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verbale - II^ Commissione
Seduta del 10/12/2004

 

convocazione

resoconto sintetico

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Consiglieri componenti la Commissione: Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Pierluigi Gasparini, Ugo Bissacco, Alberta Rincorosi, Danilo Rosan, Pietrangelo Pettenò, Enrico Nardin, Sergio Vazzoler, Gianfranco Bettin, Renato Darsiè, Sandro Bergantin, Sergio Meconi, Gabriele Senno, Saverio Centenaro, Luca Rizzi, Nicola Bottacin, Raffaele Speranzon, Giorgio Suppiej


Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Pierluigi Gasparini, Alberta Rincorosi, Pietrangelo Pettenò, Enrico Nardin, Sergio Vazzoler, Renato Darsiè, Saverio Centenaro, Luca Rizzi, Livio Marini (sostituisce Ugo Bissacco), Giovanni Frezza (sostituisce Giorgio Reato), Michele Zuin (sostituisce Sergio Meconi), Andrea Dapporto, Nadi Pettenò


Altri presenti: Paolo Costa, Sindaco; Ugo Campaner, Assessore ai Servizi Pubblici e Aziende; Armando Peres, Assessore al Turismo; Marco Corsini, Assessore agli Affari Legali; Romanelli, Musei Civici; Favaretto, Direttore Generale Casinò di Venezia S.p.A.; Piantini, Presidente Casinò Municipale di Venezia S.p.A.


 
Ordine del giorno della seduta

  1. Discussione dell'interrogazione nr. d'ordine 2485 con oggetto: 'Casinò di Venezia S.p.A.', inviata da Michele Zuin;
     
  2. Discussione dell'interrogazione nr. d'ordine 2486 con oggetto: 'Casinò Municipale di Venezia S.p.A.', inviata da Michele Zuin;
     
  3. Discussione dell'interrogazione nr. d'ordine 2487 con oggetto: 'Casinò di Malta', inviata da Michele Zuin.


Verbale della seduta
 

Il Presidente GASPARINI, constatata la presenza del numero legale, alle ore 15.45 dichiara aperta la seduta. In attesa dell’arrivo degli Assessori e del Sindaco, da la parola al Direttore Generale di Casinò di Venezia S.p.A. Favaretto che risponde all’interrogazione nr. d’ordine 2305, proponente Renato Boraso, non inserita all’ordine del giorno della Commissione odierna.

FAVARETTO, rispondendo all’interrogazione 2305, in relazione al ridimensionamento del personale direttivo destinato al reparto slot dice che è improprio parlare d’azzeramento degli organici. Ricorda che ai 3 dei 5 dipendenti (a cui è riferita l’interrogazione) sono state proposte mansioni diverse da quelle che svolgevano, nuove mansioni che non sono state accettate dai 3 dipendenti. Da qui sono scaturite una serie di contenziosi, sfociati anche in azioni legali. Alla fine di tutto ciò c’è stato un accordo (recentissimo) tra l’azienda e questi 3 dipendenti, con il ritiro del contenzioso e l’accettazione consensuale di nuove mansioni accettate dai dipendenti. Pertanto il caso relativo a questo personale è chiuso. Favaretto parla anche dell’inserimento d’alcune nuove macchine destinate al reparto slot che a suo dire non hanno portato decremento agli incassi, nonostante un naturale periodo assestamento del volume di gioco collegato a queste slot machine.

GASPARINI, visto che non ci sono interventi d’altri Consiglieri su questo tema. ritiene conclusa la discussione relativa all’interrogazione nr. d’ordine 2305. Da la parola a ZUIN che introduce le interrogazioni nr. d’ordine 2485 e 2486.

