Descrizione architettura
Villa Erinna o Lucina in stile art déco presenta una pianta quadrangolare.
Si sviluppa su tre piani (seminterrato, primo e secondo piano) per 9 m di altezza, occupa una superficie di 248 mq ed un volume di
2231 mc. Le pareti sono in laterizio intonacato; il tetto a padiglione è rivestito con coppi in laterizio. Nel prospetto che si affaccia su via Mocenigo svetta una torretta laterale a pianta quadrangolare, anch'essa con tetto a padiglione realizzato con coppi in laterizio. Esternamente sono presenti tre scale: la principale angolare rettilinea con gradini appoggiati in graniglia di cemento, ed altre due scale di servizio, l'una nell'angolo est e l'altra sul prospetto nord-ovest, entrambe rettilinee con gradini appoggiati.
Elementi decorativi esterni
L'edificio presenta nella zona del sottotetto delle mensole con motivi zoomorfi. Su tutti i prospetti alcune lesene in malta cementizia coronate da capitelli ionici e corinzi. Sul prospetto in via Mocenigo porte e finestre architravate presentano decorazioni a motivi vegetali; al secondo piano sulla bifora architravata sormontata da una lunetta cieca in stile baroccheggiante è presente un'iscrizione entro uno scudo gentilizio recante la data di realizzazione della villa: 1909. Sullo stesso prospetto, in posizione angolare, vi è un lampione in ferro battuto e vetro terminante a bocciolo. Le balaustre dei balconcini sono decorate da piccole colonne. L'ingresso è delimitato da due colonne sulle quali sono poggiate due statue: a destra una figura maschile, a sinistra una figura femminile.
Riferimenti stilistici
Art Déco.
Il progettista scelse di ispirarsi per il ricco apparato decorativo a repertori tardo rinascimentali, manieristici e barocchi, accostati con esuberanza e fantasia.
tratto da DAGA-MATTEINI 2003, appendice, scheda 3
Notizie storiche
La villa fu costruita nel 1909 (la data è riportata sul prospetto principale dell'edificio) dall'ingegner Alberto Amadori su commissione del sig. Bombardella. I rilievi della situazione originaria sono pubblicati, assieme ad altri, nell'opera dell'ingegner Sicher (SICHER 1913); l'edificio risulta successivamente ampliato (cfr. catasto Austro-Italiano).
Dalle foto e dai prospetti della villa pubblicati nella raccolta del sicher si notano alcune rilevanti trasformazioni: la loggia ora chiusa dalla vetrata colorata che venne aggiunta in data sconosciuta costituiva un accssso secondario all'edificio; un'ampia fascia dipinta, ora scomparsa, correva lungo l'intero perimetro in corrispondenza del secondo piano; la parte inferiore della facciata inoltre, presentava una decorazione a bugnato mentre superiormente il mattone era lasciato a vista. Inoltre, intorno agli anni '50 venne aggiunto all'edificio un corpo posteriore che non presenta apparato decorativo.
tratto da DAGA-MATTEINI 2003, appendice, scheda 3
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