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Pubblica istruzione, Asili nido

Ogni programma di referato va articolato, ai sensi dell'art. 10 dello Statuto, nei seguenti punti:
1. La situazione in atto
2. Obiettivi per il quinquennio 2000-2005
3. Obiettivi per il 2001
4. Politiche e strumenti

Il programma del Sindaco, costruito con l'apporto della coalizione di centro-sinistra, presenta tra le priorità principali l'"estendere la protezione sociale dai disagi estremi ai disagi normali". Una volontà forte di ricercare, attraverso il dialogo con la Città e i suoi cittadini, percorsi e realizzazioni a garanzia di una alta qualità della vita.
Qualità questa che si deve basare su una definizione più ampia e più solidale dei diritti individuali e sociali onde rinvigorire in ciascun cittadino il proprio senso di appartenenza alla Città sicura e funzionale.

Il diritto di cittadinanza infatti si esplica in modo adeguato allorché il benessere discende dalla creazione e attuazione di situazioni capaci da un lato di assicurare l'agio come condizione sociale di norma e dall'altro di superare il disagio come offerta ulteriore di opportunità di affrancamento individuale e sociale.
Questo in termini generali. Nello specifico ciò vale di più quando il diritto di cittadinanza riguarda il cittadino minore che non riesce a usare quegli strumenti civili e sociali tali da permettergli di ottenere l'attenzione e la risposta adeguata a tutti i suoi bisogni materiali e non, sia si trovi in situazione di norma che di svantaggio.
Così pure per la cittadinanza delle donne: la loro richiesta di vivere pienamente una scelta di vita e personale non in contrasto con quella sociale pone che la Città si doti di modelli strutturali flessibili in grado di permettere, certo alle donne, ma in termini più ampi alle coppie e non, di realizzare quei propri progetti di vita.

Allorché però si tratta di progetto individuale di vita vale la pena di sottolineare come in questa ci siano spesso bisogni che travalicano lo strutturale e investono la sfera dell'intelletto, la voglia di conoscere, di istruirsi, di padroneggiare nuovi linguaggi.
Allora l'estendere la protezione sociale in questi casi vuol dire usare maggiore sensibilità alla domanda sociale e personale delle varie fasce di cittadini, interpretare con più acume i loro messaggi, programmare per un quotidiano più ricettivo e completo, un riscoprire cioè una vocazione al servizio che sia valorizzazione al tempo stesso della domanda e dell'offerta.
Se si vuole interpretare in questa ottica una funzione adeguata all'Assessorato alla Pubblica Istruzione bisogna ridare valore, oltre ai compiti istituzionali che gli sono attribuiti dal legislatore, agli obiettivi intorno ai quali si dovrà lavorare perché l'Istruzione diventi un'opportunità reale delle cittadine e dei cittadini di tutte le età per emanciparsi sul piano individuale e sociale, per acquisire nuovi strumenti di comunicazione e di interpretazione, per partecipare alla costruzione di una società democratica, aperta e integrata.
Il Diritto allo Studio
All'Assessorato alla Pubblica Istruzione spetta per dettato istituzionale obbligatorio creare tutte le attività concernenti il servizio di refezione e trasporto scolastici, assistenza scolastica con fornitura gratuita dei libri di testo per la scuola elementare e per quelli di rilevanza sociale per il restante ciclo dell'obbligo: all'oggi, fino al primo anno delle superiori.
Servizi questi che vanno erogati in un ampio disegno di buona organizzazione e di alta qualità, con costante monitoraggio sulla loro efficienza di impostazione e sulla loro efficacia di risposta alla domanda dell'utenza.
All'Ente locale poi spetta la programmazione dell'offerta scolastica sul territorio, quel che si è definita la razionalizzazione della rete scolastica. Questa dovrà continuare a tendere a:
· una valorizzazione dell'offerta formativa nel territorio;
· una interpretazione corretta dei bisogni dell'utenza;
· una realizzazione di un unicum formativo territoriale tra i vari ordini di "scuola";
· un mantenimento dell'edilizia con vero carattere di sicurezza e di funzionalità, alla luce della normativa vigente e in stretto rapporto di collaborazione con i relativi uffici dei Lavori Pubblici;
· una particolare attenzione a tutto quanto concerne la situazione del Centro Storico e delle Isole;
· un corretto metodo di interazione con le strutture del Decentramento perché le realtà scolastiche conservano sempre un forte carattere di aggregazione sociale;
· uno stretto rapporto, collaborativo e di supporto, con le dirigenze e gli organi di partecipazione delle scuole soprattutto in questo avvio della loro autonomia e in previsione della riforma, che le investirà con la riorganizzazione dei cicli e con il prolungamento dell'obbligo.
Una folta normativa poi assegna all'Ente locale competenze di erogazione di servizi complementari alla scuola.
L'Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Venezia ha una lunga, positiva e interessante tradizione di collaborazione e di integrazione con le scuole del proprio territorio, grazie all'offerta formativa degli itinerari educativi.
Innalzare la qualità della proposta formativa in termini generali è una responsabilità di cui l'Ente locale deve farsi carico come presupposto di:
· opportunità individuali di realizzazione di sé e del proprio progetto di vita;
· sviluppo di relazioni sociali e di integrazioni culturali e solidali, necessari al vivere bene nel proprio territorio e altrove;
· promozione della cultura alla tolleranza e alla multiculturalità.
Gli Itinerari Educativi perciò vanno rafforzati come proposta interessante e mirata di miglioramento dell'offerta formativa scolastica e riconsiderati come possibilità di interazione tra il territorio, le sue realtà e il mondo della scuola in piena autonomia.
Le rassegne di Teatro, Musica e Cinema, in collaborazione con entità interne ed esterne all'Ente locale, devono continuare a costituire un'integrazione stimolante alla scuola e agli scolari per meglio interpretare i messaggi delle Arti Contemporanee e non e acquisirne delle abilità nuove.
Il Centro di Documentazione dovrà arricchirsi di nuove competenze e, in relazione con le scuole, darsi ruolo e funzionalità anche sul versante delle nuove tecnologie.
Vi sono appuntamenti proposti dai Servizi Educativi comunali oramai nel calendario scolastico delle scuole del nostro territorio. Anche per questi si tratterà di affinare l'interazione, renderla più produttiva, recuperare più attenzione e risorse sia all'interno del Comune che dal territorio per la scuola.
Servirà anche definire bene che tipo di service rispetto ai progetti europei per la scuola questo Assessorato potrà attivare con riferimento sia alle strutture sia alle risorse a disposizione.

