|  | Raimondo Franchetti
 Il collegio dei professori della scuola, riuniti in assemblea 
                    il 21 febbraio 1936, scelsero per il ginnasio di Mestre questo 
                    nome con le seguenti motivazioni: 
 "Raimondo Franchetti, benché 
                    fiorentino di nascita, è universalmente considerato 
                    veneziano, perché in Venezia e nella vicina villa di 
                    San Trovaso in quel di Treviso visse a lungo e vi strinse 
                    i più cari legami di famiglia. La sua memoria è 
                    qui vivissima e venerata. Esploratore nato, abbandonò 
                    giovanissimo gli agi della sua casa nobile e illustre e si 
                    avventurò solo in viaggi lontani e difficili, tra genti 
                    e religioni poco note e affatto ignorate, tutto teso a penetrare 
                    i segreti della natura, a conoscere gli usi e i costumi dei 
                    popoli più remoti. Più tardi la ricca esperienza 
                    acquistata pose tutta al servizio della Patria, profondendo 
                    l'avito patrimonio nell'esplorazione e nello studio delle 
                    nostre colonie dell'Africa Orientale e dei paesi contermini, 
                    seguendo la scia luminosa degli esploratori e dei martiri 
                    italiani che lo precedettero in quelle aspre vie, e tra i 
                    primi agitò i problemi della nostra espansione in quelle 
                    regioni. A Lui, notissimo ed amato da molte popolazioni dell'Etiopia, 
                    di cui conosceva profondamente i vari linguaggi e la vita, 
                    il Governo Fascista affidò compiti di somma importanza, 
                    nel compimento dei quali perdette gloriosamente la vita il 
                    7 agosto 1935 XIII°. Di mente acuta e pronta, fiero, audace, 
                    tenace, schivo di onori, combattente valoroso nella grande 
                    guerra, esploratore e scienziato eminente, morto in servizio 
                    per la Patria, Egli possedette in sommo grado le virtù 
                    proclamate dall'etica della Nuova Italia Fascista e come tale 
                    il suo nome è per la Scuola di alto incitamento e di 
                    mobilissimo esempio".
 
 Come si può vedere, la motivazione per l'intitolazione 
                    del liceo, contiene alcuni motivi propagandistici ricorrenti 
                    del fascismo, come ad esempio il culto dei caduti per la patria, 
                    la propaganda a favore delle colonie e una ideologia civilizzatrice 
                    che poco corrisponde ai termini storici in cui la dominazione 
                    fascista nelle colonie fu attuata.
 
 Nel dopoguerra fu deciso il cambio del nome. In particolare 
                    nel 1955, con una decisione che non divenne mai operativa, 
                    si decise che solo una stanza del liceo dovesse assumere il 
                    nome di Franchetti, mentre il Liceo doveva essere intitolato 
                    a Ugo Foscolo.
 
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