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ISTITUTO COMPRENSIVO GRAMSCI
Via Passo Cavana, 3
CAMPALTO VENEZIA
Progetti e costruzioni del nuovo quartiere.
NEGLI ANNI SESSANTA il vecchio nucleo paesano si sta espandendo
a vista d'occhio, e, poco lontano si sta progettando un nuovo
quartiere di edilizia popolare, il CEP di Campalto. Sono gli
anni in cui tutto a Campalto si sdoppia. Il nuovo insediamento
viene sentito dai vecchi abitanti come un corpo estraneo e
potenzialmente pericoloso perché portatore di lingue
e culture diverse: nei nuovi caseggiati andranno ad abitare
infatti molte famiglie in cerca di lavoro nella vicina Mestre.
Infatti non c'è solo una richiesta operaia incanalata
verso Porto Marghera, ma anche un notevole sviluppo del settore
terziario: in città si richiedono postelegrafonici,
carabinieri, finanzieri e poliziotti, autoferrotramvieri,
infermieri e paramedici, insegnanti etc. Le famiglie del Cep
provengono dalle isole della laguna, ma anche dalla campagna
veneta (Treviso, san Donà, Belluno), dalle regioni
meridionali (Puglia, Sicilia, Calabria).
La scuola media unica: succursale della Volpi di Favaro.
Nel 1962/63, con l'istituzione della scuola media unica si
crea il problema di dove ospitare i nuovi alunni. Nei prefabbricati
di via Orlanda, dietro la scuola, viene trasferita la elementare,
mentre il vecchio edificio ospita le prime classi della nuova
scuola media unificata: costituiscono la succursale della
scuola media G. Volpi di Favaro Veneto, dove ha sede la Presidenza.
Ma il numero delle famiglie inurbate è altissimo, e
conseguentemente occorrono nuovi spazi scolastici per ospitare
gli alunni. Alcune classi di scuola media vengono collocate
nel Patronato di san Benedetto. Alcuni ex alunni dichiarano
di aver frequentato la scuola media nel vecchio edificio di
via Passo che fu sede cinematografica, oggi supermercato Coop.
Una situazione dispersiva e precaria che però è
destinata a durare per tutti gli anni sessanta.
Sdoppiamento da Favaro.
Ma Campalto ha bisogno di una nuova scuola media. Nel 1970
viene costruito un grande edificio nel Quartiere Cep. E' la
nuova scuola media: con l'anno scolastico 1971/72 ottiene
lo "sdoppiamento" della sede centrale G. Volpi e
inizia a funzionare con 16 classi. L'anno successivo viene
dedicata ad Antonio Gramsci. Ma è una soluzione che
non accontenta tutti: Presidenza e direzione didattica sono
collocate nel nuovo quartiere Cep e gli abitanti del vecchio
nucleo urbano non sono propensi a portare i propri figli nelle
nuove scuole del villaggio Laguna. Così a Campalto
tutto si sdoppia: se da un lato nasce la nuova chiesa e parrocchia
di san Benedetto, dall'altro nasce la chiesa e la parrocchia
dell'Annunziata. Così è per le squadre di calcio
(Campalto e Real Campalto), e per le scuole.
La scuola elementare don Lorenzo Milani.
Il tempo pieno al Cep. Nel 1971 secondo un piano Cep (costruzioni
edilizia popolare) nasce il Villaggio Laguna. I nuovi arrivati
portano il numero degli abitanti del quartiere di Favaro fino
a 21.612. Il nuovo insediamento viene dotato di una nuova
scuola elementare con dieci classi e mensa. Intitolata a Don
Lorenzo Milani, la nuova scuola viene assegnata alla nuova
direzione didattica di San Giuliano, che ha sede nella vicina
scuola elementare Lombardo-Radice, del Villaggio San Marco
a Mestre. Sono gli anni dell'istituzione in Italia della scuola
a tempo pieno (legge 820 del 71). E subito la nuova scuola
vi aderisce, tra le prime della provincia di Venezia.
La scuola materna Girasole.
Negli stessi anni nasce in Italia la scuola materna statale.
La domanda esistente a Campalto era stata raccolta solo dall'asilo
parrocchiale Sant'Antonio, in via Orlanda, esistente dagli
anni venti, nell'edificio che fu anche cinema nel primo dopoguerra.
Viene anche costruita ora una nuova scuola materna in via
Sabbadino, nel nuovo quartiere Cep; mentre si inizia a pensare
di convertire le aule al piano terra del vecchio edificio
di via Orlanda in scuola materna statale.
Il raddoppio di elementari e materne.
Nel 1974, nel nuovo quartiere, sorge una seconda scuola elementare,
la Fratelli Cervi, e in via Passo si costituisce una seconda
scuola materna., affittando una villetta di proprietà
Coin. Nel 1974 viene istituita la direzione didattica di Campalto,
affidata al direttore dott. Giancarlo Ferracina, con sede
nel quartiere Cep, presso la Don Milani, con annessa Biblioteca
popolare-centro di lettura. La nuova direzione didattica comprende
anche la scuola G. Pascoli con i suoi prefabbricati e la scuola
elementare Carlo Collodi di Tessera, nonché la scuola
materna di Ca' Noghera.
Centro di lettura.
Presso la nuova Direzione didattica viene istituito anche
un Centro popolare di Lettura, che raccoglie una donazione
di libri del fondo Ferrovieri, che era aperto tra via Piave
e via Cappuccina a Mestre.
Nuovo edificio, attuale sede dell'Istituto comprensivo.
