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SCUOLA ELEMENTARE "ENRICO TOTI"
di Carpenedo - Mestre

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Gli sfollati

 
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Intervista alla signora Angela Petrizza, sfollata dalla Dalmazia e ospitata nella scuola "E. Toti"

In che anno è arrivata alla Toti?
Avevo 15 anni, prima gli Americani ci avevano mandati alla Matter, poi al Foscarini a Venezia.

Per quanti anni siete stati ospitati?
Tre anni, forse di più.

Com'era la sistemazione delle famiglie?
Un'aula in tre con paglia e legno, a seconda anche del numero. Noi eravamo in sette letti singoli. Gli uomini non erano separati.

C'era la cucina?
C'era un fornellino a petrolio PRIMUS per il caffelatte o per cucinare una pastasciutta; per il resto una mensa piuttosto frugale.

E gli impianti igienici?
Solo gabinetti; per lavarsi c'era un secchio e un catino; era problematico
C'erano profughi provenienti da Marghera e da Tripoli.

I bambini dove frequentavano la scuola?
Non ricordo…forse da don Romeo Mutto, forse i miei fratelli in canonica

Il giardino a cosa era adibito?
Avevamo le galline (6) , per prendere aria ci sedevamo la sera su di un muretto... eravamo internazionali.

C'era un custode o qualcuno per la sorveglianza notturna?
C'era una sorveglianza, ma non un custode con sede fissa.

La palestra come era utilizzata?
Come mensa, ma nessuno la usava; era da ristrutturare, si mangiava seduti in corridoio su di una sedia.

Cosa c'era di diverso rispetto alla scuola attuale che lei conosce, in quanto è frequentata dai suoi nipoti?
Assumevano donne per la pulizia dei pavimenti, mi sembra fossero sempre le stesse.

 

Ricorda ancora la signora Angela Petrizza:

La scuola ospita i profughi

" Ero ancora una ragazzina, e ricordo che con la mia famiglia, appena arrivati dalla Dalmazia, abbiamo soggiornato per un periodo a Trieste e poi siamo arrivati qui a Mestre nella scuola Toti. Non ricordo precisamente per quanto tempo è durata questa sistemazione, ma alcuni particolari li ho impressi nella memoria molto vivi…
… Le aule erano divise con tramezzi e ospitavano ognuna tre famiglie. La sistemazione era approssimativa e naturalmente avevamo molti disagi: primo fra tutti c'era il problema dell'igiene: i servizi erano pochi, e chi, come noi, voleva tenere un certo decoro si serviva di bacinelle e secchi e si lavava dove dormiva… Non tutti però avevano molto amore per la pulizia! …
La palestra era diventata la cucina e, volendo, si poteva mangiare là; quasi tutti però preferivano prendersi la razione con il pentolino e mangiare in camera più in intimità: il pasto collettivo nel refettorio piaceva poco…
Ci si arrangiava un po' come si poteva: mio padre per esempio aveva tre o quattro galline: di giorno razzolavano nel cortile, di notte mettevamo in un gabinetto vuoto due scope come pioli e loro ci dormivano sopra …
Ci sono stati degli episodi anche commoventi: dei bambini dovevano fare la Prima Comunione, ma i genitori non avevano i mezzi per comprare i vestiti da cerimonia; così abbiamo fatto una colletta e per quel giorno bambine e bambini hanno potuto avere il velo bianco, l'abito e un po' di festa…
Per noi ragazzi quel periodo è stato particolare, duro ma anche pieno di sogni: ricordo che nelle sere d'estate ci sedevamo sul muro di cinta a chiacchierare e a ridere: eravamo di provenienza diversa, era un vero ambiente internazionale, e ci si divertiva con poco…
E' stato così che ho conosciuto il mio futuro marito, che era di Carpenedo.
… Dopo il periodo alla Toti siamo stati mandati siamo stati mandati al Convitto Foscarini di Venezia…"

 

 

 

Andare a scuola a Mestre...


 

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