art. 229.
Conto economico
Il conto economico evidenzia i componenti positivi e
negativi dell'attività dell'ente secondo criteri di competenza economica. Comprende gli accertamenti e gli impegni del conto del bilancio, rettificati al fine di costituire la dimensione finanziaria dei valori economici riferiti alla gestione di competenza, le insussistenze e sopravvenienze derivanti dalla gestione dei residui e gli elementi economici non rilevati nel conto del bilancio.
Il conto economico è redatto secondo uno schema a struttura scalare, con le voci classificate secondo la loro natura e con la rilevazione di risultati parziali e del risultato economico finale.
Costituiscono componenti positivi del conto economico i tributi, i trasferimenti correnti, i proventi dei servizi pubblici, i proventi derivanti dalla gestione del patrimonio, i proventi finanziari, le insussistenze del passivo, le sopravvenienze attive e le plusvalenze da alienazioni. E' espresso, ai fini del pareggio, il risultato economico negativo.
Gli accertamenti finanziari di competenza sono rettificati, al fine di costituire la dimensione finanziaria di componenti economici positivi, rilevando i seguenti elementi:
a) i risconti passivi ed i ratei attivi;
b) le variazioni in aumento o in diminuzione delle rimanenze;
c) i costi capitalizzati costituiti dai costi sostenuti per la produzione in economia di valori da porre, dal punto di vista economico, a carico di diversi esercizi;
d) le quote di ricavi già inserite nei risconti passivi di anni precedenti;
e) le quote di ricavi pluriennali pari agli accertamenti degli introiti vincolati;
f) imposta sul valore aggiunto per le attività effettuate in regime di impresa.
Costituiscono componenti negativi del conto economico l'acquisto di materie prime e dei beni di consumo, la prestazione di servizi, l'utilizzo di beni di terzi, le spese di personale, i trasferimenti a terzi, gli interessi passivi e gli oneri finanziari diversi, le imposte e tasse a carico dell'ente locale, gli oneri straordinari compresa la svalutazione di crediti, le minusvalenze da alienazioni, gli ammortamenti e le insussistenze dell'attivo come i minori crediti e i minori residui attivi. E' espresso, ai fini del pareggio, il risultato economico positivo.
Gli impegni finanziari di competenza sono rettificati, al fine di costituire la dimensione finanziaria di componenti economici negativi,
rilevando i seguenti elementi:
a) i costi di esercizi futuri, i risconti attivi ed i
ratei passivi;
b) le variazioni in aumento od in diminuzione delle
rimanenze;
c) le quote di costo già inserite nei risconti attivi
degli anni precedenti;
d) le quote di ammortamento di beni a valenza pluriennale
e di costi capitalizzati;
e) l'imposta sul valore aggiunto per le attività
effettuate in regime d'impresa.
Gli ammortamenti compresi nel conto economico sono determinati con i seguenti coefficienti :
a) edifici, anche demaniali, ivi compresa la manutenzione
straordinaria al 3%;
b) strade, ponti ed altri beni demaniali al 2%;
c) macchinari, apparecchi, attrezzature, impianti ed altri
beni mobili al 15%;
d) attrezzature e sistemi informatici, compresi i
programmi applicativi, al 20%;
e) automezzi in genere, mezzi di movimentazione e
motoveicoli al 20%;
f) altri beni al 20%.
Il regolamento di contabilità può prevedere la compilazione di conti economici di dettaglio per servizi o per centri di costo.
Al conto economico è accluso un prospetto di
conciliazione che, partendo dai dati finanziari della gestione corrente del conto del
bilancio, con l'aggiunta di elementi economici, raggiunge il risultato finale economico. I
valori della gestione non corrente vanno riferiti al patrimonio.
I modelli relativi al conto economico ed al prospetto
di conciliazione sono approvati con il regolamento di cui all'articolo 160.
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