Alla Linea del  Tempo Le parole chiave Venezia e Mestre, scuola per scuola Se nascevi nel... Foto,  documenti, fonti, ... Che cosa c'è in questo CD Alla copertina Chiudi ed esci All'inizio di questa sezione

I LUOGHI, GLI SPAZI, GLI ARREDI

 
   
[mts] 
 


Arredi e materiali didattici

1870

In ogni classe vi sono circa 70 allievi - 36x3 o 4 ordini di banchi collocati di fronte alla cattedra.
Ogni fila di banchi si eleva di due cm rispetto la precedente. I banchi sono a due posti, elevati sopra una predella rettangolare, davanti hanno il leggio inclinato con incernierata una tavoletta che serve per coprire il calamaio quando non si scrive. (v. foto n. 1)

I banchi delle scuole femminili hanno una parte del leggio che si piega e porta nella parte di sotto due cuscinetti per i lavori di cucito.

Per sedersi vi è una panca sotto alla quale vi è un piano, aperto all'interno e chiuso all'esterno, per riporvi il berretto, la colazione o altro. Anche sotto il leggio vi è un vano nel quale riporre libri e quaderni. Nelle classi superiori i banchi sono un po' più grandi.

La scrivania per il maestro è lunga m 1,45 e alta m 0,80, oltre al cassetto chiuso a chiave ha ai lati due vani, pure con chiave, dove tenere libri, inchiostro e altro. Un'asse entrante ed uscente dal corpo della scrivania serve da leggio. Sotto la scrivania vi è il soppedaneo con uno o due gradini, alto 20 cm, largo così da farvi stare due sedie ai lati della cattedra.
Sopra alcune assi orizzontali appese alla parete sono conficcati dei pioli per appendervi mantelli.

La tavola nera, o lavagna, è posta a sinistra del maestro, girante su due cardini infissi al muro.
Vi è poi un pallottoliere e frazioniere; una mensolina mobile con doppio scaffale su cui mettere il pallottoliere, la spugna, il gesso, il fiasco dell'acqua ed un bicchiere.
Alle spalle della cattedra un crocifisso e il ritratto del Re. Quadri sinottici e disegni figurativi come sussidio alla nomenclatura e ai vari insegnamenti. Per le classi superiori in globo, un mappamondo, carte geografiche murali dell'Europa e dell'Italia; modelli dei principali solidi e delle misure metriche, Un unico armonium in dotazione alla scuola serve a tutte le classi (vedi foto n. 7).

1902

Le scuole elementari veneziane vengono rifornite di banchi di nuovo modello, secondo le norme prescritte dall'ufficio igiene, il cui vicedirettore dott. Ugo Bassi vuole che l'alunno "possa tanto nello scrivere quanto, in genere, nelle varie occupazioni scolastiche sedere nella posizione più comoda con la schiena appoggiata. Stando seduto ed avendo i piedi posati a piano sul pavimento, deve formare due angoli retti: il primo costituito dal tronco con le cosce, il secondo dalle cosce colle gambe". Conservando questa posizione, lo scolaro deve scrivere senza curvarsi né alzare le spalle. I banchi sono costruiti in 5 differenti altezze.

Una fornitura di 178 lavagne viene ordinata alla Ditta Paravia. Si tratta di una lavagna di m 1 per 1,50, inquadrata in una cornice di legno e sospesa mediante grossi aghi d'acciaio sulle colonne d'un cavalletto robusto e solido, in modo da essere girevole ed usata in entrambi i lati, uno rigato e uno senza righe.
A tutte le scuole viene fornito: la collezione completa dei tipi dimostrativi del sistema metrico decimale composto da : bilancia a bilico, serie di pesi in ottone, metro lineare in legno, metro snodato , serie di misure di capacità in latta, decimetro in latta e centimetro cubo.
Oltre a questo le scuole dispongono di carte geografiche, globi terrestri, quadri murali raffiguranti scene storiche, domestiche e della vita reale.


Aula di scuola elementare degli anni '30

Negli anni del regime gli arredi delle scuole rispondono a direttive ministeriali. Le aule perciò sono molto simili: ritratti del re e del duce dietro alla cattedra, mappamondo, sistema metrico. Una circolare ministeriale del 1923 in vita le scuole a fornirsi di carte geografiche "con i giusti confini d'Italia, conquistati a prezzo di tanti sacrifici e di tanto eroismo".

Nelle aule entra anche la radio (vedi foto n. 9). Con la costituzione dell'ENTE RADIO RURALE - 15 giungo 1933 - dipendente dal ministero delle Comunicazioni e inglobato nel 1940 con l'EIAR, sono raggiunte anche le scuole rurali più isolate.
Vengono messi in commercio apparecchi economici, come la "Radiobalilla" , che costa Lire 430.

In molte scuole la radio ricevente è collocata nell'ufficio del direttore o del preside, collegato alle classi con altoparlanti. Il direttore può scegliere le trasmissioni da inviare, con un apposito apparecchio, nelle classi.
Nel 1934 l'ERR inaugura le trasmissioni scolastiche con la radioscena "Il duce e i bimbi". Protagonisti: la Vecchia Scuola, il Ragazzo dell'Alpe, il Ragazzo del Mare, il Ragazzo dei Campi.
Nella radioscena "Commemorazione della marcia su Roma" il protagonista è un balilla di 12 anni che scappa di casa per unirsi ai fascisti in marcia verso la capitale.
Durante la guerra di conquista dell'Etiopia - 1935-36 - attraverso la radio si segue l'avanzata delle truppe italiane, appuntando con gli spilli le bandierine su una cartina (vedi foto n. 10).
Nel 1938 ha inizio il Radiogiornale Balilla, un notiziario che commenta con toni propagandistici i principali avvenimenti di attualità.

Ogni scuola ha la bandiera che viene salutata col braccio alzato prima dell'uscita. Lungo i corridoi e nell'ingresso sono appesi manifesti per la lotta contro la tubercolosi, per l'osservanza delle norme igieniche, contro l'alcolismo (vedi foto n. 11 e 12.

su

 

 

 

 

 

su

 

 

 

 

 

su

 

 

 

 

 

su

 

 

 

 

 

su

 

Foto 1. Arredi per le aule.

Foto 2. Aula Maschile. Giudecca 1912

Foto 3. Aula Femminile. Scuola Poerio

Foto 4. Aula dell'800. Cattedra, lavagna e crocifisso.

Foto 5. Aula dell'800. Alfabetiere, registro e tavole storiche.

Foto 6. Aula dell'800. Cattedra con registro, campanella e alfabetiere.

Foto 7. Aula dell'800. Armonium e quadro storico.

Foto 8. Aula dell'800. Pallottoliere e frazioniere.

Foto 9. La radio a scuola.

Foto 10. Ragazzi davanti alla Carta dell'Africa Orientale.

Foto 11. Manifesto per la lotta contro la tubercolosi.

Foto 12. Manifesto con le norme igieniche elementari per la difesa dalla tubercolosi.

 

<<  Indietro

Esci e chiudi l'ipertesto Alla pagina precedente