Mutto, forse i miei fratelli 
                    in canonica
 Il giardino a cosa era adibito?Avevamo le galline (6) , per prendere aria ci sedevamo la 
                    sera su di un muretto... eravamo internazionali.
 C'era un custode o qualcuno per la sorveglianza notturna?C'era una sorveglianza, ma non un custode con sede fissa.
 La palestra come era utilizzata?Come mensa, ma nessuno la usava; era da ristrutturare, si 
                    mangiava seduti in corridoio su di una sedia.
 Cosa c'era di diverso rispetto alla scuola attuale che 
                    lei conosce, in quanto è frequentata dai suoi nipoti?Assumevano donne per la pulizia dei pavimenti, mi sembra fossero 
                    sempre le stesse.
   Ricorda ancora la signora Angela Petrizza:  La scuola ospita i profughi " Ero ancora una ragazzina, e ricordo che con la mia 
                    famiglia, appena arrivati dalla Dalmazia, abbiamo soggiornato 
                    per un periodo a Trieste e poi siamo arrivati qui a Mestre 
                    nella scuola Toti. Non ricordo precisamente per quanto tempo 
                    è durata questa sistemazione, ma alcuni particolari 
                    li ho impressi nella memoria molto vivi
 Le aule erano divise con tramezzi e ospitavano ognuna 
                    tre famiglie. La sistemazione era approssimativa e naturalmente 
                    avevamo molti disagi: primo fra tutti c'era il problema dell'igiene: 
                    i servizi erano pochi, e chi, come noi, voleva tenere un certo 
                    decoro si serviva di bacinelle e secchi e si lavava dove dormiva
 
                    Non tutti però avevano molto amore per la pulizia!
 La palestra era diventata la cucina e, volendo, si poteva 
                    mangiare là; quasi tutti però preferivano prendersi 
                    la razione con il pentolino e mangiare in camera più 
                    in intimità: il pasto collettivo nel refettorio piaceva 
                    poco
 Ci si arrangiava un po' come si poteva: mio padre per esempio 
                    aveva tre o quattro galline: di giorno razzolavano nel cortile, 
                    di notte mettevamo in un gabinetto vuoto due scope come pioli 
                    e loro ci dormivano sopra
 Ci sono stati degli episodi anche commoventi: dei bambini 
                    dovevano fare la Prima Comunione, ma i genitori non avevano 
                    i mezzi per comprare i vestiti da cerimonia; così abbiamo 
                    fatto una colletta e per quel giorno bambine e bambini hanno 
                    potuto avere il velo bianco, l'abito e un po' di festa
 Per noi ragazzi quel periodo è stato particolare, duro 
                    ma anche pieno di sogni: ricordo che nelle sere d'estate ci 
                    sedevamo sul muro di cinta a chiacchierare e a ridere: eravamo 
                    di provenienza diversa, era un vero ambiente internazionale, 
                    e ci si divertiva con poco
 E' stato così che ho conosciuto il mio futuro marito, 
                    che era di Carpenedo.
 Dopo il periodo alla Toti siamo stati mandati siamo 
                    stati mandati al Convitto Foscarini di Venezia
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