_ _ L'Architettura
del Lido
_ Comune di Venezia - Municipalità di Lido Pellestrina - Archivio Storico Municipale - Soprintendenza B.A.P.P.S.A.E. di Venezia e Laguna _ _
home
crediti
contatti
cerca
                 
   


» Presentazione
» mappa del sito
» luoghi e architetture
» itinerari
» protagonisti
» stradario
» elenco edifici
» bibliografia generale
» webgrafia generale
» aggiornamenti

 

Guido Costante Sullam
Villino Mon Plaisir
DESCRIZIONE EDIFICIO
 

"A Venezia, dove non è ammessa alcuna attività edilizia se non entro i binari ferrei di revivals stilistici, è la nuova zona del Lido a offrire il campo per le evasioni d'aggiornamento. Qui il processo d'urbanizzazione è iniziato alla fine dell'Ottocento, arricchendosi poi di alcuni ariosi impianti planimetricii dovuti a Ettore Sorger. Tra un ampio coacervo di banalità si distinguono poche qualificate emergenze: oltre al Donghi e al Torres vi opera Guido Sullam (1871-1949), a cui si deve il piacevole
villino Mon Plaisir costruito per Nicolò Spada nel 1906. La volumetria, sciolta, dissimmetrica, è animata festose decorazioni graffite, pannelli porcellanati e ferri battuti; il provincialismo stravolge gli archetipi viennesi ma si personalizza, mescolando citazioni diverse, da Hoffmann a Serlio a D'Aronco".

"Ma è soprattutto nei villini Mon Plaisir e Thea (1905), al Lido di Venezia, che il suo linguaggio trova espressione più compiuta nell'armonico e fantasioso colloquio tra struttura architettonica e decorazione. La forma dell'edificio si costruisce in rapporto ai giochi di colori dei diversi materiali impiegati; ne nasce un'eleganza gioiosa che dalla casa contagia il paesaggio urbano circostante. Il confine tra interno ed esterno, edificio e ambiente è attutito dai verdi, dai blu e dai fiori delle maioliche che ornano il rivestimento murario. Il limite delle pareti si prolunga nei sottili e curvilinei steli dei ferri battuti, che nella copertura dell'atana si stagliano verso il cielo; i volti femminili che sagomano i capitelli li trasformano in attonite presenze; nelle vetrate forme quadrangolari e curve convivono allegramente; i dettagli sono resi con tale cura e amore che l'edificio pare essere una creazione naturale".

PERON 2005, pagine 193-194

Descrizione architettura

Il villino plurifamiliare a pianta irregolare è costituito da 3,5 piani per un'altezza complessiva di 10,5 m, ed occupa una superficie di 391 mq. La villa ha diverse entrate: in via Lepanto e lungo il gran viale. L'edificio attualmente ospita negozi al piano terra.
Lo stato di conservazione è complessivamente discreto.

Elementi decorativi esterni

L'edificio presenta varie decorazioni in piastrelle di ceramica smaltata a fondo lapislazzulo con placche variamente colorate, e tra queste predomina il giallo (archi sopra le finestre e porte); sullo sfondo bianco dell'intonaco risaltano anche i colori delle vetrate. Molti ferri battuti a motivi geometrico/floreali sono presenti come sostegni delle grondaie, nell'altana, nella ringhiera delle scale esterne e sulle finestre del primo piano (via Lepanto) e nonostante siano anche questi piuttosto antichi non erano stati previsti né dal progetto né sono stati documentati nelle fotografie che testimoniano la situazione del primo decennio del XX secolo. Sulla terrazza che si affaccia a Gran Viale è collocata una tettoia in ferro battuto con vetri policromi (liagò). Gran parte della decorazione originaria del 1905 è andata perduta: gli affreschi su intonaco che ornavano la parte superiore dell'edificio, l'altana in ferro battuto, l'originario portale d'ingresso. I due arconi decorati con piastrelle policrome sono stati "tagliati" dagli adattamenti e dalle riforme successive (particolari visibili nelle foto dell'epoca).

Elementi decorativi interni

All' ingresso c'è un grande salone ovale (con pannelli decorativi in legno) delimitato parzialmente da una scala centrale in legno.

Riferimenti stilistici

Eccletismo modernista.

   
» DESCRIZIONE EDIFICIO
 
    ultimo aggiornamento: 06/02/'09   __
   
    Valida il codice HTML 4.01 della pagina corrente - collegamento al sito, in lingua inglese, del W3C  
© 2004-2011 - Municipalità di Lido Pellestrina