Non può ricoprire la carica di sindaco, presidente
della provincia, consigliere comunale, provinciale o circoscrizionale:
1) l'amministratore o il dipendente con poteri di
rappresentanza o di coordinamento di ente, istituto o azienda soggetti a vigilanza
rispettivamente da parte del comune o della provincia o che dagli stessi riceva, in via
continuativa, una sovvenzione in tutto o in parte facoltativa, quando la parte facoltativa
superi nell'anno il dieci per cento del totale delle entrate dell'ente;
2) colui che, come titolare, amministratore, dipendente
con poteri di rappresentanza o di coordinamento ha parte, direttamente o indirettamente,
in servizi, esazioni di diritti, somministrazioni o appalti, nell'interesse del comune o
della provincia, ovvero in società ed imprese volte al profitto di privati, sovvenzionate
da detti enti in modo continuativo, quando le sovvenzioni non siano dovute in forza di una
legge dello Stato o della regione;
3) il consulente legale, amministrativo e tecnico che
presta opera in modo continuativo in favore delle imprese di cui ai numeri 1) e 2) del
presente comma;
4) colui che ha lite pendente, in quanto parte di un
procedimento civile od amministrativo, rispettivamente, con il comune o la provincia. La
pendenza di una lite in materia tributaria non determina incompatibilità. Qualora il
contribuente venga eletto amministratore comunale, competente a decidere sul suo ricorso
è la commissione del comune capoluogo di circondario sede di tribunale ovvero sezione
staccata di tribunale. Qualora il ricorso sia proposto contro tale comune, competente a
decidere è la commissione del comune capoluogo di provincia. Qualora il ricorso sia
proposto contro quest'ultimo comune, competente a decidere è, in ogni caso, la
commissione del comune capoluogo di regione. Qualora il ricorso sia proposto contro
quest'ultimo comune, competente a decidere è la commissione del capoluogo di provincia
territorialmente più vicino;
5) colui che, per fatti compiuti allorché era
amministratore o impiegato, rispettivamente, del comune o della provincia ovvero di
istituto o azienda da esso dipendente o vigilato, è stato, con sentenza passata in
giudicato, dichiarato responsabile verso l'ente, istituto od azienda e non ha ancora
estinto il debito;
6) colui che, avendo un debito liquido ed esigibile,
rispettivamente, verso il comune o la provincia ovvero verso istituto od azienda da essi
dipendenti è stato legalmente messo in mora ovvero, avendo un debito liquido ed esigibile
per imposte, tasse e tributi nei riguardi di detti enti, abbia ricevuto invano
notificazione dell'avviso di cui all'articolo 46 del decreto del Presidente della
Repubblica 29 settembre 1973, n. 602;
7) colui che, nel corso del mandato, viene a trovarsi in
una condizione di ineleggibilità prevista nei precedenti articoli.