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[A - RELAZIONE
FINALE DEi DIRETTORI SCOLASTICI] / pag. 1/2 |
A - RELAZIONE FINALE DEL
DIRETTORE SCOLASTICO VINCENZO FERRETTI a.s. 1877 -
1878 |

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[B - Relazione
finale del direttore didattico
L. Cappa a.s. 1907 - 1908]
"Onorevole Sig. Sindaco
di
Favaro Veneto
Dietro verbale incarico avuto da S.V. Ill.ma di esaminare
e riferire sul risultato degli esami sostenuti dagli alunni
e dalle alunne delle Scuole di codesto Comune nell'agosto
p.p. e precisamente nei giorni
26 Scuola maschile del Capoluogo,
27 " mista in Frazione di Dese,
28 " femminile del Capoluogo,
29 " mista in Frazione di Campalto,
mi do l'onore di rappresentarle una relazione particolareggiata
sulle singole Scuole adoperando quella franchezza che spoglia
di personali riguardi mira unicamente al bene dell'istruzione.
In primo luogo le metterò sott'occhi un quadro statistico
riassuntivo
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dell'esito finale degli esami di codeste
Scuole, quadro dal quale V. S. Ill.ma potrà benissimo
formarsi un criterio adeguato sull'andamento dell'istruzione
in codesto Comune.
Prospetto Statistico
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La prova degli esami ci ha dimostrato che le Scuole di codesto
Comune - tranne che la Femminile del Capoluogo - vanno male,
ma ciò non deve essere meraviglia, poiché
tutta la colpa non è dell'insegnante.
Basta dare un'occhiata al registro di Scuola
- colonna assenze - e mi si accorderà che da alunni
e da alunne che frequentano appena la metà dell'anno
scolastico, non si può ottenere che un profitto scarsissimo.
Però osservo, e devo dirlo per amor del vero, che
nel complesso le Classi 1^ Sup. e 2^ hanno dato risultati
soddisfacenti, e che nella 1^ Inf. la scrittura è
buona specialmente nella Scuola Mista di Dese che è
così ben condotta da avvicinarsi alla forma calligrafica
- mentre l'insegnamento della lettura è trascu-rato,
o non è dato con metodo pratico e razionale.
Infatti, cominciando dalla Scuola Maschile
del Capoluogo, abbiamo che il maestro non ha svolto che
la metà del programma di lettura: ha insegnato solo
le sillabe semplici e un po' le complesse; mentre nelle
Classi 1^ Superiore e 2^ il programma fu svolto per intero,
sebbene le facoltà intellettuali degli alunni siano
state poco sviluppate, e i temi di lingua non rispondenti
all'indirizzo di una scuola rurale.
Nella Scuola Mista di Dese: Classe 1^ Inferiore, trovai
tutta la scolaresca
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indistintamente nei primi esercizi
di sillabazione: una sola alunna sapeva legger bene e due
alunni appena a stento. 1^ Superiore: gli alunni e le alunne
istruiti assai bene in tutto il programma. Classe 2^: bene
svolto il programma di lingua, trascurato il sistema metrico,
omesso d'insegnare la divisione.
Nella Scuola Mista di Campalto: 1^ Inferiore, Sa leggere
un solo alunno e due alunne; tutti gli altri conoscono appena
alcune sillabe semplici. 1^ Superiore e 2^: Temi dei saggi
bene appropriati: gli alunni e le alunne poco esercitati
nella spiegazione delle cose lette e negli esercizi di lingua;
buono il metodo tenuto per l'insegnamento dell'aritmetica.
Avrebbe svolto tutto il programma se non avesse omesso l'insegnamento
del sistema metrico.
Scuola Femminile del Capoluogo. L'istruzione data con buon
metodo; facoltà intellettuali nella gene-ralità,
fin dalla prima classe Sez. Inferiore bene sviluppate: il
programma svolto per intero in tutte e tre le Se-zioni.
Solo ho a notare che le alunne di Classe 2^ non furono molto
esercitate sul sistema metrico: del resto ottenne in tutta
la Scuola un profitto ch'io non saprei definire migliore.
