Porto Marghera, nonostante la progressiva dismissione di importanti impianti industriali, mantiene la sua importanza economica per Venezia e l’intero Veneto.
Le mutate condizioni di mercato, sempre più configurato su
processi di globalizzazione dell’economia, le politiche industriali
di questi ultimi anni, la crescente importanza della sostenibilità
della presenza in aree urbane di attività industriali nonché
l’esito del progetto di risanamento ambientale e di riconversione
industriale attivato fin dai primi anni ’90, ne hanno modificato
sostanzialmente la configurazione e la caratterizzazione. Gli esiti
dei processi di risanamento ambientale e di riconversione industriale
hanno determinato:
- maggior presenza di attività innovative (il PST);
- maggior rilevanza delle attività
portuali;
- progressiva riconversione delle aree di frangia ad usi urbani (via Fratelli Bandiera);
- maggiore specializzazione delle attività
industriali;
- progressiva contrazione delle attività
petrolchimiche (raffineria, petrolchimico, …);
- intensificazione dei processi di risanamento ambientale ;
- miglioramento funzionale dei servizi (FS, attività di banchina, …).
Il riavvio della discussione sul futuro del polo industriale veneziano, in coincidenza con la messa in discussione della sostenibilità della presenza nelle sue aree delle attività petrolchimiche, ha evidenziato la necessità di riconsiderare il Progetto Porto Marghera disegnato negli anni ‘90, a partire dalla presa d’atto della sua importanza economica per Venezia e per il Veneto.
L’Intesa per Porto
Marghera, siglata a fine 2005 tra Regione, Enti locali,
associazioni imprenditoriali e rappresentanze sindacali, alla quale
si sta tutto oggi lavorando, prende atto della persistenza di problemi
di regolamentazione delle procedure di bonifica che investono aspetti
metodologici ed economici … capaci di compromettere una pianificazione
strategica e di medio-lungo termine in linea con le evoluzioni delle
politiche industriali nazionali e dei mercati.
L’attuazione dell’Intesa -a partire da un’analisi
dell’attuale situazione produttiva, della potenzialità
di sviluppo in essere e dello stato di attuazione di quanto concordato
nell’Accordo di programma del 1998- prevede lo sviluppo di
attività che favoriscano:
- l’avvio di un percorso di riqualificazione ambientale dell’area;
- la prevenzione del rischio industriale;
- la realizzazione di un PIANO GUIDA che, individuando i punti di
forza del polo industriale, pianifichi l’uso delle aree;
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