Il diritto all'Istruzione e all'educazione

Si parla da tempo della Città dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze, di istruzione permanente, corrente e ricorrente per gli adulti. Temi importanti che coinvolgono sempre più l'Ente locale, come precisato in premessa. Perciò bisogna essere pronti a promuovere tante occasioni diversificate per età, per tipologia di domanda e di proposta, per uso di strumenti e di sistemi di informazione attivi e interattivi.
La domanda sempre più pressante da parte della cittadinanza di servizi per la primissima infanzia richiede uno sforzo straordinario all'Amministrazione Comunale sia nei termini di reperimento di risorse sia in quelli programmatori per la scelta tipologica e della qualità degli interventi da realizzare, certo in un periodo di tempo più ampio.
A seguito delle note vicende sugli Asili Nido, ci si è da subito attivati e si è già avviato un percorso di elaborazione, di proposta e di fattività che si può schematicamente indicare nel modo seguente:
· analisi delle esperienze in atto e dell'utenza potenziale;
· classificazione delle tipologie dei servizi in previsione di una offerta diversificata e innovativa, qualitativamente sempre alta;
· censimento dei contenitori;
· dialogo con tutte le realtà presenti nel territorio, idonee a diventare soggetti per l'aumento dell'offerta e per un coinvolgimento di forme gestionali alternative;
· analisi economica dei costi anche sulla base tipologica dei servizi da attivare;
· analisi sulle risorse disponibili e di quelle attivabili;
· formulazione di un piano di intervento a breve, medio e lungo termine.
Sarà bene infine recuperare le buone realizzazioni dei servizi innovativi finanziate dalla Legge 285/97 come servizio corrente comunale e a fronte di un rifinanziamento della stessa legge attivarne altro di simile.
La scuola dell'infanzia è un servizio molto diffuso nel nostro territorio ma si sta presentando anche in questo ambito il fenomeno della lista d'attesa, soprattutto in alcuni servizi, anche comunali, che hanno dimostrato alta qualità. E ciò a riprova della nuova domanda sociale di educazione per la prima infanzia.
E' questo un settore dell'Assessorato che ha da sempre trovato in sé molte risorse, ma che deve ora poter contare su nuovo sostegno in termini pedagogici ed economici e su una più puntuale valorizzazione della propria valenza formativa.
Già si è avviato presso il Ministero della Pubblica Istruzione il riconoscimento della parità scolastica per questa Scuola dell'Infanzia per cui nella conseguente definizione del proprio piano di offerta formativa si dovranno delineare sia il ruolo innovativo di "ponte educativo" tra il Nido e la Scuola dell'Obbligo sia inserire tra le alfabetizzazioni quella dell'uso delle nuove tecnologie.

