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Urbanistica

Ogni programma di referato va articolato, ai sensi dell'art. 10 dello Statuto, nei seguenti punti:
1. La situazione in atto
2. Obiettivi per il quinquennio 2000-2005
3. Obiettivi per il 2001
4. Politiche e strumenti


PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE PER LA TERRAFERMA
L'approvazione di questa variante, adottato dal C.C. il 25/01/99 con deliberazione n. 16, deve avvenire con tempi e modalità adeguati alle forti aspettative presenti in città.

Tali aspettative sono rappresentate in modo significativo dalla qualità articolata e dal numero delle osservazioni pervenute al giugno 2000: si tratta di ben 1462 richieste che contenendo spesso più di una proposta di modifica portano a 2121 le schede analitiche predisposte per le controdeduzioni. Riteniamo si debba dare la massima valorizzazione, reale e non formale, al contributo collaborativo dei cittadini per la formulazione definitiva del piano. Ciò significa che uno dei criteri da assumere deve riguardare l'estensione di un parere singolarmente motivato ad ogni osservazione, secondo criteri oggettivi ed omogenei.

Da questa prima ipotesi analitica e da questo schema preliminare di classificazione emerge un quadro informativo sufficiente per arrivare alla definizione dei sopracitati criteri. In via tecnica le linee per l'individuazione dei criteri sono già formulate ora si tratta di confrontarle con la commissione consiliare per l'approvazione secondo gli impegni assunti in sede di adozione del piano.

ADOZIONE PEEP COMUNALE EX LEGE 167/1962
Nella Variante alla Residenza approvata dalla Regione Veneto nel 1998 erano individuate le aree residenziali da assoggettare a interventi di edilizia pubblica; tali destinazioni sono state confermate sostanzialmente - con un aumento del dimensionamento complessivo - nella Variante Generale del 1999.

La L. 167 con successive modifiche dimensiona l'edilizia economica e popolare ad un minimo del 40% rispetto al fabbisogno complessivo di edilizia abitativa nell'area per un periodo decennale. Il piano prevede interventi a Tessera, Bissuola, Cavergnago, Terraglio, Zelarino, Gazzera, Chirignago, Catene, Ca' Sabbioni. . . . . .

L'accoglimento di tali insediamenti spesso problematico per i quartieri interessati. La tipologia del passato, l'aggravio sui servizi sono motivo di una certa diffidenza e prevenzione verso nuovi insediamenti, a questo va aggiunto che spesso l'eccessiva parcellizzazione dei lotti ha prodotto anche lungaggini infinite se non l'inutilizzo di alcune aree.

Si tratta quindi di gestire questa nuova fase superando la rigidità e schematicità dei modelli di attuazione del PEEP, ancorati ad una logica di nuova edificazione con funzioni esclusivamente residenziali, povere di funzioni complesse e diversificate, povere anche nei soggetti attuatori essendo limitati a quelli "storici" dell'ERP (IACP, cooperative, imprese di costruzione).

Abbiamo trovato in questa direzione una disponibilità e una sensibilità rinnovata da parte di diversi operatori collegata alla trasformazione della stessa domanda presente oggi sul mercato della casa con il prevalere di elementi di qualità spesso ignorati nel passato.

Per favorire tali processi di crescita urbano qualitativo si potrebbe assumere un ruolo pubblico più marcato svolgendo una funzione particolare di controllo e promozione anche attraverso l'Immobiliare. Il governo pubblico di questo processo comporta l'adozione di un nuovo Regolamento di assegnazione, in via di definizione, da assumere disgiuntamente dal piano dal punto di vista formale in modo da non essere sottoposto alla normativa di strumento urbanistico. Tale regolamento potrà essere definito nei prossimi mesi mentre il PEEP può essere adottato in Giunta entro settembre.

RIVISITAZIONE VARIANTE CENTRO STORICO DI MESTRE
Uno strumento di rilevante interesse per Mestre qual è stata la Variante per il Centro Storico mostra oggi insieme con le rilevanti positive realizzazioni, anche alcuni limiti al punto di ritenere necessaria una sua rivisitazione.

