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Cittadinanza delle donne e cultura delle differenze

Ogni programma di referato va articolato, ai sensi dell'art. 10 dello Statuto, nei seguenti punti:
1. La situazione in atto
2. Obiettivi per il quinquennio 2000-2005
3. Obiettivi per il 2001
4. Politiche e strumenti

Le politiche dell'assessorato alla cittadinanza delle donne hanno come obiettivo principale promuovere in tutta l'amministrazione, trasversalmente a tutti i settori, la cultura dell'amministrare che tenga conto che i sessi sono due e che questo è un dato da cui non si deve prescindere, ma dal quale bisogna partire.

Le pratiche sociali e politiche, il pensiero delle donne hanno prodotto e continuano a produrre una cultura della differenza di cui l'amministrazione non sempre tiene conto, né si avvantaggia. E' stato più facile e, forse, più tranquillizzante, favorire politiche di pari opportunità, che collocano le donne, tutte indistintamente, in posizione di svantaggio, e considerano l'uomo quale misura di riferimento e traguardo da raggiungere.

Il pensiero della differenza sessuale, viceversa, rovescia e rivoluziona questa prospettiva, propone una visione del mondo come luogo in cui è avvenuta ed è all'opera la libertà femminile e in cui l'essere donne costituisce non una debolezza e secondarietà, ma una forza, di cui bisogna che le donne per prime siano consapevoli anche nel momento in cui "guardano" alle evidenti disuguaglianze e contraddizioni, lungo le linee del sesso, che ancora segnano pesantemente la realtà.

In questi anni, gli interventi e l'azione dell'assessorato sono stati tesi a valorizzare la soggettività femminile, nelle differenti espressioni e dimensioni, a mettere in circolo l'enorme ricchezza della produzione culturale, politica e artistica delle donne attraverso iniziative culturali, seminari, incontri, dibattiti, convegni promossi, spesso, in collaborazione con associazioni e gruppi di donne della città.

Il Centro Donna ha continuato ad essere, con la sua ricca Biblioteca e gli spazi dedicati all'incontro e alle attività dei gruppi, uno dei luoghi privilegiati per l'informazione, la documentazione, lo studio e la ricerca. All'interno del Centro di trovano anche l'Osservatorio e l'Archivio Nazionale dei tempi delle Città, che consentono l'informazione, l'analisi comparata, il monitoraggio delle innovazioni che riguardano l'organizzazione delle amministrazioni pubbliche (nel '98 la rilevazione ha riguardato 141 città e l'ISTAT, nel Rapporto 1999 sulla situazione del Paese, per le politiche dei tempi delle città, si è avvalso dei dati del nostro archivio).
Il Centro Antiviolenza, servizio pubblico che si avvale della collaborazione di professioniste e di associazioni di donne, si trova ugualmente collocato nel Centro Donna, in modo tale da non separare anche fisicamente i luoghi dell'agio rispetto a quelli del disagio.

STATO DI ATTUAZIONE E LINEE PROGRAMMATICHE
Le Politiche di Cittadinanza delle donne del Comune di Venezia perseguono alcuni obiettivi di fondo:

· promuovere, trasversalmente in tutti i settori dell'Amministrazione, la cultura della differenza, per rendere più permeabili al pensiero femminile anche le istituzioni che governano la città;
· valorizzare la produzione culturale, politica e sociale delle donne, attraverso il potenziamento della biblioteca e l'arricchimento della sua dotazione e l'ulteriore sviluppo delle iniziative che alla biblioteca fanno capo (presentazione libri, convegni, dibattiti su temi e questioni cruciali, oggetto della riflessione ed elaborazione teorica femminile);
· incrementare e riqualificare le forme collaborative con le donne della città e i percorsi in atto di ricerca ed elaborazione nei diversi ambiti;
· valorizzare la presenza sociale, politica ed economica delle donne e la loro capacità di incidere nei processi decisionali ad ogni livello;
· aprire spazi per le giovani e sostenere le loro iniziative, favorire percorsi di presa di consapevolezza e conoscenza della ricchezza della cultura e storia delle donne;
· promuovere l'attività di ricerca delle giovani studiose;
· prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione e di violenza sulle donne, facendo leva sulle pratiche di relazione e offrendo sostegno per il recupero dell'autonomia e dell'autodeterminazione;
· promuovere politiche familiari, riconoscendo e sostenendo la competenza delle donne nelle relazioni familiari e comunitarie;
· promuovere politiche del lavoro femminile che sviluppino concretamente sia la presenza delle donne nel mercato del lavoro locale, che la valorizzazione delle loro professionalità, in collaborazione con sindacati, associazioni di categoria, associazioni e imprese no profit, ecc.;
· promuovere le iniziative e le azioni tese a favorire le relazioni tra donne appartenenti alle diverse comunità, la reciproca conoscenza e lo scambio tra le diverse culture;
· promuovere azioni dirette ad ampliare lo spazio pubblico e l'esercizio di cittadinanza attiva per le minoranze presenti, a vario titolo, nel nostro territorio, a partire da iniziative e progetti ideati e realizzati con insegnanti, associazioni e gruppi di volontariato che già si sono rivolti all'assessorato per il sostegno e la collaborazione alle rispettive attività.

