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Attilio Perez
Edificio residenziale commerciale in via Negroponte 12-16
DESCRIZIONE EDIFICIO
 

Descrizione architettura

L'edificio plurifamiliare con pianta ad "L" si sviluppa su 4,5 piani, di cui la mansarda, con tetto a capanna, solo sulla parte centrale dell'edificio. L'altezza dell'edificio è di 13,5 m, la superificie di 340 mq, il volume di 4086 mc. Il piano terra, adibito a scopi commerciali è sormontato da una terrazza collegata all'interno grazie ad alcune porte finestre architravate. La restante parte dell'edificio è sormontata da tetto a terrazza delimitato da balustre a colonnine. Le pareti esterne sono realizzate con laterizi a vista in corrispondenza del secondo e terzo piano e della mansarda, mentre nella parte inferiore le pareti sono intonacate di colore chiaro.

Elementi decorativi esterni

L'edificio si caratterizza per la presenza di finestre (monofore, bifore e trifore) architravate in corrispondenza del primo e terzo piano e della mansarda, e ad arco a tutto sesto al secondo piano. Bifore e trifore poggiano su capitelli che sormontano colonnine. Le finestre sono impreziosite da architravi e peducci di colore bianco, realizzati con inserti di materiale differente. Il secondo piano è sormontato da una tettoia aggettante sorretta da mensole. La caratteristica fondamentale dell'edificio è il suo restringimento in pianta all'aumento dell'altezza.

Elementi decorativi interni

Dal progetto originario, datato 30 gennaio 1924 è noto che al piano terra l'edificio doveva ospitare 5 negozi, un bar ed un circolo sportivo mentre i quattro piani superiori dovevano essere composti da ben 30 vani.

Notizie storiche

Le fondazioni del fabbricato furono realizzate già nel 1915, prima dello scoppio della guerra. Quando nel 1925 Perez riprende la costruzione dell'edificio sul terreno di sua proprietà, la cui facciata occidentale è in via Negroponte e quella orientale di fronte la casa di Cosulich (in passato casetta adibita a scuderia e poi ad abitazione senza autorizzazione), cominciano una serie di avverse vicende. Per prima cosa l'edificio non risulta avere il rientro di almeno 0.50 m., previsto dalla legge, dal ciglio della strada. Perez si difende affermando che questa legge è successiva alla guerra e che le fondazioni erano già state realizzate; inoltre dovendo ospitare al piano terra negozi e non abitazioni, il provvedimento non ha motivo di essere sostenuto. I lavori vengono però sospesi a causa della poca distanza fra l'edificio in questione ed il suddetto di proprietà di Cosulich: essa deve essere nella parte più stretta di almeno 6 m. Perez riesce, grazie al suo avvocato, di aver rispettato la legge ma il commendatore viene trasferito e la questione rimane insoluta. Dopo tre anni l'ingegner Emmer, in seguito ad un sopralluogo, propone di continuare il sopraelevamento dell'edificio a condizione di rientrare i piani superiori con delle terrazze della profondità di due metri. Ancora una volta i lavori sono bloccati a causa di un capoufficio che richiama Perez affermando che le terrazze devono essere rientrate di 4 m. Perez accetta ma riceve, nel novembre 1928, un'altra diffida che impone la demolizione della terrazza. Anche nel 1929 è documentata una diffida nei confronti di Perez a causa dei lavori non realizzati in conformità al progetto approvato.

   
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    ultimo aggiornamento: 06/02/'09   __
   
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