In ultimo dirò che in nessuna Scuola trovai i Registro
Mensuale tenuto in bell'ordine: la classificazione data
non conforme,
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la capacità ed il diportamento
del discente; non assegnato il posto meritato dall'alunno
in fine di mese; non eseguiti i saggi mensuali e quelli,
del 1° Semestre; i Saggi finali non bene classificati.
Accennai più sopra che nell'insegnamento della lettura
probabilmente non è stato seguito un metodo pratico
e razionale. Lo Scavia e con lui non pochi altri pedagogisti
prescrivono che gli alunni fin dal primo giorno dell'anno
scolastico, vengano esercitati giornalmente per una ed anche
per due mesi in esercizi di nomenclatura riguardante oggetti
di Scuola, e nell'analisi della parola; poi mentre legge
la Sezione 2^ si facciano stare attenti alla lettura ed
alla spiegazione delle cose lette, e a ripetere per sillabe
le parole, quando sono lette da uno e ripetute dagli altri;
e , durante l'insegnamento della Sezione 3^ si faccia loro
tracciare aste e curve sopra un quaderno.
Quando appunto gli analfabeti hanno imparato
un po' di nomenclatura, e sanno tracciare benino le aste
e le curve, si insegni loro a leggere seguendo ordinatamente
nel Sillabario.
Ma ogni lettera che si insegna, l'accoppiamento
delle lettere per formar le sillabe, e la parola che con
esse si compongono, tutto è a scrivere sulla lavagna,
e gli alunni dalla lavagna scopriranno ogni lezione sui
loro quaderni, seguendo così il metodo contemporaneo
di lettura
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e scrittura. Quest'ultimo esercizio
non tende al certo a far apprendere una bella scrittura
- che verrà migliorata in seguito - ma sì
ad imprimere viemmeglio nella mente dei bambini le lettere
e le parole. L'abile ed onesto insegnante, seguendo questo
metodo, avrà assicurato alla Sua Scuola un buon esito;
poiché facendosi carico di promuovere la spontanea
operosità intellettuale dei suoi alunni, avrà
reso facile e dilettevole l'insegnamento della lettura;
e l'alunno, prendendo amore alla Scuola e al maestro, frequenterà
regolarmente per quanto lo permetterà la sua condizione
economico - familiare.
L'istitutore si rende immeritevole di esercitare l'alto
ministero a cui è stato chiamato, se poco si cura
di avvisare alle necessità del popolo per acconciarvi
l'insegnamento.
Egli deve farsi padre d'affetto ai figli
non propri; deve affiatarsi spesso coi popolani, onde guadagnarne
la confidenza, la fiducia e così via via senza assalir
di fronte i loro pregiudizi, le loro superstizioni, le erronee
credenze, venir in essi spargendo i germi di una vita nuova,
e le scuole si vedrebbero frequentate da buon numero di
alunni, per quanto fosse viziata la loro educazione familiare,
e qualunque fosse l'ambiente morale in cui trovansi la Scuola.
Seguen-do queste norme la Scuola rurale migliorerà
moralmente e materialmente i campagnoli,
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ciò che finora, come V.S. Illustrissima
ebbe a confessarmi, non si poté ottenere in nessun
modo.
Concludendo dirò che non avendo l'istruzione pubblica
raggiunto in codesto Comune quel grado di sviluppo che le
esigenza dei tempi ed il Governo ben a ragione richiedono,
fa d'uopo sia provveduto d'urgenza a che sia ovviato a tale
difetto. Nelle poche parole che dissi più sopra ho
accennato in parte ad alcuni mezzi che a mio vedere sarebbero
i più opportuni per ottenere un tale scopo, siccome
quelli che colpi-rebbero il male alla radice.
E ciò infatti apparirà chiaro
quando si pensi che per quanto abile sia l'insegnante, assai
meschino sarebbe di pari il profitto, se non si risveglia
prima nella popolazione rurale l'amore all'istituzione.
Con questi pochi cenni spero di aver soddisfatto all'onorevole
incarico avuto, e con perfetta stima ed osservanza ho l'onore
di professarmi
Mestre 5 Settembre 1878
Di V.S.Illustrissima
Dmo
Vincenzo Ferretti
maestro
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