Azioni di partnerariato europeo ed internazionale, già in atto, continueranno a stimolare la realizzazione e diffusione delle "buone prassi" relative agli obiettivi di cui sopra.
Il complesso di questi obiettivi viene perseguito sia con la gestione e lo sviluppo dei servizi e dei progetti attivati dall'Amministrazione come forme di intervento permanente, sia attraverso l'attivazione di progetti sperimentali ed innovativi che rispondano alle forti dinamiche della realtà e della domanda sociale.

Iniziative culturali
Nel corso dell'anno sono già stati programmati incontri e dibattiti su vari temi: la differenza, la cittadinanza, il corpo, la salute, il lavoro, ecc., e presentazioni di libri. Le attività svolte finora sono state quaranta e altrettante sono previste a partire da settembre. In collaborazione con il Centro Montale di Roma è stato organizzato il Convegno Internazionale di poesia, che ha visto più città coinvolte e una giornata di lavoro seminariale a Venezia dedicata al tema "Donna, poesia e società". E' in corso di preparazione un secondo seminario internazionale sulla presenza della cultura delle donne nel mondo di internet, il precedente essendosi svolto con grande successo lo scorso anno. Saranno insediati due comitati tecnico-scientifici per lo studio, la valutazione e le relative proposte per la realizzazione nel 2001 di una mostra sulla storia delle donne e per la realizzazione di una guida storica per e sulle donne a Venezia.

Il Centro Donna, al fine di collaborare alla ricognizione inaugurata dall'antologia delle pittrici venete dal XVI al XX secolo (v. Le tele svelate - Pittrici Venete dal Cinquecento al Novecento. ed. Eidos, Mirano 1996 ), ha avviato un'ampia ricerca sulla presenza di opere delle artiste locali nei Musei Pubblici del Veneto, che ha trovato ulteriore impulso nel Progetto Regionale "Donne Artiste" di catalogazione delle opere pittoriche venete che porterà alla definizione di un Repertorio Regionale delle Opere, di Itinerari Tematici e pubblicazione di un catalogo per la consultazione disponibile anche in Cd-Rom.

Biblioteca
La Biblioteca del Centro Donna è sicuramente uno dei luoghi più conosciuti, simbolicamente significativi e culturalmente preziosi per le donne della nostra come delle altre città. Attualmente 2600 sono le iscritte.

La riqualificazione della Biblioteca si orienta particolarmente alla informatizzazione, onde permettere un accesso più interattivo delle utenti al materiale librario, lo sviluppo delle iniziative "in rete", sia di alfabetizzazione informatica delle utenti sia di sviluppo dei collegamenti con le reti europee di donne, lo sviluppo delle attività con le scuole della città per progetti co-gestiti con le studenti/gli studenti, lo sviluppo di progetti di cultura della differenza attraverso i rapporti con le scuole di cinematografia per giovani, lo sviluppo dei rapporti culturali con il sistema universitario Triveneto, la promozione di collegamenti con le reti delle donne nella Provincia di Venezia.

Il patrimonio librario della Biblioteca (circa 12.000 testi) va incrementato e costantemente aggiornato. E' necessario provvedere quanto prima a dotare il servizio di una bibliotecaria professionalmente formata, in grado di svolgere in modo efficiente questo delicato compito. Va ripreso e stabilizzato il servizio ( interrotto per carenza di personale ) di consegna a domicilio di libri prenotati telefonicamente da donne impossibilitate a raggiungere il Centro, in particolare anziane in perdita di autonomia o non autosufficienti.
La postazione Internet, aperta tre volte la settimana, ha visto la presenza di 1050 utenti. Sono stati promossi 30 corsi di informatica di base e avanzati. L'interesse e l'adesione all'attività Internet suggeriscono la continuazione e il potenziamento dell'attività, anche attraverso una riorganizzazione degli spazi.

Osservatorio
Lo sviluppo dell'Osservatorio prevede l'informatizzazione e l'implementazione della Banca dati "Tempi delle città", in connessione con i Progetti Europei già avviati con "la rete delle donne del Mediterraneo e dei Balcani", la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Forlì, le città di Barcellona e di Malaga, nonché i nuovi Progetti in previsione per la Rete Urban. Inoltre l'Osservatorio continuerà a produrre la Collana dei Quaderni, legati sia alla valutazione dei servizi prodotti sia alla documentazione delle iniziative delle Associazioni di donne e a collaborare con le iniziative dell'Ufficio "cittadinanza delle donne e qualità della vita urbana", specialmente per il lavoro della Segreteria per la Ricerca Urban, per l'organizzazione degli incontri tra le 9 città di detta rete, oltre a sviluppare i rapporti con IRP, Istat, COSES e sistema Universitario Triveneto per la raccolta e l'utilizzo degli indicatori di genere sul territorio del Comune.
Tutti i dati relativi alla ricerca effettuata sulla politica dei tempi attuata in 76 città italiane vanno aggiornati e informatizzati così come le notizie relative a delibere, pubblicazioni, convegni, iniziative e ricerche. Si prevede l'inserimento in Internet della Banca dati relativa ai tempi e orari delle città e di promuovere una ricerca in collaborazione con l'Istituto di ricerca sulla Popolazione del CNR di Roma sulla " percezione della violenza e delle nuove tipologie di famiglia delle giovani adolescenti".
Va effettuata l'informatizzazione delle schede relative all'indagine rivolta alle, ai ragazzi delle scuole medie del Lido di Venezia, relative alla percezione della violenza. Va aggiornato l'archivio banca dati delle utenti del Centro antiviolenza del Centro Donna.

