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La scuola serale comunale di disegno
"NAPOLEONE TICOZZI"  a Mestre

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IL DISEGNO A MANO LIBERA

 
[cz]
 


La scuola era per "la classe degli operai" e si pensava che l'insegnamento dovesse avere per scopo "l'utilità dell'artiere, del padrone di officina, e del committente dei lavori".

L'operaio doveva comprendere con facilità l'opera da eseguire, spiegare ad altri il lavoro che intendeva fare e rappresentarlo con il disegno "nelle sue varie parti, affinché non abbia a perdere tempo e materiale nella costruzione di modelli; abbia esercitato l'occhio nel determinare le giuste proporzioni delle varie parti del suo lavoro, abbia educato il gusto per dare al lavoro suo quelle forme, che tanto accrescono colla bellezza delle linee il pregio dell'opera".

Doveva avere abilità per il disegno geometrico, sia col compasso e colla riga, sia a mano libera. L'abilità di disegnare a mano libera schizzi di oggetti da costruire, di parti meccaniche, di cicli produttivi, fu una peculiarità di quanti frequentarono questo tipo di scuola di disegno dalla sua nascita fino al secondo dopoguerra.

Sorge questa finalità didattica dalla volontà di non creare un operaio troppo tecnico, con capacità di programmazione e comando, che andasse ad occupare posti di lavoro destinati a classi più agiate.

 

Foto 1. Quaderno per i disegni a mano libera della Scuola d'arte N. Ticozzi di Mestre.

 

Foto 2. Disegno realizzato con l'ausilio del righello e della squadra.

Foto 3. Lo stesso disegno realizzato a mano libera. La scuola curava molto questa abilità

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