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legge speciale per Venezia

Ogni programma di referato va articolato, ai sensi dell'art. 10 dello Statuto, nei seguenti punti:
1. La situazione in atto
2. Obiettivi per il quinquennio 2000-2005
3. Obiettivi per il 2001
4. Politiche e strumenti

Le linee di azione per le politiche di salvaguardia di Venezia e della sua laguna sono quelle definite nel programma del Sindaco, integrato dal verbale di apparentamento della maggioranza, e aggiornate alla luce delle decisioni del Comitatone del 12 luglio 2000 e delle recenti deliberazioni del Consiglio Comunale del 10 e del 24 luglio 2000.
Il quadro di riferimento è andato ulteriormente modificandosi in questi mesi per:

  • la presentazione dell'ultimo rapporto del Panel Internazionale sui Cambiamenti Climatici alla Conferenza ONU dell''Aja sul dopo-Kyoto che rivede in senso preoccupante le previsioni di innalzamento del livello medio del mare nei prossimi decenni;
  • il ripetersi di acque alte per un numero eccezionale di giorni negli ultimi mesi con l'evento eccezionale (+144) del 6 novembre;
  • la riduzione dei finanziamenti per gli interventi di legge speciale prima operata dal governo (che ha ridotto il finanziamento da quello di 260 miliardi di limiti di impegno nel triennio 2001-2003 richiesto dal Comitatone a 100 miliardi nel biennio 2002-2003 motivandolo con la necessità di far fronte alle conseguenze delle alluvioni in Val d'Aosta e in altre regioni lo scorso settembre) e poi, inopinatamente, dal Parlamento che ha ulteriormente ridotto il finanziamento a 79 miliardi di limiti di impegno nel biennio 2002-2003.

    Ciò esige che il Comune di Venezia lavori contemporaneamente e parallelamente lungo tre direttrici:
    1. l'avvio immediato della revisione e rimodulazione del Piano generale degli interventi propedeutica anche alla necessaria revisione della legislazione nazionale speciale per Venezia;
    2. esigere dal governo le decisioni conseguenti a quelle del Comitatone del 12 luglio 2000 sul piano della progettazione degli interventi alle bocche di porto da integrare con quelli diffusi e locali;
    3. l'allocazione oculata delle risorse di legge speciale disponibili e in gestione diretta del Comune accompagnata da ogni attività utile a proporzionare queste risorse alle necessità di manutenzione (anche ai fini della rivitalizzazione) degli insediamenti lagunari.

    Pur nel rispetto delle competenze tra Stato, Regione, Comune di Venezia e altri Comuni in materia di salvaguardia, il Comune di Venezia intende farsi promotore dell''avvio sistematico, secondo le decisioni assunte dal Comitatone dell'8 marzo 1999, dei lavori di revisione e rimodulazione del Piano generale degli interventi da affidare ad un Ufficio di piano riordinato come soggetto tecnico-pubblico, che si avvalga di strutture tecnico-scientifiche appropriate, quali il Co.Ri.La appositamente finanziato dalla Legge speciale; l'esercizio deve avere, tra l'altro, lo scopo di ricostituire un patrimonio adeguato di competenze all'interno di tutte le Amministrazioni Pubbliche preposte e di preparare, in un'ottica federalista, il passaggio del Magistrato alle acque, o delle sue competenze, a un più diretto controllo degli Enti locali, auspicabilmente nell'ambito della costituenda Città Metropolitana.
    E' sulla base dei risultati della predetta revisione del Piano generale degli interventi che si potrà prendere un'iniziativa di revisione della legislazione speciale per Venezia da sottoporre all'attenzione del Parlamento fin dall'inizio della legislatura 2001-2006.
    I predetti lavori di revisione del Piano generale degli interventi dovranno farsi carico di inquadrare in una visione sistemica degli interventi in laguna anche i risultati di quell'ulteriore stadio di approfondimento progettuale dell'intervento con paratoie mobili alle bocche di porto, opportunamente modificato per garantire la miglior agibilità delle attività portuali, e da finalizzare al confronto con le altre alternative prospettate (nessuna chiusura alle bocche; chiusura fissa) sulle cui caratteristiche amministrative (tra progettazione definitiva e progettazione esecutiva ai sensi della legge Merloni) e contenuto tecnico il Comitatone del 12 luglio 2000 ha deliberato debba decidere il Governo.