Centro antiviolenza
Lo sviluppo del Centro Antiviolenza si focalizza sulle attività connesse al Programma Urban ed alla Legge 285/97, ed in particolare: la nuova iniziativa del Centro d'ascolto e della casa a Marghera, la ricerca sulla violenza nelle nove città italiane coordinate da Venezia, la rete Antiviolenza di tutte le realtà territoriali veneziane, i Centri d'ascolto degli Ospedali di Venezia e Mestre, del Lido e presso il Consultorio di Marghera. Le attività di formazione continua e di Cooperazione Antiviolenza, sviluppando i rapporti già in corso con il Comitato di Bioetica dell'ASL, il Comitato Parità dell'Ordine dei Medici, il sistema Universitario Triveneto, le Agenzie delle Nazioni Unite UNOPS e OMS.

Progetti internazionali
Si prevede di continuare la collaborazione con il Centro Donna di Sarajevo e di Algeri e di avere una presenza attiva e trainante all'interno della "Rete delle donne del Mediterraneo e dei Balcani", data la storia, la tradizione, le scelte politiche anche più recenti dell'amministrazione di fare di Venezia luogo di promozione di incontro, dialogo e scambio tra popoli.

Le azioni di cooperazione decentrata rivolte alle donne, in particolare quelle all'interno del programma di sviluppo umano a Cuba, si svolgeranno in collaborazione con l'assessorato alle politiche internazionali.

Per quanto riguarda il Progetto FSE "Bed and Breakfast", che volge a conclusione, seguiranno iniziative a favore del lavoro e dell'imprenditoria femminile; in particolare è previsto il progetto di fattibilità per promuovere un'impresa sociale che valorizzi il lavoro di cura delle donne, in collaborazione con l'associazionismo del territorio cittadino e della provincia.
Particolare impulso sarà dato alla ideazione e realizzazione concertata con soggetti del privato sociale, altri enti, in particolare la provincia, associazioni, di progetti di servizio di accompagnamento al lavoro.

Legge 285/97
La programmazione per la prossima triennalità di applicazione della Legge richiederà lo sforzo ineludibile di ridefinizione del quadro di riferimento complessivo dei progetti che si intendono continuare e di quelli di nuovo impianto, l'approccio deve essere sistemico e va concepito un piano di azione globale che trovi, attraverso i diversi progetti, l'articolazione esecutiva. Uno degli scopi della politica inaugurata dalla Legge 285, che è anche presupposto per una sua applicazione adeguata, è la concertazione, attraverso lo strumento dell'accordo di programma, tra enti e servizi che operano nel territorio a favore dell'infanzia e dell'adolescenza e la loro messa in rete. Per poter effettuare il salto di qualità necessario, anche a fronte di una prevedibile "ordinarietà" del finanziamento, è necessario prevedere una organizzazione specifica per il funzionamento della 285, che richiede competenze specifiche, personale adeguatamente formato, sostegno di consulenza, incentivi, supervisione, strutture di supporto.

La scommessa che la legge 285 lanciava rispetto alla concertazione e il coordinamento di enti e servizi, di soggetti pubblici e privati è stata pienamente accettata dalla nostra amministrazione. In particolare attorno al tema "violenza e abuso sessuale di minori, per la promozione delle relazioni di cura" si è attivata una rete che comprende in pratica tutti i soggetti istituzionali e non che del problema si occupano a vario titolo, dai servizi sociali, al centro antiviolenza del comune di Venezia, all'ULSS, al Tribunale dei Minori, alle associazioni di donne, alle cooperative sociali che offrono servizi di accoglienza, ecc.. Sono stati creati due punti di ascolto per il contrasto e il trattamento della violenza a donne e bambini presso i Pronto Soccorso degli ospedali di Mestre e Venezia e organizzati incontri di formazione per medici e operatori sanitari, ancora in corso. E' stato realizzato un servizio di accoglienza residenziale per madri in difficoltà con prole e attivate iniziative di collaborazione con il consultorio adolescenti di Marghera ASL 12 Veneziana per attività di emergenza e consulenza delle, dei giovani, per la formazione di gruppi di auto aiuto per adolescenti. Collaborazioni sono state accese con Istituti di Scuola Media Superiore, che andranno riconfermate e consolidate.

Assessora Luana Zanella


 
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