città metropolitana
Ogni programma di referato va articolato, ai sensi dell'art. 10 dello
Statuto, nei seguenti punti:
1. La situazione in atto
2. Obiettivi per il quinquennio 2000-2005
3. Obiettivi per il 2001
4. Politiche e strumenti
La scelta del livello ottimo di governo per le diverse funzioni svolte
dalla pubblica amministrazione richiede più che mai sforzi di collaborazione
e di coordinamento che escono dall'ambito comunale. In quel senso, l'area
metropolitana - che la realtà del Veneto segnala come già
operante attorno a Venezia, Padova e Treviso - si fonda su interessi comuni,
economici e sociali; non solo, si basa sul bisogno presente, ma evidentemente
non ancora consapevolmente condiviso, di raggiungere la massa critica,
sia economica che sociale, per poter competere nell'Unione Europea. Si
fonda sulla convinzione che la pianificazione del territorio, lo sviluppo
economico, il potenziamento delle infrastrutture, l'integrazione sociale
possa realizzarsi meglio su scala metropolitana.
E' però necessario che le istituzioni comunali e le associazioni
economiche e sociali acquisiscano la convinzione che, sempre più,
le dinamiche dello sviluppo economico, la rete delle protezioni sociali
e delle opportunità si dispiegheranno in territori più ampi
degli attuali comuni: in Europa, infatti, è già in atto
l'integrazione tra funzioni territoriali; l'hinterland veneziano deve
saper cogliere il senso di queste trasformazioni.
Difficilmente, come ha dimostrato la storia di questi anni, l'aggregazione
dei Comuni in una città metropolitana, potrà realizzarsi
come semplice atto volontario (così come previsto dalla legge)
se le istituzioni non saranno capaci di cogliere le opportunità
contenute in questo disegno e, parallelamente, la società civile,
in tutte le sue aggregazioni, non rinuncerà alla difesa di ogni
particolarismo.
E' per questo che da Venezia è partito un progetto di collaborazione
con Padova e Treviso per esaltare le sinergie della città centro
veneta, che per dimensione e ricchezza di funzioni è in grado di
vincere la competizione europea e mondiale della "nuova economia"
e della "società dell'intelligenza" e garantire a tutto
il Nordest occupazione, sviluppo e progresso sociale.
La mancanza di un livello di governo metropolitano nel Nordest, attualmente
un'area urbana troppo diffusa, potrebbe diventare presto un fattore penalizzante
per la sua economia, per la sua società nel suo complesso.
L'azione del Comune orientata all'obiettivo finale di dare al Nordest
la "città" di cui ha bisogno e che non può che
costruirsi attorno a Venezia si eserciterà attraverso la promozione
di una associazione con i Comuni di Padova e Treviso e gli altri comuni
che vi vorranno aderire che opererà per definire:
1. l'area metropolitana di Venezia, Padova e Treviso intesa come area
di integrazione funzionale delle funzioni rare da rafforzare coinvolgendo
tutte le forze culturali, sociali ed economiche;
2. la città metropolitana intesa come ente che sovrintenda strategicamente
allo sviluppo dell'area; tra le competenze da prevedere nello statuto
devono essere ricomprese quelle di tutela e gestione della laguna oggi
di competenza del Magistrato alle acque;
3. l'immediato esercizio coordinato di funzioni e servizi in risposta
alle esigenze immediate delle comunità dell'area in tema di:
- tutela e valorizzazione dell'ambiente;
- tutela e valorizzazione beni culturali;
- trasporti, mobilità, infrastrutture;
- servizi di rilevanza metropolitana;
- servizi sociali;
- sicurezza;
- sanità;
- università e formazione professionale;
- servizi per lo sviluppo economico e la distribuzione commerciale.
Il Sindaco Paolo Costa
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