Tale rivisitazione darebbe inoltre sistematicità all'intervento in atto di riqualificazione delle sedi culturali pubbliche nel Centro Storico di Mestre. Inoltre l'adeguamento normativo messo in essere è destinato a portare elementi di chiarezza e fattività anche alla realizzazione degli interventi nei centri storici minori della Terraferma dove sono avviati progetti di riqualificazione urbana attorno al centro e alle piazze.

STRUMENTI ATTUATIVI
Quello degli strumenti attuativi è uno dei nodi strategici a cui dedicare il massimo di attenzione se si vuole effettivamente dotare la città di quei caratteri di efficienza e tempestività di risposta che costituiscono oggi gli elementi fondanti di una concreta capacità "concorrenziale" e quindi "appetibilità" economica dall'operare a Venezia e nel suo territorio urbano.

A titolo esemplificativo alcune di queste tipologie:

Strumenti attuativi di iniziativa pubblica oggetto di impegno in parte già predisposto, in parte già avviato alla valutazione della Giunta o del Consiglio altri da predisporre ex novo.

Attraverso l'Edilizia Convenzionata:
Programmi di Recupero Urbano, con acquisizione mediante accordo di programma dei finanziamenti presso il CER e la Regione del Veneto, realizzati da privati o parzialmente gestiti in fase esecutiva dai LL.PP., e con la collaborazione in alcune fasi del Patrimonio e del settore Casa, fermo essendo rimasto il coordinamento di tutte le fasi di realizzazione e di controllo da parte dell'ufficio.

Programmi di recupero urbano, con acquisizione mediante accordo di programma dei finanziamenti presso il CER e la regione Veneto, in corso di redazione o di perfezionamento per quanto riguarda gli strumenti attuativi, gli schemi di convenzione con i privati e il completamento dell'iter per gli accordi di programma:
- PRU di Bissuola nord C2.19
- Contratto di Quartiere Bissuola (spostamento campo nomadi)
- PI Catene C2.37
- PRU Gazzera C2RS.78-C2.22 (proposta dei proprietari privati da selezione pubblica);

Programmi di Recupero Urbano, predisposti per l'iter di approvazione in variante con legge regionale 23/1999:
· PRU di Via Torino, area deposito ACTV (proposta SVET da selezione pubblica, in itinere)

Collaborazioni al nuovo PEEP Comunale:
· collaborazione alla progettazione (già avviata) dei piani attuativi per i nuclei di Gazzera (C2.30, C2.31) e Bissuola (C2.9, C2.10).

Strumenti attuativi di iniziativa privata
Piani di lottizzazione, Piani di Recupero, progetti di utilizzo sono resi possibili in particolare dalla Variante alla Residenza e quella di Porto Marghera. Ricordiamo che la legge n. 136 del 30.4.1999 prevede tempi certi per l'iter approvativo del Consiglio Comunale: 90 giorni.

REVISIONE NORME GENERALI PIANO REGOLATORE COMUNALE
Un lavoro di revisione e semplificazione dalle norme oggi in vigore nelle diverse parti urbanistiche della Terraferma e della Città Antica si rende necessario al fine di provvedere ad un consistente alleggerimento della materia in questione.

Una rilettura critica non facilmente conseguibile nel momento di stesura degli specifici strumenti può oggi essere avviata rendendo le norme più facilmente comprensibili. Ciò sarà possibile ancHe togliendo indicazioni che sono più pertinenti al Regolamento Edilizio, la cui vetustà e conseguente inadeguatezza ha favorito l'appesantimento delle norme. Già nella precedente tornata amministrativa mi risulta sia stata evidenziata la necessità di questa revisione normativa collegata ad un nuovo Regolamento Edilizio.

VARIANTE AL PRG PER BURANO - TORCELLO - MAZZORBO - S. PIERETTO
Per quanto riguarda Burano sia la scadenza della strumentazione vigente e la successiva proroga votata dal Consiglio Comunale, sia la "vicenda Torcello" hanno prodotto un sollecito all'Amministrazione di avviare l'iter di questo nuovo piano. Si tratta di impegnare un nucleo di persone per avviare la fase preliminare di analisi, di confronto con la popolazione e il CDQ per la definizione degli obiettivi e dei criteri da adottare. L'impegno in termini di tempo e personale per l'attuale struttura è tale da esaurire una buona parte delle risorse interne disponibili.