    E' auspicabile che la decisione del Governo (resa, se possibile, ancora più urgente dalle più recenti previsioni sull'innalzamento dei mari in conseguenza dei cambiamenti climatici e dai ripetuti fenomeni di acqua alta sofferti da Venezia nelle scorse settimane) superi i problemi posti dall'annullamento da parte del TAR del Veneto del decreto Ronchi-Melandri. Ciò significa prevedere di integrare comunque gli interventi di separazione della laguna dal mare con la realizzazione di quegli interventi diffusi e locali, da promuovere sin da ora, che possono in ogni caso concorrere all'obiettivo congiunto di difesa di Venezia dalle acque alte e di risanamento e riequilibrio morfologico della laguna (risagomatura del canale di Malamocco con ripristino dei fondali a -12 metri, aumento della scabrezza nei canali di bocca, libera espansione delle maree nelle valli da pesca, riduzione dei carichi inquinanti provenienti dal bacino scolante, rimedi al dissesto del bacino idrografico sversante in laguna, estromissione graduale del traffico petrolifero in laguna, continuazione del "progetto integrato rii", innalzamento di parti della città, etc.).
    Circa le competenze che più direttamente la legge speciale gli assegna, il Comune di Venezia, con le risorse messe a disposizione dello Stato, è chiamato a garantire direttamente la manutenzione della città e del suo patrimonio edilizio anche ai fini della rivitalizzazione socioeconomica del centro storico e degli altri insediamenti lagunari e, quindi, dell'intera area veneziana. Sulla base dei programmi triennali aggiornati annualmente in sede di bilancio l'Amministrazione in coerenza con le finalità della legge provvederà:

  • in via prioritaria, allo scavo di rii e lo smaltimento dei fanghi, alle opere di sistemazione delle rete fognaria e dei sottoservizi a rete, all'intervento di consolidamento statico degli edifici pubblici e privati prospicienti i rii e opere di difesa dalle acque alte mediante l'innalzamento dei percorsi pedonali;
  • all'acquisizione, restauro e risanamento conservativo di immobili di proprietà del comune;
  • all'erogazione di contributi per il restauro e risanamento edilizio del patrimonio immobiliare privato;
  • all'acquisizione e urbanizzazione di aree da destinare ad insediamenti produttivi.

    Gli interventi per il triennio 2001-2003, condizionati dalla ridotta entità delle risorse riservate a Venezia dalla finanziaria 2001, sono indicati nell'allegato alla bozza di bilancio del Comune per il 2001.

    Si tratta di interventi di grande valore in sé (si pensi all'importanza degli interventi sul patrimonio monumentale e museale, sul patrimonio scolastico esteso alle scuole materne e agli asili nido, alla continuazione degli interventi che hanno reso possibile il venir meno dell'emergenza abitativa, solo per fare alcuni esempi) e che in più agiscono di fatto trasversalmente su pressoché tutte le politiche di settore dell'Amministrazione Comunale. Il che implica che, stante l'ambito territoriale interno alla conterminazione lagunare, sia possibile dirottare sulla terraferma veneziana risorse finanziarie - provenienti da fonti diverse dalla legge speciale - di gran lunga superiori a quelle che sarebbe altrimenti possibile.

    Per tutte le attività direttamente o indirettamente connesse con l'applicazione della legge speciale per Venezia l'amministrazione si avvale dell'apposito ufficio di "Coordinamento della Legge Speciale" che agisce entro la Direzione Programmazione e controllo.

    Il Sindaco Paolo Costa

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