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ISTITUTO COMPRENSIVO "ANTONIO GRAMSCI"
di Campalto

   

 

 
[dc+ps] 
 


ISTITUTO COMPRENSIVO GRAMSCI
Via Passo Cavana, 3
CAMPALTO VENEZIA

Progetti e costruzioni del nuovo quartiere.
NEGLI ANNI SESSANTA il vecchio nucleo paesano si sta espandendo a vista d'occhio, e, poco lontano si sta progettando un nuovo quartiere di edilizia popolare, il CEP di Campalto. Sono gli anni in cui tutto a Campalto si sdoppia. Il nuovo insediamento viene sentito dai vecchi abitanti come un corpo estraneo e potenzialmente pericoloso perché portatore di lingue e culture diverse: nei nuovi caseggiati andranno ad abitare infatti molte famiglie in cerca di lavoro nella vicina Mestre. Infatti non c'è solo una richiesta operaia incanalata verso Porto Marghera, ma anche un notevole sviluppo del settore terziario: in città si richiedono postelegrafonici, carabinieri, finanzieri e poliziotti, autoferrotramvieri, infermieri e paramedici, insegnanti etc. Le famiglie del Cep provengono dalle isole della laguna, ma anche dalla campagna veneta (Treviso, san Donà, Belluno), dalle regioni meridionali (Puglia, Sicilia, Calabria).

La scuola media unica: succursale della Volpi di Favaro.
Nel 1962/63, con l'istituzione della scuola media unica si crea il problema di dove ospitare i nuovi alunni. Nei prefabbricati di via Orlanda, dietro la scuola, viene trasferita la elementare, mentre il vecchio edificio ospita le prime classi della nuova scuola media unificata: costituiscono la succursale della scuola media G. Volpi di Favaro Veneto, dove ha sede la Presidenza. Ma il numero delle famiglie inurbate è altissimo, e conseguentemente occorrono nuovi spazi scolastici per ospitare gli alunni. Alcune classi di scuola media vengono collocate nel Patronato di san Benedetto. Alcuni ex alunni dichiarano di aver frequentato la scuola media nel vecchio edificio di via Passo che fu sede cinematografica, oggi supermercato Coop. Una situazione dispersiva e precaria che però è destinata a durare per tutti gli anni sessanta.

Sdoppiamento da Favaro.
Ma Campalto ha bisogno di una nuova scuola media. Nel 1970 viene costruito un grande edificio nel Quartiere Cep. E' la nuova scuola media: con l'anno scolastico 1971/72 ottiene lo "sdoppiamento" della sede centrale G. Volpi e inizia a funzionare con 16 classi. L'anno successivo viene dedicata ad Antonio Gramsci. Ma è una soluzione che non accontenta tutti: Presidenza e direzione didattica sono collocate nel nuovo quartiere Cep e gli abitanti del vecchio nucleo urbano non sono propensi a portare i propri figli nelle nuove scuole del villaggio Laguna. Così a Campalto tutto si sdoppia: se da un lato nasce la nuova chiesa e parrocchia di san Benedetto, dall'altro nasce la chiesa e la parrocchia dell'Annunziata. Così è per le squadre di calcio (Campalto e Real Campalto), e per le scuole.

La scuola elementare don Lorenzo Milani.
Il tempo pieno al Cep. Nel 1971 secondo un piano Cep (costruzioni edilizia popolare) nasce il Villaggio Laguna. I nuovi arrivati portano il numero degli abitanti del quartiere di Favaro fino a 21.612. Il nuovo insediamento viene dotato di una nuova scuola elementare con dieci classi e mensa. Intitolata a Don Lorenzo Milani, la nuova scuola viene assegnata alla nuova direzione didattica di San Giuliano, che ha sede nella vicina scuola elementare Lombardo-Radice, del Villaggio San Marco a Mestre. Sono gli anni dell'istituzione in Italia della scuola a tempo pieno (legge 820 del 71). E subito la nuova scuola vi aderisce, tra le prime della provincia di Venezia.

La scuola materna Girasole.
Negli stessi anni nasce in Italia la scuola materna statale. La domanda esistente a Campalto era stata raccolta solo dall'asilo parrocchiale Sant'Antonio, in via Orlanda, esistente dagli anni venti, nell'edificio che fu anche cinema nel primo dopoguerra. Viene anche costruita ora una nuova scuola materna in via Sabbadino, nel nuovo quartiere Cep; mentre si inizia a pensare di convertire le aule al piano terra del vecchio edificio di via Orlanda in scuola materna statale.

Il raddoppio di elementari e materne.
Nel 1974, nel nuovo quartiere, sorge una seconda scuola elementare, la Fratelli Cervi, e in via Passo si costituisce una seconda scuola materna., affittando una villetta di proprietà Coin. Nel 1974 viene istituita la direzione didattica di Campalto, affidata al direttore dott. Giancarlo Ferracina, con sede nel quartiere Cep, presso la Don Milani, con annessa Biblioteca popolare-centro di lettura. La nuova direzione didattica comprende anche la scuola G. Pascoli con i suoi prefabbricati e la scuola elementare Carlo Collodi di Tessera, nonché la scuola materna di Ca' Noghera.

Centro di lettura.
Presso la nuova Direzione didattica viene istituito anche un Centro popolare di Lettura, che raccoglie una donazione di libri del fondo Ferrovieri, che era aperto tra via Piave e via Cappuccina a Mestre.