VARIANTE AL PRG PER PELLESTRINA
Analoghe considerazioni valgono per la Variante al PRG per Pellestrina. La notevole mole di interventi per la salvaguardia dell'isola non hanno di pari passo corrisposto ad una possibilità di crescita "governata"; intendendo con questo salvaguardare caratteri e tipologie peculiari senza per questo esercitare un vincolismo soffocante o presunto tale.

Lo stesso PIP di cui si è parlato precedentemente non ha trovato ad oggi una rispondenza tra i possibili soggetti attuativi, creando così qualche difficoltà nella sua definizione. Su questi temi si è già avanzata una fase preliminare di confronto con il C. di Q.

VARIANTI AL PRG PER LIDO
La Giunta Regionale nel restituire la Variante del Lido ha impegnato l'Amministrazione Veneziana ad un riesame sulla destinazione di alcune aree rilevandovi alcune contraddizioni attinenti in particolare a tutele ambientali e paesaggistiche.
Vi è una specifica scadenza - 15 ottobre - per questa deliberazione di Consiglio. Ho titolato il paragrafo Varianti al plurale perché oltre al sopradescritto impegno ci troviamo già nella necessità di produrre una rivisitazione in variante non potendo per questo fruire dello stesso provvedimento di cui si è detto, essendo limitato ai temi da controdedurre. Tale rivisitazione attiene in particolare alla possibilità di realizzare una serie di interventi oggi ancora non permessi dalla variante approvata e però di rilevante interesse se ricondotti a quel Progetto Lido che la Giunta ha delineato: Biennale, Casinò, Centro Congressi con eventuali nuove strutture; alcune trasformazioni d'uso di consistenti comparti immobiliari oggi abbandonati per destinazioni d'uso incongrue come l'ex caserma dei Carabinieri di proprietà della Provincia che l'Ater vorrebbe trasformare in alloggi ERP; o come alcune ex scuole religiose di proprietà di enti che ci propongono la trasformazione in alloggi per anziani, ecc…

AZIONI PER L'AREA LAGUNARE NORD E ISOLE
· Vignole, Certosa area nord: attuazione del PRG vigente (2000) per esecuzione opere pubbliche - viabilità, verde, centro sociale, ambulatorio medico, approdi, ponte tra Certosa e Vignole - in Accordo di Programma con Magistrato alle Acque che deve eseguire marginamento rive. (C'è intesa di massima e una bozza di testo).
· Idroscalo forte di S. Andrea: PRG vigente (2000), da predisporsi due distinti P.P. di attuazione. Idroscalo ancora militare operativo con destinazione nautica (600 posti barca) e servizi connessi (ricettivi impianti ecc… 60.000 mc circa) - da dismettere dall'esercito Forte S. Andrea - militare, non operativo e in via di dismissione, con destinazione museale, culturale, espositivo e ricettivo (30.000 mc). La Regione sta predisponendo un bando per finanziare un progetto di fattibilità di recupero fisico funzionale e un piano economico di gestione. A mio avviso bisogna insistere per la dismissione dell'idroscalo e per l'intervento unitario sui complessi. (per redazione S.U. 6 mesi).
· Certosa area sud entro la cinta muraria: PRG '82 vigente, P. di R. vigente destinazione a parco urbano e territoriale. E' necessario completare la progettazione della parte dell'isola non recuperata, con interventi ormai conclusi, pena la funzionalità del tutto. Si ipotizza la creazione di un centro ambientale residenziale, quale porta del parco della laguna, in autonomia gestionale (vedi relazione specifica - 8 mesi).
· S. Erasmo centro: P.P. in scadenza (primavera 2001). Si propone la redazione di una Variante PRG in coerenza con il PRG appena approvato (2000) per il resto dell'isola. I temi riguardano l'adeguamento dei servizi civici e la ricomposizione spaziale dell'aggregato urbano. Con la medesima nuova PRG si propone l'adeguamento-aggiornamento della precedente per alcuni aspetti normativi e di destinazione d'uso. (6 mesi).
· Isola dei Laghi: Progetto Life-Natura, Orti anziani, capanni pescatori - occorre predisporre progetto edilizio come variante Legge 1 al PRG. (8 mesi). C'è già un finanziamento L.S. di 300 milioni e Determinazione Dirigenziale per studi preliminari.
· Lazzaretto Nuovo: proprietà demaniale in concessione Archeo-Club. PRG vigente (2000). Si propone intervento in analogia a Sacca Sessola e S. Giacomo in Paludo (contributo di L.S. per la creazione di foresteria per laboratorio archeologico).
· Scarpa Volo Mazzorbo: Azienda agricola di proprietà comunale. Da redigere progetto edilizio definitivo e programma di gestione (da affidare ad associazioni e cooperative in autonomia finanziaria). Foresteria per 18 posti letto (8 mesi).
· Case gotiche Mazzorbo: (di fronte a Scarpa-Volo) Comunali da decidere se attivare ostello (48 posti letto), previsto dal piano vigente in sinergia con il precedente punto (progetto 8 mesi finanziamenti regionali). Gestione come al punto precedente.

