Alle ore 11.25, il Presidente della IX Commissione Consiliare, Renato Darsié, constata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
NARDIN illustra l’interrogazione oggetto della riunione delle commissioni congiunte.
SABIUCCIU argomenta che in diverse categorie merceologiche i cambi di appalto nell’erogazione dei servizi comportano una maggiore precarietà del lavoro. Nello specifico della situazione della Fondazione La Biennale, afferma che l’accordo sindacale firmato prevede nessun diritto di priorità per gli ex lavoratori, nessuna formazione professionale per i nuovi assunti. La nuova società di lavoro interinale a cui è stato affidato il servizio, attua contratti di lavoro spezzati, sempre meno di 15 giorni lavorativi per poter risparmiare sui ratei del TFR e sul costo del lavoro. Sottolinea il fatto che se le amministrazioni pubbliche tollerano queste situazioni c’e il rischio che senza l’introduzione di correttivi efficaci, un domani la precarietà del lavoro possa diventare una costante.
LAVORATORI afferma che normalmente la Biennale assumeva circa 80 / 100 persone per garantire il funzionamento di mostre e varie manifestazioni programmate, garantendo alla fine del periodo una priorità per le successive assunzioni. Dal 2003 si è passati ad una gestione mista con l’ausilio della collaborazione dell’agenzia di lavoro interinale Verona 83 e Obiettivo Lavoro, e 26 dipendenti erano ancora assunti dalla Biennale per assistenza e controllo del pubblico. Il 23/07/2004 è stato firmato un nuovo accordo sindacale per la gestione dei servizi affidandolo totalmente all’agenzia ADECCO. La stessa ha instaurato dei corsi di formazione per poter lavorare, anche se lo stesso personale era già formato perché ci lavorava da anni, ma alla fine di questi corsi nessuno è stato chiamato. Chiedono di invitare la Fondazione La Biennale di rivedere la sua posizione nell’accordo sindacale, dando la possibilità ai “vecchi” lavoratori stagionali di poter essere reinseriti nella prossima mostra, e non scegliendo solo quelli opportunamente selezionati dall’ADECCO.
VETTOR comunica che il Presidente della Biennale, Davide Croff è fuori Venezia per degli impegni istituzionali. Riepiloga la cronologia storica degli avvenimenti, e dichiara che alla nuova agenzia di lavoro, l’ADECCO erano stati forniti tutti i nominativi e i recapiti telefonici degli ex lavoratori stagionali, ma che non esiste nessun vincolo dato che l’agenzia ha la massima discrezionalità nelle scelte del personale. Anche a seguito di un interrogazione parlamentare la Biennale si sta muovendo per cercare di tutelare gli ex lavoratori, e ha chiesto di recente la copia del contratto di lavoro degli stagionali.
DARSIE’ osserva che con questi cambiamenti si è verificato:
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un peggioramento delle condizioni lavorative dei stagionali
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una maggiore precarietà del lavoro
PETTENO’ P. afferma che la Biennale deve dare priorità ai vecchi lavoratori, e si interroga su come può intervenire il Comune di Venezia, quale socio pubblico, quando non vengono rispettate le liste di priorità per gli ex lavoratori stagionali. Chiede che la Biennale ristabilisca le vecchie priorità nelle liste di chiamata, altrimenti si dovrebbero interrompere tutti i rapporti economici previsti nel Bilancio 2005 dato che il Comune non può finanziare chi non rispetta i lavoratori. Chiede un’azione da parte del Sindaco nel prossimo consiglio di amministrazione della Biennale per far rispettare le giuste regole.
REATO osserva che troppo spesso si utilizza la precarietà del lavoro per salvaguardare la continuità nella prestazione del servizio, come anche in altre aziende pubbliche ad esempio SAVE, VESTA e ACTV. Sottolinea il fatto che gli appalti per l’erogazione di servizi anche in ottica delle future gare a livello europeo devono tutelare i lavoratori. Chiede quanto costa l’affidamento diretto con cooperative dei servizi precedentemente svolti dai lavoratori e chi si è aumentato i premi “aziendali” all’interno della Biennale. Condivide anche lui il fatto che deve essere ripristinata la situazione precedente per tutelare i lavoratori stagionali.
VAZZOLER chiede di sapere quanto è stato il risparmio come costo del lavoro del personale, per capire se è sta un operazione dettata da esigenze di bilancio. Sottolinea che, purtroppo, il principio della continuità del lavoro viene meno applicato per gli enti pubblici rispetto ai privati.
AGOSTINI sottolinea il problema di salvaguardare La Biennale come capitale umano e culturale, ma che il Comune non può stare indifferente davanti al danno che stanno subendo gli ex lavoratori stagionali. Propone un ordine del giorno da presentare in Consiglio Comunale per ribadire i concetti espressi in sede di commissione e per ribadire il concetto della funzione politica e di indirizzo che competono al Consiglio Comunale.
DAPPORTO sottolinea il fatto che bisogna dare una risposta celere ai lavoratori con un’iniziativa del Sindaco per ripristinare la priorità del diritto di precedenza e garantire quelle minime aspettative per i lavoratori.
DARSIE’ sintetizza gli argomenti emersi in sede di riunione di commissioni:
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la presentazione di un Ordine del Giorno con le ipotesi della qualità e della precarietà del lavoro
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il reintegro del diritto di priorità per gli ex lavoratori stagionali
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la necessità di un interlocutore con la Biennale e l’invito ai sindacati a rivedere la posizione assunta in sede di accordo
Alle ore 12.30, esaurito l’ordine del giorno ed in assenza di altre richieste di intervento, la riunione viene chiusa.