Politiche giovanili
Ogni programma di referato va articolato, ai sensi dell'art. 10 dello
Statuto, nei seguenti punti:
1. La situazione in atto
2. Obiettivi per il quinquennio 2000-2005
3. Obiettivi per il 2001
4. Politiche e strumenti
1. Spazi metropolitani giovanili
2. Aggregazione, creatività e turismo giovanile
3. Centro pace, laboratorio dell'associazionismo pacifista
4. L'esperienza degli obiettori di coscienza.
In una città che subisce un veloce invecchiamento, le realtà
giovanili sono diffuse nel territorio urbano spesso sotto traccia; si
concentrano nella terraferma periferica (sempre più multietnica
e multiculturale) o vivono i luoghi studenteschi e universitari come cittadinanze
in transito eppure con l'aspettativa di rimanere e di inserirsi negli
ambiti sempre più ampi delle nuove professioni immateriali.
I soggetti di riferimento di un insieme di politiche giovanili non possono
essere immaginati e approcciati come una categoria sociale e sociologica
neutra, uniforme, indistinta, ma come una molteplicità di soggetti
e di realtà frammentarie, contraddittorie, mutevoli. E' in questo
tessuto di espressioni collettive, associate o informali, che l'ente locale
può agire per valorizzarne l'insieme di istanze, di bisogni, di
aspettative, di stimoli, di progetti, di identità. E' sul terreno
della produzione di socialità, di culture, di linguaggi, soprattutto
quelli più innovativi e di frontiera, che le politiche giovanili
possono esprimersi quale offerta di strumenti, supporti, contributi, elementi
organizzativi, percorsi progettuali, spazi e risorse, in grado di promuovere
protagonismo e produzione culturale e sociale.
A tal fine, le politiche giovanili saranno orientate verso il superamento
della sola erogazione di servizi e della logica operatore/utente, in favore
di una valorizzazione delle potenzialità delle esperienze giovanili,
dei giovani come promotori di se stessi e come risorsa per la comunità.
In questa direzione è necessario procedere ad un monitoraggio di
risorse, di spazi e di esperienze, anche attraverso la costruzione di
un apposito servizio (una sorta di Ufficio Spazi Metropolitani), capace
di indagare, di interloquire, di recepire e di offrire consulenze e strumenti
progettuali, di mettere in rete i soggetti, di aprire luoghi giovanili.
In secondo luogo, si cercherà di innovare la realtà dei
centri di aggregazione giovanili, valorizzando e rafforzando l'esperienza
sin qui costruita e aprendoli a nuove realtà associative, capaci
di produrre servizi partecipati, culturali e sociali. Questo lavoro di
promozione del protagonismo giovanile, si accompagnerà ad una forte
attenzione e collaborazione con le esperienze autogestite esistenti in
città, che sono ormai diventate realtà vivacissime, veri
e propri laboratori culturali e sociali nel tessuto giovanile.
I temi centrali della programmazione saranno quelli dell'aggregazione,
della creatività e del turismo giovanile, intorno ai quali si è
andata sviluppando, negli anni, la progettualità dell'intero Servizio,
con l'obiettivo di promuovere opportunità e risorse concrete per
i giovani sotto il profilo sociale, artistico e culturale.
Sostenere e valorizzare la creatività, significa fornire luoghi,
opportunità, occasioni per esprimere forme culturali e artistiche
sempre più innovative, ma anche far vivere laboratori di elaborazione
e di pratica artistica diffusa nel territorio. Significa riportare Venezia
ad assumere un ruolo importante nello scenario italiano e ponte per i
circuiti europei, promovendo le tante giovani espressioni artistiche presenti
in città. Così, nel campo del turismo giovanile, si lavorerà
sui flussi turistici delle giovani generazioni, mettendo a punto offerte
turistiche che coinvolgano e facciano scoprire il territorio cittadino,
con occasioni d'arte, di culture e di percorsi alternativi, coinvolgendo
associazioni e soggetti giovanili attivi sul campo.
Analogo impulso sarà dato alle attività del Centro Pace,
che dovrà diventare un vero e proprio laboratorio permanente dell'associazionismo
pacifista cittadino, in rete con scuole, servizi - in primo luogo il Settore
Politiche Internazionali - istituzioni, fondazioni non solo veneziane,
capace di stare con un proprio percorso all'interno del dibattito e delle
realtà nazionali ed internazionali.
Per quanto riguarda, infine, il Servizio Civile, accanto alla gestione
ordinaria del servizio, sarà data continuità alle iniziative
di recente avviate nell'ambito della formazione, qualificando ulteriormente
l'esperienza degli obiettori di coscienza nelle attività dell'Amministrazione
Comunale.
Assessore Giuseppe Santillo
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