Nella seconda metà degli anni settanta viene costruito,
nella vecchia Campalto, in via Passo Cavana, un nuovo edificio
scolastico con palestra, che finisce per ospitare il II°
ciclo della scuola elementare e una sezione della scuola media,
che libera così il Patronato.
Nuove destinazioni.
Negli anni '80 inizia un calo demografico che inverte la tendenza.
Chiude la scuola elementare F.lli Cervi che diventa prima
Centro di socializzazione per giovani, poi Centro anziani
e Centri età evolutiva, cui si aggiunge successivamente
casa-famiglia per una Comunità di disabili. La scuola
elementare Don Milani perde la metà delle sue classi
e la direzione didattica viene chiusa, con accorpamento di
tutte le materne ed elementari di Campalto e Tessera alla
direzione didattica del primo circolo di Favaro, con sede
nella elementare A. Fucini di via Gobbi (1990).
Chiusure.
Chiude nel 1990-91 la scuola media Gramsci del Quartiere Laguna.
Infatti, causa il calo della popolazione infantile, è
divenuto dispendioso continuare a mentenere aperte due sedi
scolastiche. I contrasti tra i due insediamenti (alcuni genitori
della vecchia Campalto si rifiutano di iscrivere i loro figli
alla scuola media del Cep), fanno prevalere l'ipotesi di far
convergere tutte le classi , piuttosto che nella sede centrale,
nell'ex- sezione staccata della scuola a Campalto. Il grande
edificio viene riconsegnato al Comune che colloca uffici del
Censimento e un Centro diurno per il Sert (servizio recupero
tossicodipendenti), mentre c'è chi pensa a trasformalo
in mini alloggi per anziani, o in istituto di scuola superiore.
Negli stessi anni chiude anche la seconda scuola media di
Favaro dedicata a De Nicola. L'edificio di via Gobbi viene
trasformato in minialloggi per anziani.
Cambi d'uso.
Nella vecchia scuola di via Orlanda rimangono alcune classi
elementari e una sezione di materna. I prefabbricati nel frattempo
sono costretti alla chiusura per la presenza di amianto, ma
sono spesso richiesti di associazioni culturali (centro culturale
pro Campalto) e di anziani.
Un'unica scuola.
Nel frattempo infatti, anche per contrastare la perdita della
direzione didattica, viene chiesta una sperimentazione verticale
che istituisce l'Istituto comprensivo A. Gramsci, comprendente
tutte le scuole materne, elementari e materne di Campalto.
Una nuova legge che istituisce l'autonomia delle istituzioni
scolastiche consente infatti di riunificare scuole di diverso
livello sotto un'unica direzione. La Presidenza della scuola
media si fa portatrice di questa richiesta anticipando i tempi
della riforma. Così nel 1995, per un triennio sperimentale
parte la verticalizzazione, ovvero nasce un unico istituto,
che conserva il nome di A. Gramsci, che comprende anche le
scuole materne statali, Girasole (di Villaggio Laguna) e Arcobaleno
(di via Orlanda), nonchè le elementari Pascoli e don
Milani. E' un atto amministrativo che sancisce una controtendenza
rispetto agli anni passati. Infatti, complice anche il decremento
demografico conosciuto nella parte nuova del quartiere, anziché
procedere per sdoppiamenti, si procede ad una ri-unificazione
di tutti gli scolari delle due Campalto sotto la stessa scuola,
che diversifica così le proprie offerte formative e
propone tempi scuola diversificati a seconda delle esigenze
delle famiglie.
Ampliamenti.
Ma l'edificio di via Passo Campalto è sempre più
inadeguato ad ospitare sia la scuola elementare che media,
con i suoi laboratori e aule speciali (informatica, linguistica,
tecnica, artistica). Il Comune stanzia un miliardo di lire
per la costruzione di n. 2 aule scolastiche, una palestra,
una mensa e una sala polivalente ad uso cittadino. Iniziano
i lavori nel 1998 e terminano l'anno successivo.
Negli anni successivi i prefabbricati di via Orlanda vengono
"riabilitati". Non si tratta più di abbatterli,
ma di riutilizzarli dopo restauri che li rendano compatibili
con le norme sanitarie vigenti.
Così nel 2001 la scuola materna Arcobaleno lascia i
locali della ex elementare pascoli e si trasferisce nei rinnovati
padiglioni : essi ospitano tuttora anche i bambini dell'asilo
infantile San Antonio, chiuso per restauri
Il vecchio e glorioso edificio del 1933 cambia ancora vita:
viene trasformato in biblioteca e centro di formazione permanente
inaugurato nel 2003.
Nuovi utenti.
Negli stessi anni il quartiere si conferma porta d'accesso
verso la città. Dall'oriente, dai Balcani a partire
dal 1993 iniziano ad arrivare gruppi di Rom sfollati o profughi,
o fuggiti dalla Serbia, dalla Bosnia e Kossovo in guerra.
Il Comune di Venezia li sistema in due campi, collocati a
Zelarino e a San Giuliano. Dal secondo, in particolare, giungono
nelle scuole materne, elementari e medie di Campalto decine
di bambini extra-comunitari, trovando accoglienza, alfabetizzazione
e qualche scampolo di integrazione. La scuola si attrezza
per loro con lezioni in classe e separate. Segno dell'attenzione
alle nuove culture è il giornale dei Rom della scuola
che inizia le pubblicazioni nel 1996.
Domenico Canciani & Paola Sartori
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Scuola
Media statale "Antonio Gramsci" di Campalto, ormai
chiusa.
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