ZUIN illustra le due interrogazioni, simili nei contenuti, ma indirizzate ad Assessori diversi: Campaner (Aziende) e Peres (Turismo). Fa notare che dalla stampa ha avuto informazioni sui nuovi investimenti che l’Amministrazione Comunale attuerà con il contributo di Casinò di Venezia S.p.A.. Lamenta il fatto che questo tipo d’informazioni debbono, a suo parere, essere fornite direttamente ai Consiglieri Comunali dagli organi istituzionali. Si dichiara preoccupato per investimenti in campi immobiliari non propri della società Casinò di Venezia S.p.A. Ha saputo che si ventila l’acquisto di Palazzo Grassi, attuale sede museale (proprietà FIAT), nonché la realizzazione dello stadio vicino alla futura “cittadella del divertimento” (ovvero la nuova sede del Venice Casino di Ca’ Noghera). Dice Zuin, a riguardo di questa complessa operazione, che non vede margini tali per permettere questi investimenti. Ravvisa la possibilità che si rischi di indebitarsi e chiede se ci sono riserve sufficienti per queste operazioni finanziarie. Il nocciolo della questione è proprio questo, a suo avviso: che eventuali indebitamenti ricadano sul Comune di Venezia.

ZUIN illustra l’interrogazione nr. d’ordine 2521, non inserita all’ordine del giorno della Commissione odierna. Parla di due milioni di euro che recentemente sono stati destinati alla società Casinò di Venezia S.p.A., dopo il voto in Consiglio Comunale. Su questo tema i revisori dei conti del Comune di Venezia hanno sollevato dei dubbi. Zuin dice che si parla di recenti perdite a carico di Casinò di Venezia S.p.A. Invece, secondo i proponenti l’interrogazione n. 2521, la società che gestisce il Casinò dovrebbe essere agile, non appesantita da nuovi investimenti, per mettersi al riparo dalla concorrenza, puntando al pareggio di bilancio e non a delle perdite, visto che il Casinò di Venezia è sostanzialmente la cassaforte del Comune. Zuin chiede di capire di più sulle ventilate operazioni in atto, affermando che il Consiglio Comunale dovrebbe essere coinvolto in maniera diversa, non marginale, su queste materie. Dice che per essere informati non si deve arrivare a dover fare delle interrogazioni. Invita Giunta e Sindaco a relazionare in Consiglio Comunale su questo contenzioso.

Il SINDACO risponde a Zuin in merito alle interrogazioni nr. d’ordine 2485, 2486 e 2521 dicendo che gli sembra che ci si preoccupi più del dovuto su queste operazioni, che ritiene chiare ed utili alla città. Ricorda a Zuin, che in Consiglio comunale ci si confronta con strategie definite e non in corso d’opera. Il Sindaco dice che le operazioni oggetto delle interrogazioni sono per loro natura di ordinaria amministrazione. Spiega che la società Casinò di Venezia S.p.A. sta andando bene, molto bene, meglio di quanto era preventivato. Che questa società vada bene è una cosa, dice, altra cosa è il raggiungimento dell’equilibrio finanziario. Informa che nel 2004 si sono raggiunti 105 milioni di euro di introiti e che questo volume di entrate sta crescendo in maniera quasi preoccupante. Per assurdo, il problema è l’eccesso di introiti. Costa informa che il Casinò di Venezia è quello che produce più reddito in Italia, senza temere la concorrenza oltre confine. Il Sindaco ricorda che due anni il Consigliere Brunetta ha promosso un’ispezione ministeriale di cui non si sa più nulla (non si conosce l’esito). Costa crede che l’ispezione fatta valuti bene l’operato del Casinò di Venezia ed invita a rendere pubblici il risultato dell’ispezione.

ZUIN chiede al Sindaco se gli risulta che attualmente ci sia un’indagine ministeriale al Casinò.

FAVARETTO risponde che c’è incorso un’analisi del Ministero dell’Economia e Finanze per la verifica della società controllata maltese. Non è un ispezione in senso lato, a suo dire e non è neanche un’ispezione ministeriale; si sta verificando la correttezza dei dati.

