
Il Parlamento Italiano, nell'istituire, con la legge 211 del 2000, il Giorno della Memoria ha scelto la data del 27 gennaio perché proprio il 27 gennaio 1945 venne liberato il campo di sterminio di Auschwitz. E' una ricorrenza dedicata al ricordo della Shoah, dello sterminio del popolo ebraico in Europa e di tutti coloro che vi si opposero. Non è però soltanto commemorazione: serve soprattutto per capire come si è potuti arrivare a quell'orrore e per prevenire. E', infatti, proprio attraverso la conoscenza e la comprensione che si possono - che si devono - creare le condizioni affinché tale orrore non abbia più a ripetersi.
E' per questo che il Comune di Venezia ha voluto anche quest'anno lavorare per organizzare l'iniziativa, nella convinzione che momenti altamente simbolici, come è il Giorno della Memoria, contribuiscano a sviluppare i valori della fratellanza, dell'accoglienza, del rispetto reciproco, della pace.
Va, peraltro, sottolineato il metodo seguito: il programma non è frutto della scelta soggettiva di un'Istituzione, ma è scaturito dalle idee, dalle proposte, dai contributi di molti che hanno deciso di costituirsi nel Coordinamento cittadino per il Giorno della Memoria. Di esso fanno parte numerosi Uffici del nostro Comune (Centro Pace, Servizi Educativi, Ufficio Attività Cinematografiche), la Comunità Ebraica, le Associazioni Partigiane e dei Perseguitati Politici.
Il 27 gennaio, alle 10, al Teatro Goldoni ci saranno le testimonianze di alcune persone che hanno vissuto l'esperienza del lager e della persecuzione. Ad esse seguirà Brundibar, un'opera musicale messa in scena per la prima volta dai bambini del campo di deportazione di Terezin il 23 settembre 1943. Accanto a questa manifestazione, sono stati promossi numerosi incontri e iniziative rivolti, soprattutto, al mondo della scuola.
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