art. 259. Ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato
Il consiglio dell'ente locale presenta al Ministro
dell'interno, entro il termine perentorio di tre mesi dalla data di emanazione del decreto
di cui all'articolo 252, un'ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato.
L'ipotesi di bilancio realizza il riequilibrio mediante
l'attivazione di entrate proprie e la riduzione delle spese correnti.
Per l'attivazione delle entrate proprie, l'ente
provvede con le modalità di cui all'articolo 251, riorganizzando anche i servizi relativi
all'acquisizione delle entrate ed attivando ogni altro cespite.
Le province ed i comuni per i quali le risorse di parte
corrente, costituite dai trasferimenti in conto al fondo ordinario ed al fondo consolidato
e da quella parte di tributi locali calcolata in detrazione ai trasferimenti erariali,
sono disponibili in misura inferiore, rispettivamente, a quella media unica nazionale ed a
quella media della fascia demografica di appartenenza, come definita con il decreto di cui
all'articolo 263, comma 1, richiedono, con la presentazione dell'ipotesi, e
compatibilmente con la quantificazione annua dei contributi a ciò destinati,
l'adeguamento dei contributi statali alla media predetta, quale fattore del consolidamento
finanziario della gestione.
Per la riduzione delle spese correnti l'ente locale
riorganizza con criteri di efficienza tutti i servizi, rivedendo le dotazioni finanziarie
ed eliminando, o quanto meno riducendo ogni previsione di spesa che non abbia per fine
l'esercizio di servizi pubblici indispensabili. L'ente locale emana i provvedimenti
necessari per il risanamento economico-finanziario degli enti od organismi dipendenti
nonché delle aziende speciali, nel rispetto della normativa specifica in materia.
L'ente locale, ugualmente ai fini della riduzione delle
spese, ridetermina la dotazione organica dichiarando eccedente il personale comunque in
servizio in sovrannumero rispetto ai rapporti medi dipendenti-popolazione di cui
all'articolo 263, comma 2, fermo restando l'obbligo di accertare le compatibilità di
bilancio. La spesa per il personale a tempo determinato deve altresì essere ridotta a non
oltre il 50 per cento della spesa media sostenuta a tale titolo per l'ultimo triennio
antecedente l'anno cui l'ipotesi si riferisce.
La rideterminazione della dotazione organica è
sottoposta all'esame della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali per
l'approvazione.
Il mancato rispetto degli adempimenti di cui al comma 6
comporta la denuncia dei fatti alla Procura regionale presso la Corte dei conti da parte
del Ministero dell'interno. L'ente locale è autorizzato ad iscrivere nella parte entrata
dell'ipotesi di bilancio un importo pari alla quantificazione del danno subito. E'
consentito all'ente il mantenimento dell'importo tra i residui attivi sino alla
conclusione del giudizio di responsabilità.
La Cassa depositi e prestiti e gli altri istituti di
credito sono autorizzati, su richiesta dell'ente, a consolidare l'esposizione debitoria
dell'ente locale, al 31 dicembre precedente, in un ulteriore mutuo decennale, con
esclusione delle rate di ammortamento già scadute. Conservano validità i contributi
statali e regionali già concessi in relazione ai mutui preesistenti.
Le regioni a statuto speciale e le province autonome
di Trento e di Bolzano, possono porre a proprio carico oneri per la copertura di posti
negli enti locali dissestati in aggiunta a quelli di cui alla dotazione organica
rideterminata, ove gli oneri predetti siano previsti per tutti gli enti operanti
nell'ambito della medesima regione o provincia autonoma.
Per le province ed i comuni il termine di cui al comma
1 è sospeso a seguito di indizione di elezioni amministrative per l'ente, dalla data di
indizione dei comizi elettorali e sino all'insediamento dell'organo esecutivo.