Il SINDACO si dice sereno anche sull’operazione Casinò di Malta. Ritornando a parlare degli introiti del Casinò di Venezia dice che si pensa di stabilizzare le entrate sui 105 milioni di euro annui, senza superare questo tetto. Spiega anche che da analisi fatte si è constatata la necessità di adeguare gli spazi dedicati al gioco per ottimizzare le entrate, cioè che è opportuno fare una nuova sede a Ca’ Noghera per anticipare eventuali mosse della concorrenza. La strategia da attuare è fare rapidamente la nuova sede in terraferma anche perché la società Casinò di Venezia S.p.A. ha attualmente necessità di fare investimenti. Dice che si può allungare la durata della convezione con la società che gestisce il Casinò, consentendo di ottenere tempi più lunghi per fare eventuali mutui, il tutto sotto stretto controllo dell’Amministrazione Comunale. Spiega un passaggio a suo dire importante per chiarire quanto chiesto nelle interrogazioni e cioè che con gli oneri di urbanizzazione che Casinò di Venezia S.p.A. deve versare al Comune per realizzare la nuova casa da gioco a Ca’ Noghera si pagherà la costruzione dell’attiguo nuovo stadio.

ZUIN chiede al Sindaco se ha idea a quanto ammontino i sopraccitati oneri di urbanizzazione.

Il SINDACO dice che gli oneri di urbanizzazioni saranno circa 30 milioni di euro e che si è autorizzato la costruzione della nuova sede del Venice Casino. Parla della questione di Palazzo Grassi, dicendo che ha uno specifico significato per l’Amministrazione Comunale. Ricorda che ci sono stati precedenti contatti con gli Agnelli (proprietà) i quali volevano trasformare in albergo Palazzo Grassi. Invece, dice Costa, la Giunta crede nella cultura cioè nel mantenimento dell’attuale ruolo di Palazzo Grassi (sede museale). Aggiunge che è un male perdere, per la città, questi spazi espositivi. Continua dicendo che il Comune di Venezia non aveva fondi a disposizione per questo progetto (acquisto del palazzo). Si è attivata una collaborazione con Casinò di Venezia S.p.A. che prevede l’acquisizione di Palazzo Grassi, senza snaturarne il ruolo, con un ritorno di immagine estremamente favorevole per l’acquirente/utilizzatore. Ci si è pure preoccupati che ci fossero altri soggetti interessati all’acquisto, consoni alla tutela pubblica e culturale del bene. Costa dice che dal punto di vista economico/finanziario l’operazione è a posto.

ZUIN chiede, in relazione all’acquisto di Palazzo Grassi, che ruolo ha la Fondazione Venezia.

Il SINDACO spiega che nell’operazione Palazzo Grassi la strategia scelta è il controllo del Comune di Venezia sulla proprietà del bene e l’uso dell’immobile. Dice che la Fondazione Venezia può entrare in un secondo tempo nell’affare, visto che attualmente non ci sono le condizioni per un dialogo paritetico, anche perché, ribadisce Costa, non ci sono in atto monopoli sulla cultura, da parte di chicchessia, a Venezia. Il Sindaco fa notare ai presenti che l’operazione Palazzo Grassi decade se non si attiva subito l’acquisizione, garantendo la prosecuzione delle attività espositive. Spiega che eventuali sponsor si rapportano con fiducia con un interlocutore pubblico come il Comune di Venezia. Per quanto riguarda il lato finanziario, il bilancio dei prossimi due anni (acquistando e gestendo Palazzo Grassi) si stabilizzerà nei 48 mesi a venire, arrivando al pareggio. Costa informa che l’operazione è stata valutata finanziariamente e certificata. Aggiunge che la documentazione e le informazioni saranno a disposizione del Consiglio Comunale a breve termine.

PETTENO’ P. chiede al Sindaco di chiarire meglio l’operazione Palazzo Grassi.

Il SINDACO risponde a Pettenò P. che la società Casinò di Venezia S.p.A. acquisterà Palazzo Grassi detenendo il 51% della proprietà con un investimento dilazionato nei prossimi due anni.

PETTENO’ P. chiede se quest’operazione va ad incidere sul Bilancio del Comune di Venezia, cioè se ci si indebita.

Il SINDACO dice a Pettenò P. che non si tocca il Bilancio del Comune con quest’operazione e che il bilancio di Casinò di Venezia S.p.A. dovrebbe tendere al pareggio con l’acquisto di Palazzo Grassi. Ricorda che le entrate di Ca’ Noghera (Venice Casino) saranno stabilizzate dopo il pagamento degli onore di urbanizzazione per la costruzione della nuova sede. Costa dice che alla prossima Giunta si presenterà la convenzione con Casinò di Venezia S.p.A.