VIABILITA' E MOBILITA'
Con l'Assessore competente si è avviata una collaborazione che ha coinvolto anche l'Anas con lo scopo di favorire gli interventi urgenti in tema di mobilità e viabilità quali ad esempio:

· Attuazione del S.F.M.R. che comporta alcune possibili variazioni in particolare alle stazioni.
· Sottopasso del Terraglio nella zona di nuovi insediamenti commerciali e futuro collegamento Ospedale-Bivi.
· Definizione direttiva per la progettazione delle infrastrutture necessarie per l'accessibilità delle aree del Parco Scientifico e Tecnologico di Marghera.
· Definizione degli strumenti necessari alla realizzazione del nuovo ponte stradale da parte dell'Autorità Portuale e della nuova viabilità conseguente.

PIANO URBANISTICO COMMERCIALE
Il decreto legge 114/98, la corrispondente legge Regionale 37/99 impongono la predisposizione di tale piano subordinandovi l'autonomia dall'Ente locale nella gestione dell'attività commerciale (esclusi i macro insediamenti che rivestono competenza regionale). L'inadempienza attuale comporta il commissariamento del Comune in questo ambito, si è cercato pertanto di recuperare il ritardo definendo - in collaborazione con il settore attività economiche e produttive - disposizioni specifiche per il Centro Storico, sia per le aree di espansione in Terraferma che potranno integrarsi con il lavoro di perfezionamento della variante della Terraferma.

TRASFORMAZIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE IN PIENA PROPRIETA'
Riguarda i vecchi interventi in aree PEEP, garantisce introiti per 20-25 miliardi ma c'è un organico inadeguato.

PIANO DELLA LAGUNA
In corso di redazione da parte arch. M. Toniolo.

VARIANTE PER I SOTTOTETTI
In corso di redazione per adeguarsi alla nuova legge regionale (settembre).

PROBLEMATICHE PENDENTI TRA COMUNE DI VENEZIA E ATER
Si tratta di una decina di situazioni da definire su vari punti del territorio comunale in cui vi sono o contenziosi o difficoltà di portare a termine programmi di ERP.

RAPPORTI CON REGIONE E PROVINCIA
Si tratta di temi con implicazioni tali da costituire oggetto di rapporti politici con altre istituzioni. Tuttavia commetterei un'omissione se non segnalassi il lavoro della regione per approvare un Piano d'Area che doveva essere dell'Area centrale (Riviera del Brenta), ma potrebbe assumere caratteri di pesante interferenza anche nel Comune di Venezia.

La regione non è nuova a forzature di questo tipo sia formali (fare i piani invece di legiferare) sia sostanziali (invece di decidere sulle proprie competenze, esempi clamorosi idrovia e grande viabilità, si sostituisce ai comuni nel fare gestione urbanistica). Alla Provincia competerebbe opporsi a simili operazioni, ma già con il Piano di Area del Veneto Orientale si è riscontrata con tutti gli opportunismi localistici che questo subdolo processo mette in moto.

Riteniamo importante una nostra presenza e iniziativa.

Assessore Giampaolo Sprocati

 
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