Torna all'inizio di questa pagina

 

 

 

 

 

Torna all'inizio di questa pagina

 

 

 

 

 

Torna all'inizio di questa pagina

 

 

 

 

 

Torna all'inizio di questa pagina

 

 

 

 

 

Torna all'inizio di questa pagina


       
                                                                           
Torna indietroTorna all'Archivio
[Intervista alla maestra Milena Lessana]
[as+rv]


Sintesi dell'intervista fatta il giorno 25-4-2003 presso l'abitazione della maestra
da A. Santagiustina e Rossella Vivante

VIDEO DELL'INTERVISTA

Milena Lessana

Milena Lessana, medaglia d'oro alla carriera, nasce a Venezia nel 1922.
Dopo essersi diplomata all'Istituto Magistrale Niccolo Tommaseo, nell'anno scolastico 1941/42, a 19 anni, comincia ad insegnare a Zianigo di Mirano. Per raggiungere la sede, prende la filovia fino a Mirano e dopo, con una sua collega, raggiunge la scuola in bicicletta. La scuola, come lei dice era "un lazzaretto" ed il gabinetto era esterno.
Nel 1942/43, è chiamata all'Ispettorato di Venezia, a palazzo Carminati, dove lavora nel pomeriggio. senza essere pagata, svolgendo un lavoro di segreteria e scrivendo tutto a mano, perché l'ufficio non era dotato di una macchina da scrivere. Al mattino fa supplenze in provincia di Venezia, raggiungendo il punteggio valido per un anno di insegnamento.
Negli anni scolastici 1943/44 e 1944/45 insegna nella scuola elementare delle suore di Nevers.

Nel 1946/47 ha un incarico a Salzano e nel 1947/48 a Dese. Sceglie sempre le sedi tra Venezia e Padova, perché può raggiungerle con il treno o con l'autobus.
Nel 1948 vince il concorso magistrale ed è destinata a Briana di Noale, dove rimane fino al 1950 anno in cui fa il concorso per le scuole speciali ospedaliere che erano state aperte a Venezia nel 1947. Grazie anche ad un diploma di pronto soccorso ottenuto qualche anno prima, risulta vincitrice a Venezia ed è destinata alla Scuola ospedaliera Carlo Steb dove rimane fino al 1954 e, successivamente, alla Scuola ospedaliera Stella Maris. Ci ha parlato a lungo di questo tipo di scuola che frequentavano alunni con serie malattie [questa parte è registrata nel video]. Le insegnanti, che svolgevano il loro lavoro anche nelle corsie, dovevano tener conto nei loro programmi della salute dei ragazzi e dei tempi ridotti di lezioni perché l'attività di apprendimento era intervallata da attività di terapia
Nel 1967 partecipa ad un concorso per titoli per insegnare esercitazioni didattiche al Tommaseo, dove rimane fino al pensionamento.

L'attività degli studenti che veniva chiamata "tirocinio" era contemplata nella scuola Normale ma, nel 1923, con la riforma Gentile, era stata soppressa e ripristinata, solo dopo la guerra, nelle classi terza e quarta magistrale. L'attività, che consisteva nel far fare ad ogni alunno/a una lezione a cui doveva essere presente tutta la classe, era poco utile e poco sollecitante sia per il maestro/a sia per i tirocinanti. Per questo ragione la maestra Lessana si fece promotrice di una nuova metodologia: dividere i suoi alunni dell'Istituto Magistrale nelle varie classi di tutte le scuole elementari di Venezia a gruppi di due o tre e far loro seguire l'attività didattica, concordata con il maestro/a che accettavano l'esperimento, per buona parte dell'anno, affinchè nei due anni di tirocinio i futuri maestri avessero almeno un'esperienza di una classe prima, terza e quinta.

L'esperimento didattico per i tirocinanti da lei introdotto nell'Istituto Magistrale fu molto utile e gli alunni all'esame di diploma risultarono capaci di svolgere con successo la prova scritta di didattica. Poiché le ore di esercitazioni erano molte per essere seguite da una sola maestra, dopo qualche anno la cattedra fu sdoppiata. Gli alunni tirocinanti ebbero accesso anche alla scuola privata delle Suore Imeldine che usavano il metodo Montessori, molto divulgato in tutta Europa e invece poco promosso per ragioni ideologiche, nelle scuole elementari statali italiane a causa del limitato uso che se ne era fatto durante il fascismo .
In quegli anni la maestra Lessana seguì per un biennio le lezioni di pedagogia e didattica al Magistero di Padova per un suo personale aggiornamento.

La maestra Lessana ci ha parlato anche delle scuole speciali comunali frequentate da bambini portatori di handicap che sorsero, nel dopoguerra, a Venezia, presso la scuola elementare Poerio, e a Marghera. Questo tipo di classi furono soppresse con l'inserimento degli alunni handicappati nelle classi normali. Inoltre ci ha chiarito l'attività dei Patronati scolastici che, soprattutto negli anni del dopoguerra, dando materiali utili all'attività scolastica degli alunni e degli insegnanti, in qualche modo contribuironono a migliorare la didattica.