ZUIN chiede se la società Casinò di Venezia S.p.A. ha passato le informazioni relative alle ventilate operazioni finanziarie all’assemblea dei soci. Continua il Consigliere chiedendo se il Casinò di Venezia con queste operazione andasse in perdita come si comporterà il Comune di Venezia cioè se si accollerà i debiti, coprendo i costi degli investimenti. Zuin dice che è questo il problema, visto che anche i revisori dei conti del Comune di Venezia sollevano dubbi sulle operazioni su cui si dibatte, ventilando il rischio di un indebitamento finale a carico dell’Amministrazione Comunale, con le negative ripercussioni sulla collettività. Zuin ricorda che il parere dei revisori dei conti, in quanto organo indipendente, non va sottovalutato.

Il SINDACO dice che non si fida del parere dei revisori dei conti su queste operazioni finanziarie.

ZUIN risponde al Sindaco che non è bello, per la collettività, che il primo cittadino non si fidi dei revisori dei conti del Comune di Venezia. Chiede Zuin al Sindaco se ha qualcosa da aggiungere sull’argomento.

FAVARETTO parla dei bilanci del Casinò di Venezia. Dice che i revisori dei conti hanno controllato i bilancio del Casinò solo da una certa data in poi e che il bilancio 2001 non è stato certificato dai revisori, questo perché nessuno ha voluto certificare la controllata Vittoriosa Gaming di Malta. In relazione al bilancio 2004 dice che la società Casinò di Venezia non chiede al Comune di rinunciare ad un euro per quanto gli è dovuto. Spiega che sono state chieste all’Amministrazione Comunale delle certezze per la gestione della società. Favaretto dice che il Comune introiterà, nel 2004, una cifra pari a 4,3 milioni euro in più. La convenzione attuale prevede che oltre i 174 milioni di euro di entrate la società, paradossalmente, ci rimette. Spiega che oltre a questo limite di introiti più aumentano gli incassi più aumentano le perdite legate alla gestione/implementazione del gioco. Il conto economico, con questo volume di entrate viene sbilanciato dai costi. Nel 2004 il conto economico prevede 21 milioni di euro in più. Favaretto dice che con l’attuale convenzione e con le attuali entrate, si rischia di finire in rosso all’aumentare delle entrate.

ZUIN sottolinea che il Sindaco dice che ci saranno dei benefici per le operazioni che la società Casinò di Venezia ha in progetto di fare e, contemporaneamente, il Direttore Generale Favaretto invece ha appena spiegato che la società, nonostante aumentino gli introiti, sta rischiando di andare in rosso. Zuin chiede come si spiegano queste dichiarazioni.

CAMPANER dice che la convenzione stabilisce che Casinò di Venezia è un società a servizio (strumentale) del Comune di Venezia, con la finalità intrinseca dell’efficienza/efficacia dei risultati. Dice che i trasferimenti in conto capitale ottimizzano il buon trasferimento delle risorse.

ZUIN dice che il Consiglio è stato informato che servono 2 milioni di euro da restituire alla società Casinò di Venezia per problemi di bilancio. Chiede chiarimenti, visto che dichiarazioni, conti e resoconti non spiegano cosa sta succedendo.

Il SINDACO dice che si va tendenzialmente verso il pareggio di bilancio con il Casinò.

ZUIN chiede al Sindaco i documenti sull’ispezione ministeriale.

Il SINDACO dice che sia l’Onorevole Brunetta a fornire i documenti dell’ispezione, se li ha.

FAVARETTO spiega la complessa operazione del Casinò di Malta dicendo che è nata in maniera ingarbugliata per condizioni finanziarie locali, ma che si sta tendendo al pareggio del bilancio e, con la costruzione di un nuovo albergo e di una darsena, il Comune di Venezia uscirà dall’operazione senza rimetterci.

ZUIN manifesta perplessità sull’operazione Casinò di Malta, sulla sua opportunità e sulla complicazione delle società coinvolte a Malta dicendo che sembrano una sorta di scatole cinesi.

Alle ore 17.20 il Presidente Gasparini dichiara conclusa la seduta.


 

 

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