Esistono alcune convenzioni con le scuole dell'infanzia private: Considerata la domanda sociale, si dovrà ben prefigurare quale opportunità e quali risorse si potranno continuare a prevedere in tale ambito.
Con le scuole dell'infanzia statali si dovrà assicurare il mantenimento edilizio come da normativa e ricercare ambiti di confronto e collaborazione positivi.
Ci sono alcuni servizi erogati da questo Assessorato che vanno nella direzione di un diffuso benessere sociale perché contengono buone proposte socializzanti ed educative:
· Le ludoteche. Sono centri di aggregazione e di animazione ludica importanti. La Legge 285/97 ha contribuito ad intensificarne alcune attività ma non a soddisfare la domanda di questo servizio che lo vorrebbe più esteso con proposte e finalità per fasce di età e per territorialità. Bisognerà perciò individuare modalità di attuazione e possibilità di funzionalità flessibili e in relazione con l'utenza e le realtà decentrate.
· I centri estivi. Sono un servizio qualificato molto apprezzato dall'utenza in continua espansione (siamo ormai alla lista d'attesa). L'ente locale dovrà continuare ad erogarlo con attenzione sempre alla qualità della proposta e alle modalità di realizzazione, avendo cura di estenderlo anche agli adolescenti. Bisognerà allora mettere insieme più sinergie dell'Amministrazione con quelle del territorio e le sue risorse. Il tutto per finalizzare bene la proposta e individuarne tutte le possibilità di coinvolgimento vero degli adolescenti quale utenza interattiva.
Sono state delineate nuove competenze dell'Ente locale dai cosiddetti decreti Bassanini e si sta cominciando a prefigurare un ruolo molto attivo ed interessante, appunto per i Comuni, in merito all'educazione degli adulti, onnicomprensiva dall'istruzione volontaria e su organizzazione privata alla formazione ricorrente adulta all'interno dell'istituzione scolastica alla formazione professionale propedeutica sia all'inserimento nel mondo del lavoro sia al miglioramento della carriera individuale.
Mancano la delega regionale e i relativi finanziamenti perché si possa cominciare ad operare. Servirà perciò aprire un confronto molto attivo con quella realtà istituzionale per rimarcare i ruoli e le competenze di ciascun livello, appunto, istituzionale:
l'Assessorato alla Pubblica Istruzione dovrà nel frattempo avviare nel proprio territorio un monitoraggio dell'esistente e un dialogo fattivo con tutte le realtà istituzionali e non che si occupano in qualche modo di educazione degli adulti dando vita al comitato locale di coordinamento in tale ambito, comitato che è appunto di competenza comunale.

Il sistema bibliotecario urbano

Questo servizio è organizzato secondo un criterio dell'accentramento di alcune funzioni comuni e di decentramento gestionale delle attività specifiche che caratterizzano le singole biblioteche. Sue attività primarie sono la documentazione e l'informazione finalizzate alla pubblica lettura. E' un servizio da rafforzare come proposta, da potenziare come offerta, da mettere in rete come anello di un sistema.
Strutture decentrate e sistema centrale devono progredire nell'organizzazione delle loro iniziative recuperando risorse da sinergie interne all'Amministrazione, da collaborazioni esterne, col mondo dell'editoria di ogni genere, e anche con l'utenza.
Serve pensare alla nuova sede della biblioteca civica di Mestre come polo di servizio educativo e culturale in senso lato, ma anche come parte di quella struttura di museo diffuso che si sta delineando appunto per la città di Mestre, perché sede di consultazione del suo archivio storico. Una parte di un progetto più vasto da non spostare troppo in là nel tempo. Chi però legge e interpreta le proprie radici recupera identità e può inserire nel proprio vissuto relazionale principi e modelli più pertinenti e rispettosi della propria appartenenza civile e sociale e di quella altrui.

Il sistema informativo integrato

Tutti i servizi che l'Assessorato eroga passano attraverso rapporti tradizionali: cartacei, telefonici, interpersonali.
Bisogna riorganizzarli attraverso un sistema informativo integrato che attivi modalità di interattività tra Ente ed utenza per tutto quanto possa riguardare:
· l'accesso al servizio;
· l'informazione sulla qualità dello stesso;
· l'offerta educativa contenuta;
· la documentazione inerente la sua ideazione, i contenuti e il metodo inseriti.
Nel sito del Comune di Venezia, intanto, si potrebbero prevedere alcune pagine di informazione generale intorno ai molti servizi educativi dell'Assessorato e ritenere via via di arricchirli con l'apporto originale delle varie entità che erogano appunto quei servizi.

Assessore Loredana Aurelio Celegato






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