Nuovo edificio, attuale sede dell'Istituto comprensivo.
Nella seconda metà degli anni settanta viene costruito, nella vecchia Campalto, in via Passo Cavana, un nuovo edificio scolastico con palestra, che finisce per ospitare il II° ciclo della scuola elementare e una sezione della scuola media, che libera così il Patronato.

Nuove destinazioni.
Negli anni '80 inizia un calo demografico che inverte la tendenza. Chiude la scuola elementare F.lli Cervi che diventa prima Centro di socializzazione per giovani, poi Centro anziani e Centri età evolutiva, cui si aggiunge successivamente casa-famiglia per una Comunità di disabili. La scuola elementare Don Milani perde la metà delle sue classi e la direzione didattica viene chiusa, con accorpamento di tutte le materne ed elementari di Campalto e Tessera alla direzione didattica del primo circolo di Favaro, con sede nella elementare A. Fucini di via Gobbi (1990).

Chiusure.
Chiude nel 1990-91 la scuola media Gramsci del Quartiere Laguna. Infatti, causa il calo della popolazione infantile, è divenuto dispendioso continuare a mentenere aperte due sedi scolastiche. I contrasti tra i due insediamenti (alcuni genitori della vecchia Campalto si rifiutano di iscrivere i loro figli alla scuola media del Cep), fanno prevalere l'ipotesi di far convergere tutte le classi , piuttosto che nella sede centrale, nell'ex- sezione staccata della scuola a Campalto. Il grande edificio viene riconsegnato al Comune che colloca uffici del Censimento e un Centro diurno per il Sert (servizio recupero tossicodipendenti), mentre c'è chi pensa a trasformalo in mini alloggi per anziani, o in istituto di scuola superiore. Negli stessi anni chiude anche la seconda scuola media di Favaro dedicata a De Nicola. L'edificio di via Gobbi viene trasformato in minialloggi per anziani.

Cambi d'uso.
Nella vecchia scuola di via Orlanda rimangono alcune classi elementari e una sezione di materna. I prefabbricati nel frattempo sono costretti alla chiusura per la presenza di amianto, ma sono spesso richiesti di associazioni culturali (centro culturale pro Campalto) e di anziani.

Un'unica scuola.
Nel frattempo infatti, anche per contrastare la perdita della direzione didattica, viene chiesta una sperimentazione verticale che istituisce l'Istituto comprensivo A. Gramsci, comprendente tutte le scuole materne, elementari e materne di Campalto. Una nuova legge che istituisce l'autonomia delle istituzioni scolastiche consente infatti di riunificare scuole di diverso livello sotto un'unica direzione. La Presidenza della scuola media si fa portatrice di questa richiesta anticipando i tempi della riforma. Così nel 1995, per un triennio sperimentale parte la verticalizzazione, ovvero nasce un unico istituto, che conserva il nome di A. Gramsci, che comprende anche le scuole materne statali, Girasole (di Villaggio Laguna) e Arcobaleno (di via Orlanda), nonchè le elementari Pascoli e don Milani. E' un atto amministrativo che sancisce una controtendenza rispetto agli anni passati. Infatti, complice anche il decremento demografico conosciuto nella parte nuova del quartiere, anziché procedere per sdoppiamenti, si procede ad una ri-unificazione di tutti gli scolari delle due Campalto sotto la stessa scuola, che diversifica così le proprie offerte formative e propone tempi scuola diversificati a seconda delle esigenze delle famiglie.

Ampliamenti.
Ma l'edificio di via Passo Campalto è sempre più inadeguato ad ospitare sia la scuola elementare che media, con i suoi laboratori e aule speciali (informatica, linguistica, tecnica, artistica). Il Comune stanzia un miliardo di lire per la costruzione di n. 2 aule scolastiche, una palestra, una mensa e una sala polivalente ad uso cittadino. Iniziano i lavori nel 1998 e terminano l'anno successivo.
Negli anni successivi i prefabbricati di via Orlanda vengono "riabilitati". Non si tratta più di abbatterli, ma di riutilizzarli dopo restauri che li rendano compatibili con le norme sanitarie vigenti.
Così nel 2001 la scuola materna Arcobaleno lascia i locali della ex elementare pascoli e si trasferisce nei rinnovati padiglioni : essi ospitano tuttora anche i bambini dell'asilo infantile San Antonio, chiuso per restauri
Il vecchio e glorioso edificio del 1933 cambia ancora vita: viene trasformato in biblioteca e centro di formazione permanente inaugurato nel 2003.

Nuovi utenti.
Negli stessi anni il quartiere si conferma porta d'accesso verso la città. Dall'oriente, dai Balcani a partire dal 1993 iniziano ad arrivare gruppi di Rom sfollati o profughi, o fuggiti dalla Serbia, dalla Bosnia e Kossovo in guerra. Il Comune di Venezia li sistema in due campi, collocati a Zelarino e a San Giuliano. Dal secondo, in particolare, giungono nelle scuole materne, elementari e medie di Campalto decine di bambini extra-comunitari, trovando accoglienza, alfabetizzazione e qualche scampolo di integrazione. La scuola si attrezza per loro con lezioni in classe e separate. Segno dell'attenzione alle nuove culture è il giornale dei Rom della scuola che inizia le pubblicazioni nel 1996.

Domenico Canciani & Paola Sartori

 

 

Scuola Media statale "Antonio Gramsci" di Campalto, ormai chiusa.

 

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